TANSINI, Iginio (XXXIII, p. 239)
Chirurgo, morto a Belgiojoso (Milano) il 13 ottobre 1943.
Bibl.: A. Pensa, in Rend. dell'Istituto lombardo, LXXVII, Atti uff., 1943-44, pp. 49-59. ...
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PUTTI, Vittorio (XXVIII, p. 564)
Chirurgo e ortopedico, morto a Bologna il 1° novembre 1940.
Bibl.: G. G. Forni, in Annuario dell'università di Bologna, 1940-41, pp. 122-38, con bibliografia dei suoi [...] scritti; J. Faldini, V. P., Lima 1940 ...
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WELLS, Sir Thomas Spencer
Ottorino Uffreduzzi
Chirurgo, nato il 3 febbraio 1818 a St Albans, morto il 31 gennaio 1897 a Golder's Hill, Hampstead. Si laureò a Londra nel 1841. Dal 1841 al 1848 fu chirurgo [...] di Malta; prese parte alla guerra di Crimea. Dopo un lungo periodo di specializzazione in patologia chirurgica a Parigi, nel 1857 divenne primario-chirurgo nel Samaritan Free Hospital for Women and Children di Londra. Nel 1857 cominciò a praticare l ...
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Chirurgo, nato a Bologna il 22 marzo 1799, morto a Roma il 2 aprile 1854. Laureatosi a Bologna nel 1822, fu prosettore, assistente nell'Ospedale maggiore; nel 1829 si recò per studio a Parigi. Tornato [...] dal papa Gregorio XVI gli venne affidata la direzione del servizio sanitario militare; Pio IX lo prescelse come chirurgo personale. Temperatamente liberale, plaudì alle riforme del pontefice e al movimento nazionale. Ma nel 1849, per aver soccorso ...
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Medico (Pavia 1831 - ivi 1904), primario chirurgo a Mantova, poi prof. di sifiloiatria all'univ. di Pavia. Introdusse nella terapia della lue l'iniezione ipodermica di calomelano, la cura più energica [...] della sifilide fino alla scoperta dei chemioterapici arsenicali da parte di P. Ehrlich ...
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Medico (Sutton Coldfield 1765 - Birmingham 1836), chirurgo all'ospedale di Birmingham e fondatore con S. Cox di un'importante scuola di medicina. Il suo nome è legato alla soluzione o liquore arsenicale [...] (1 parte di arseniato biosodico cristallizzato e 999 parti di acqua) ...
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Chirurgo, nato a Beaufort West, Sud Africa, nel 1922. Laureatosi a Cape Town nel 1946, si dedicò dapprima alla medicina interna, poi alla chirurgia generale e a quella cardiotoracica. Perfezionatosi in [...] questo campo all'università del Minnesota (1956-58), tornò a Cape Town per lavorare presso la locale università e nel Groote Schuur Hospital, dove promosse l'attività cardiochirurgiche. Il 2 dicembre 1967 ...
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VIDAL de CASSIS, Auguste-Théodore
Agostino Palmerini
Chirurgo, nato a Cassis (Bouches-du-Rhône) il 3 febbraio 1803, morto il 15 febbraio 1856. Laureatosi a Parigi nel 1828, fu nominato chirurgo nell'Hôpital [...] serres-fines, sorta di sottili pinze destinate a ottenere il raffrontamento esatto delle ferite da incisione chirurgica. Collaborò attivamente a numerosi periodici scientifici del suo tempo, scrisse varie memorie particolamente di medicina operatoria ...
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chirurgo
s. m. (f. -a) [dal lat. tardo chirurgus, gr. χειρουργός; v. chirurgia] (pl. -ghi, meno com. -gi). – 1. Medico specialista in chirurgia; in senso stretto, chi, laureato in medicina e chirurgia, ha ottenuto la specializzazione chirurgica...
chirurgia
chirurgìa s. f. [dal lat chirurgĭa, gr. χειρουργία, comp. di χείρ χειρός «mano» e ἔργον «opera»]. – 1. Ramo della medicina che comporta l’intervento sul paziente con atti manuali o con operazioni strumentali, per lo più cruente:...