CASTELLETTI, Cristoforo
Giorgio Patrizi
Della sua vita non si hanno molte notizie. Nacque a Roma, ove trascorse quasi tutta la sua vita: qui prese gli ordini religiosi e svolse un'intensa e rilevante [...] sentenziosi, che discettano accademicamente sui lavori teatrali.
L'ambiente romano, dove più radicale era stata la chiusura controfiformistica, suggeriva la ristrettezza di queste posizioni. Come pure doveva suggerire uno dei temi della commedia ...
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SORBA, Agostino Paolo Domenico
Emiliano Beri
– Nacque a Parigi il 27 agosto 1715 dal corso Giovanni Battista Domenico, conte di La Villette, nativo di Ajaccio, e da Anne Louise Davenne, figlia di Charles [...] di un tema delicato: la difesa della neutralità dei bastimenti e dei porti genovesi di fronte alle richieste francesi di chiusura alle merci e alle navi britanniche.
Dalle carte della sua corrispondenza con i Serenissimi Collegi emerge, oltre all ...
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STAGI (Stagio, Staggio), Andrea
Stefano Andres
STAGI (Stagio, Staggio), Andrea (Andrea anconitano). – I dati biografici sono desumibili dalla sua unica opera a noi tramandata, la Amazonida, ma si ignorano [...] accennato, Pantasilea Trinci).
Sempre nel proemio Stagi afferma che la Amazonida costituisce la sua opera prima, mentre in chiusura si ripromette di narrare la partecipazione di Pentesilea alla guerra di Troia (VII 119-121). Da qui la probabilmente ...
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BOSSI, Giuseppe Aurelio Carlo
Carlo Francovich
Nato a Torino il 15 nov. 1758 da Baldassarre, di famiglia borghese, studiò legge all'università di Torino conseguendo la laurea nel 1780, e coltivò nello [...] . Ritornato in patria, cadde in disgrazia, essendo venuto in contrasto con il commissario generale Menou, probabilmente per la chiusura di una loggia massonica anticonsolare, cui il B. sarebbe appartenuto. Certo è che, nonostante i meriti acquisiti ...
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PAOLETTI, Iacopo Maria
Daniele Edigati
– Nacque a Volterra da Francesco e da Alessandra Nardini il 21 marzo 1728.
Sulla famiglia e la sua infanzia si hanno scarse notizie, se si eccettua quella del [...] e precisi rinvii alla giurisprudenza inedita del Supremo tribunale e in un formulario di atti processuali in chiusura dell’opera. Il felice contemperamento dei nuovi principi riformatori leopoldini (maggiore terzietà del processante nella ricerca ...
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JACOPO da Fivizzano
Serena Veneziani
Nacque a Fivizzano, in Lunigiana, nella prima metà del XV secolo.
La supposizione che fosse conte palatino e appartenesse a una nobile famiglia locale ebbe origine [...] nuova linea editoriale sembra differire di molto da quella che probabilmente aveva portato la sua azienda a una frettolosa chiusura: un'editoria di stampo umanistico con una certa presenza di opere grammaticali che erano mancate nella produzione di ...
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OXILIA, Adolfo
Marco Giovannoni
OXILIA, Adolfo. – Nacque a Parma l’11 luglio 1899 in una famiglia di origine piemontese, primogenito di Felice e di Vittoria Fantina De Zanchi.
Il padre, ufficiale di [...] di Firenze, a scadenza mensile a partire dal gennaio 1946 e bimestrale dal 1951. Oxilia ne fu direttore fino alla chiusura, nel 1963. La categoria di ‘metasofia’ esprimeva la specificità che i redattori si proponevano di accordare alla loro rivista ...
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BELLOMO, Agapito
Romeo De Maio
Nacque a Roma non più tardi del secondo decennio del sec. XVI. Non abbiamo notizie della sua giovinezza né dei suoi primi passi nella vita ecclesiastica. Solo verso la [...] (13 dicembre 1562-novembre 1563) essa fu rigida, il B. la seguì. Perciò il cardinal Borromeo ancora dieci mesi dopo la chiusura del concilio gli scrisse: "Le fatiche meritevoli di V. S. R. et l'honorate sue qualità sono conosciute e stimate dalla ...
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GUASTAVILLANI, Giovanni Battista
Emanuele Pigni
Nacque a Bologna il 22 ott. 1753 da antica famiglia della nobiltà senatoria della città, che però nel 1796 non era più presente nel Senato bolognese. [...] con l'ex ministro A. Birago; Bonaparte, però, affidò poi la carica al generale A. Trivulzi. Il 26 gennaio, alla chiusura dei Comizi di Lione, il G. fu nominato membro del Collegio elettorale dei possidenti della Repubblica Italiana e membro del ...
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DONDINI, Guglielmo
Flavio De Bernardinis
Nacque a Bologna da Giacomo, nobile, il 4 dic. 1606. Lo troviamo prestissimo a Roma, convittore al Collegio Romano, dove, nel 1623, viene già presentato come [...] esplicito invito al vicario generale a regolarizzare e controllare l'andamento dei lavori anche se, per salvaguardarne l'agilità e la chiusura, si dovesse affidare l'incarico ad altro gesuita. Ciò non avvenne, ma il libro fu stampato solo nel 1673.
L ...
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chiusura
s. f. [lat. tardo clusūra, per clausūra, der. di cludĕre, claudĕre «chiudere»]. – 1. a. L’atto del chiudere o del venir chiuso, il fatto di essere chiuso, anche nel sign. fig. di cessazione, termine, conclusione e sim.: ch. di una...
tappo
s. m. [dal franco tappo]. – 1. a. Manufatto di sughero o di altri materiali (legno, gomma, plastica, metallo, vetro, vetro smerigliato, ecc.), per lo più di forma cilindrica o troncoconica, usato per chiudere più o meno ermeticamente...