Nacque a Loreto (prov. di Ancona) il 27 dic. 1837, figlio di Francesco e di Tarsilla Bocci. Studiò filosofia a Recanati, dove risiedeva con la famiglia; nel 1854 si iscrisse alla facoltà di medicina di [...] di Porto Recanati. Successivamente, per motivi politici, abbandonò la condotta. Tornato a Tuoro come medico chirurgo nel 1878, si inserì nel dibattito acceso dai progetti di prosciugamento del lago Trasimeno, sostenendo le ragioni a favore dell ...
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Disinfezione
Eugenia De Luca
Per disinfezione si intende la pratica, applicata in campo medico-clinico e igienico-ambientale, che mira alla distruzione di microrganismi patogeni, eliminati dai malati [...] acido fenico: prima di ogni intervento, lo faceva spruzzare nell'ambiente e spargere sulla cute del malato, sulle mani dei chirurghi e sui teli del lettino operatorio. Semmelweis e Lister furono i primi a registrare una diminuzione degli indici di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Medicina e sanità pubblica
Gilberto Corbellini
Paolo Mazzarello
Agli albori dell’Unità d’Italia la forza dei processi di trasformazione politica della penisola investì in pieno anche la cultura e la [...] politico Leonardo Bianchi (1848-1927), e l’Università di Padova con il clinico medico De Giovanni, il medico legale Tamassia e il chirurgo Bassini.
Un posto a parte occupò l’Università di Roma che, dopo il 1870, diventata Regia Università di Roma, si ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Dalla patologia cellulare alla patologia molecolare
Paolo Mazzarello
Dalla patologia cellulare alla patologia molecolare
A partire [...] del tumore attraverso la migrazione di cellule malate. Le sue idee influenzarono diversi patologi e convertirono immediatamente il chirurgo Theodor Billroth (1829-1894), che all'epoca insegnava a Zurigo ed era stato in precedenza fautore dell'ipotesi ...
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MANFREDI, Nicolò
Massimo Aliverti
Nacque a Bosco Marengo, nell'Alessandrino, il 3 apr. 1836, in una distinta famiglia piemontese, secondogenito dei tre figli di Carlo Andrea, avvocato e più volte sindaco [...] nel 1861, grazie a una borsa di studio per perfezionamento, si recò a Parigi, ove frequentò le cliniche oculistica e chirurgica dirette rispettivamente da L.-A. Desmarres e da A. Nélaton.
Tornato a Torino, si indirizzò allo studio dell'oftalmoiatria ...
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GIOVANNI da Arezzo
Primo Griguolo
Figlio di Donato, nacque probabilmente ad Arezzo nella prima metà del XV secolo. Ebbe in moglie una Nicola e per figlia Ludovica, che andò sposa - così riferisce un [...] in Siena già nel 1453, perché in quell'anno il suo nome compare, come medico "fisico", in una condotta di medico chirurgo, affidata al "cerusico" Giovanni da Colle Valdelsa. Diversi anni più tardi, esternando le sue speranze a Lorenzo de' Medici, G ...
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GAIFAMI, Paolo
Salvatore Vicario
Nato a Como, da Carlo e da Teresa Fontana, il 16 giugno 1883, frequentò i corsi ginnasiali e liceali a Venezia, quindi si iscrisse alla facoltà di medicina e chirurgia [...] , in Trattato di ginecologia, dir. da I. Clivio, I, Milano 1938, pp. 681-756; Patologia ginecologica, in Trattato di patologia chirurgica per medici e studenti, a cura di D. Taddei, V, ibid. 1938, pp. 1-290.
Membro del Consiglio superiore di sanità ...
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CATELLACCI, Antonio
Ugo Baldini
Nacque a San Casciano Val di Pesa da Pietro e da Regina Catellacci il 28 sett. 1753 (Vannucci) o nel 1759 (Lippi). Poiché l'anno della laurea è certo (1776), la prima [...] di lui dalla organizzazione e tradizione medica inglese, di cui divenne un ammiratore: a Londra entrò in contatto con il chirurgo e anatomista John Hunter, creatore di un imponente museo di anatomia patologica, e soprattutto con William Cullen, delle ...
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EGIDI, Francesco
Domenico Celestino
Nacque a Palombara Sabina (Roma) il 23 sett. 1851, da Giuseppe e da Bernardina Serafini. Rimasto orfano di padre, riusci a frequentare l'università di Roma e a laurearsi [...] , gli furono affidati i capitoli riguardanti la bocca, la faringe, la laringe e la trachea nel Trattato italiano di chirurgia redatto da distinti professori e specialisti (Milano, Vallardi [s.d.]).
Socio fondatore della SILOR, ne fu altresi tesoriere ...
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Notevoli ulteriori progressi ha compiuto in questi ultimi anni l'a., che è andata sempre più delineandosi come specialità ben definita, come disciplina a sé stante (anestesiologia), e col suo sviluppo [...] , la somministrazione degli anestetici - di farmaci cioè capaci di abolire o di attenuare il dolore provocato dall'intervento chirurgico - ma si comprende anche quell'insieme di misure terapeutiche atte a far meglio tollerare al paziente l'intervento ...
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chirurgo
s. m. (f. -a) [dal lat. tardo chirurgus, gr. χειρουργός; v. chirurgia] (pl. -ghi, meno com. -gi). – 1. Medico specialista in chirurgia; in senso stretto, chi, laureato in medicina e chirurgia, ha ottenuto la specializzazione chirurgica...
chirurgia
chirurgìa s. f. [dal lat chirurgĭa, gr. χειρουργία, comp. di χείρ χειρός «mano» e ἔργον «opera»]. – 1. Ramo della medicina che comporta l’intervento sul paziente con atti manuali o con operazioni strumentali, per lo più cruente:...