Strumento musicale a corde, costituito da una cassa a forma di 8 e da un manico alle cui estremità si attaccano più corde (di solito 6) che il suonatore mette in vibrazione con le dita o con il plettro (fig. A). Di origine araba, la c. ha avuto larga fortuna nei paesi latini (Spagna), dove sono fioriti in gran numero virtuosi e compositori. Delle possibilità offerte dalla c. hanno dato evidente prova ...
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GRAGNANI, Filippo
Alessandra Ciccaglioni
Nacque a Livorno il 3 sett. 1768 da Antonio e Maria Cecilia Bianchi.
Discendente di antica famiglia di liutai livornesi - suo padre era stimatissimo costruttore [...] e degli esercizi op. 11, tutti stampati a Parigi dal Richault.
Dopo alcuni viaggi in Germania - dove tra l'altro pubblicò i duetti per due chitarre opp. 1, 2, 3, 4, 6, 7 e 14 presso l'editore Gombart di Augusta -, il G. seguì Carulli, che nel 1808 si ...
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Liutaio (n. prob. presso Cremona fine 1643 - m. Cremona 1737). Divenuto ben presto celebre in tutta Europa, costruì, oltre ad archi, chitarre e strumenti di forma varia, tranne contrabbassi, a quanto si [...] calcola, più di 1100 tra violini e viole e almeno 80 violoncelli, che sono stati suonati dai massimi violinisti di ogni tempo tra cui N. Paganini e G.B. Viotti.
Vita
Lavorò nella bottega di Nicola Amati ...
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Gruppo rock inglese, fondato a Londra nel 1975 e composto inizialmente da Steve Harris al basso, Paul Day voce, Terry Rance e Dave Murray alle chitarre e Ron Matthews alla batteria. Dopo vari cambi di [...] formazione, il gruppo trovò una sua stabilità nel 1981 con l’ingresso del cantante Bruce Dickinson. Tra i maggiori esponenti dell’heavy metal, a partire dagli anni Ottanta del 20° sec. si è imposto con ...
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liuterìa Arte di costruire strumenti musicali a corde, sia ad arco sia pizzicate; per estensione, bottega o laboratorio in cui si costruiscono viole, violini, violoncelli, contrabbassi, chitarre, tiorbe, [...] mandolini. Questa professione ebbe quasi certamente origine tra i Tirolesi, ricchi di legno adatto. Celebri liutai d’origine tedesca si stabilirono tra il 15° e il 16° sec. in Italia: L. Maler, col figlio ...
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Compositore e polistrumentista francese (n. Brest 1970). Formatosi in pianoforte e violino sin dall’infanzia, durante l’adolescenza ha preferito il rock alla musica classica e si è dedicato alla chitarra. [...] Ancora giovanissimo, ha iniziato a comporre musica utilizzando sintetizzatori, campionatori, chitarre, violini e fisarmoniche sviluppando un linguaggio musicale minimalista, ricco di riferimenti alla tradizione classica ma anche di sfumature ...
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Musicista (Amsterdam 1886 - ivi 1963); inizialmente autodidatta, ha composto musica vocale-strumentale e strumentale caratterizzata da un'originale ricerca timbrica. Fra i suoi lavori principali figurano [...] la composizione da camera Hieroglyphs (1925) per tre flauti, arpa, carillon, celesta, pianoforte, due mandolini e due chitarre, l'opera I fratelli Karamazov (1928), una Sonata per flauto e pianoforte (1942). È stato uno dei fondatori della Società ...
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CALACE
Clara Gabanizza
Raoul Meloncelli
Famiglia di liutai e musicisti italiani. Il primo membro della famiglia ricordato per l'attività di liutaio è Nicola, nato nel 1794 a Pignola (Potenza) da Michele, [...] costretto a rifugiarsi per le sue tendenze politiche (era infatti iscritto alla carboneria), si dedicò prevalentemente alla fabbricazione di chitarre. Morì a Procida nel 1869. Suo allievo e continuatore fu il figlio Antonio, nato a Procida nel 1828 ...
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Famiglia di liutai, attiva a Milano (secc. 17º-18º); il primo esponente Carlo Giuseppe (Novara 1660 circa - Milano dopo il 1737) studiò con Grancino, tenne bottega in Milano (1690-1715 circa), costruì [...] ottimi violoncelli e contrabbassi. Il figlio Paolo Antonio (Milano 1690 circa - ivi 1760 circa) costruì anche chitarre e nei violini s'ispirò ai Guarneri. Altri T. furono Carlo, Antonio e Pietro (attivo ancora nel 1783). ...
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Tipo di canto affermatosi negli Stati Uniti nella seconda metà degli anni Cinquanta. Nel d. il ritmo sincopato del brano viene arricchito e scandito non solo dai cori, ma anche da un uso particolare della [...] da suoni onomatopeici che imitano gli strumenti musicali (come doo wop per i fiati e rama-lama-ding-dong per le chitarre). Il d., infatti, è nato dalla creatività dei giovani afroamericani, che negli anni Quaranta reinterpretavano i brani dei più ...
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chitarra
s. f. [dal gr. κιϑάρα; cfr. cetra]. – 1. Strumento musicale a corde, costituito da una cassa a fondo piatto a forma di 8, e da un manico ai cui cavicchi s’attaccano più corde (di solito 6), che il suonatore mette in vibrazione con...
chitarrata
s. f. [der. di chitarra]. – 1. Composizione o esecuzione di musica per chitarra. 2. spreg. a. Esecuzione, con qualsiasi strumento, priva di impegno d’arte (v. anche chitarronata). b. fig. Discorso di smaccata adulazione, di esagerato...