Chirurgo italiano (Roma 1863 - ivi 1961). Autore di notevoli studî in varî campi della chirurgia e in particolare in quello dei tumori maligni. Primario ospedaliero (1896-1927) poi (1931-50) direttore [...] scientifico dell'Istituto regina Elena per lo studio e la cura dei tumori; senatore del Regno dal 1929 ...
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Chirurgo (Bourget-Hersent, Mayenne, 1510 circa - Parigi 1590). È considerato il fondatore della chirurgia francese. P. fu un grandissimo chirurgo e un maestro insigne anche nel campo dell'ostetricia, della [...] meglio e più rapidamente. Si fece allora propugnatore di questo nuovo metodo di cura e portò poi in tutta la chirurgia un sistema di semplicità pratica che apparve rivoluzionario. Tornato a Parigi dopo aver accompagnato per alcuni anni il visconte di ...
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Chirurgo anatomista e neurologo (Edimburgo 1774 - Hallow Park, Worcester, 1842). Dopo aver studiato presso il Royal college of surgeons di Edimburgo, si trasferì nel 1804 a Londra. Lettore alla School [...] , ebbe un ruolo importante nella fondazione della Middlesex hospital medical school. Nel 1836 gli fu affidata la cattedra di chirurgia all'univ. di Edimburgo. Dopo aver collaborato, con un capitolo sul sistema nervoso, al volume The anatomy of the ...
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Chirurgo (Upton, Essex, 1827 - Walmer, Kent, 1912). Professore di clinica chirurgica nell'univ. di Glasgow (1863), di Edimburgo (1869) e quindi nel King's College di Londra (1877-91). Nel 1897 fu creato [...] e tutto quanto potesse venire a contatto, diretto o indiretto, col campo operatorio, senza escludere le mani del chirurgo e l'aria atmosferica che sottopose a irrorazione continua di acido fenico mediante uno spruzzatore. La prima esperienza fu ...
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Chirurgo e scrittore francese (Saint-Cormin, Cantal, 1885 - Neuilly-sur-Seine 1962). Chirurgo in capo dell'ospedale della Salpêtrière (1933), nel 1938 fu incaricato dell'insegnamento di anatomia e semeiotica [...] alla Sorbona, dove fu poi (1941-52) titolare della cattedra di clinica chirurgica. Ha lasciato importanti opere scientifiche, tra cui: Les ulcères perforées de l'estomac et du duodénum (1923); Arthrites gonococciques (1928); Diagnostics urgents ...
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Chirurgo (Mosca 1810 - Višnja, Podolia, 1881); prof. di chirurgia a Tartu (1836-41), poi all'Accademia medico-chirurgica di Pietroburgo, dove nel 1847 introdusse per primo in Russia l'anestesia eterea. [...] osteoplastica), al metodo delle sezioni per congelamento nello studio dell'anatomia topografica del corpo umano, all'anatomia chirurgica e alla tecnica della legatura dell'arteria linguale nel cosiddetto triangolo di Pirogov. Tra le sue opere ebbero ...
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Chirurgo irlandese (n. 1791 circa - m. Dublino 1875), prof. di chirurgia nell'università di Dublino. È ricordato per il saggio Disease of the heart (in Dublin Hospital Reports) e per aver legato il suo [...] nome alla sindrome cardiaca detta di Adams-Stokes o di Morgagni. È questa una sindrome caratterizzata da crisi saltuarie e brevissime di vertigini e talora anche da deliquî e convulsioni, in coincidenza ...
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Chirurgo (Bologna 1545 - ivi 1599), lettore di chirurgia all'università di Bologna, poi aggregato come professore collegiato ai colleghi di arti e di medicina, infine (dal 1589) prof. di anatomia e di [...] più volte tribuno del popolo e sindaco della Gabella grossa. Ebbe fama soprattutto per la sua perizia nel campo della chirurgia plastica, che per primo applicò con criterî scientifici. Tra l'altro egli fu il primo ad effettuare la rinoplastica con ...
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Chirurgo sudafricano (Beaufort West, Provincia del Capo, 1923 - Pafo, Cipro, 2001). Perfezionatosi in chirurgia cardiotoracica all'Università del Minnesota (1956-58), tornò a Città del Capo per lavorare [...] fu tentata da B. nel 1975: senza asportare al ricoverato il cuore lesionato, egli trapiantò a ridosso di quest'ultimo un secondo cuore funzionante con l'altro. L'operato sopravvisse circa 5 mesi. Nel 1983 si ritirò dall'attività chirurgica. ...
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Chirurgo (n. Lucca fine sec. 12º - m. Bologna dopo il 1259); nato da illustre famiglia cui appartennero molti celebri medici, esercitò a Bologna, partecipò coi Bolognesi alla crociata di Siria e all'assedio [...] delle fratture. Suo figlio Teodorico (Lucca 1205 - Bologna 1298) fu anch'egli chirurgo, domenicano, vescovo di Bitonto e poi di Cervia: nei suoi scritti (Chirurgia, pubbl. nel 1497) illustrò la narcosi per inalazione da spugne imbevute di oppio ...
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chirurgo
s. m. (f. -a) [dal lat. tardo chirurgus, gr. χειρουργός; v. chirurgia] (pl. -ghi, meno com. -gi). – 1. Medico specialista in chirurgia; in senso stretto, chi, laureato in medicina e chirurgia, ha ottenuto la specializzazione chirurgica...
chirurgia
chirurgìa s. f. [dal lat chirurgĭa, gr. χειρουργία, comp. di χείρ χειρός «mano» e ἔργον «opera»]. – 1. Ramo della medicina che comporta l’intervento sul paziente con atti manuali o con operazioni strumentali, per lo più cruente:...