CUGINI, Alessandro Ferdinando Pietro
Giuseppe Armocida
Nacque a Parma il 24 ag. 1829 da Giuseppe e da Maddalena Giacopelli. Seguendo le orme del fratello maggiore, Carlo, rinomato chirurgo, si avviò [...] III, successo al padre Carlo II e rientrato a Parma nel maggio dopo il biennio rivoluzionario, decretò la chiusura delle scuole superiori dello Stato cosicché l'insegnamento poteva avvenire solo presso alcuni professori e istituti autorizzati. Il C ...
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CATONE (Cato, Cattho), Angelo (Angelo de Supino)
Augusto De Ferrari
Nacque a Benevento intorno al 1440 da famiglia nobile, la quale forse proveniva da Supino, presso Frosinone; è da escludere invece [...] la carriera dell'insegnamento. Nel 1465 ottenne da Ferrante I d'Aragona - che aveva riaperto lo Studio napoletano dopo la chiusura decretata (1458) in seguito ai disordini avvenuti alla morte di Alfonso I - l'incarico di lettore di medicina e ...
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PETRUCCIOLI, Sergio
Raffaella Catini
PETRUCCIOLI, Sergio. – Nacque a Terni il 31 luglio 1945, secondo di tre figli, da Ilvet, tecnico presso le Ferrovie dello Stato, e da Iole Fabbri. Il nonno paterno, [...] di architettura di Roma in concomitanza con l’inizio di un periodo di grande fermento durante il quale la ‘chiusura’ accademica sembrava finalmente essersi incrinata: oltre a Bruno Zevi, da poco titolare della cattedra di Storia dell’architettura ...
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BERTAPAGLIA (Bertipaglia), Leonardo
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Figlio di Bartolomeo Rufo, nacque a Padova alla fine del sec. XIV, come si può desumere, contro datazioni posteriori divenute tradizionali, dal fatto che il figlio [...] mostrò di possedere buone cognizioni di patologia chirurgica: conobbe l'uso di vari medicamenti e dei caustici; provvide alla chiusura delle vene sanguinanti mediante la pressione digitale, la legatura con fili, l'uso degli astringenti e del cauterio ...
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Filosofo (Mirandola 1463 - Firenze 1494). Si propose di raggiungere una sintesi tra le dottrine più diverse, non solo quelle di ispirazione cristiana e pagana, ma anche quelle di derivazione ebraica e [...] non essere l'uomo di una natura determinata, ma capace di darsi la natura che vuole, dal non avere limite né chiusura, dal suo essere aperto a tutto, capace di divenir tutto (attuando la propria infinita potenzialità), fino ad ascendere con il suo ...
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Kurz, Sebastian. – Uomo politico austriaco (n. Vienna 1986). Membro del Partito popolare austriaco (Österreichische Volkspartei, ÖVP), ha aderito nel 2003 al movimento giovanile di tale formazione politica, [...] la crisi migratoria dal Medio Oriente con una ferma opposizione a ogni politica di accoglienza e determinando tra l’altro la chiusura della cosiddetta "rotta balcanica”. Eletto nel maggio 2017 leader dell’ÖVP, è stato artefice del crollo della Grande ...
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Musicista (Pesaro 1792 - Passy, Parigi, 1868). Figlio di un suonatore di trombetta e di un buon soprano, a Lugo cominciò a profittare degli insegnamenti (clavicembalo e canto) di don Giuseppe Malerbi, [...] , intanto, le prime musiche, tra le quali si ricorda la cantata Il pianto d'Armonia sulla morte d'Orfeo (1808) per la chiusura dell'anno scolastico, e le arie per un Demetrio e Polibio, che fu allestito soltanto nel 1812. Ma già prima di allora egli ...
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Sacerdote e teologo ceco (n. Velký Páleč, Rakovník, circa 1370 - m. dopo il 1422). Compì gli studî all'univ. di Praga e più tardi (1400) divenne rettore della facoltà degli artisti; intorno al 1410 conseguì [...] della Chiesa; risalgono a questo periodo le sue opere Tractatus gloriosus, Replicatio contra Quidamistas, De ecclesia. Dopo la chiusura del Concilio di Costanza, insieme ad altri prelati di nazionalità ceca passò in Polonia, dove si segnalò nella ...
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DINI, Antonio
Alberto Cottino
Figlio di Pompeo e di Elena Tonini, nacque a Roma verso l'anno 1700, come si può dedurre dalla supplica da lui rivolta nel 1760 al Senato veneziano (Urbani de Gheltof, [...] . si vide costretto a lasciare Torino alla fine del 1754, poiché il re di Sardegna Carlo Emanuele III ordinò la chiusura definitiva del laboratorio di alto liccio, "essendo stati informati che per il tenue numero dei lavoranti ... non ne convenga più ...
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Torraca, Michele
Giornalista e uomo politico (Pietrapertosa, Potenza, 1840 - Alagna Sesia, Vercelli, 1906). Dopo aver studiato nel seminario di Matera, riuscì ad affermarsi nel giornalismo a Napoli entrando [...] anni più tardi fondò con Franchetti, Sonnino e altri «La Rassegna», non rinunciando mai alla sua vena polemica. Dopo la chiusura di questa testata collaborò ad altri giornali e fu direttore de «L’Opinione». Deputato dal 1886, fu sempre rieletto per ...
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chiusura
s. f. [lat. tardo clusūra, per clausūra, der. di cludĕre, claudĕre «chiudere»]. – 1. a. L’atto del chiudere o del venir chiuso, il fatto di essere chiuso, anche nel sign. fig. di cessazione, termine, conclusione e sim.: ch. di una...
tappo
s. m. [dal franco tappo]. – 1. a. Manufatto di sughero o di altri materiali (legno, gomma, plastica, metallo, vetro, vetro smerigliato, ecc.), per lo più di forma cilindrica o troncoconica, usato per chiudere più o meno ermeticamente...