Chirurgo e anatomista (Kirchhain, Assia, 1810 - Kassel 1879). Svolse la sua attività a Kassel dedicandosi a molteplici argomenti di chirurgia e ricerche sull'anatomia del sistema nervoso centrale, che [...] studiò col metodo delle sezioni seriate rischiarate in glicerina; in particolare nella calotta del peduncolo cerebrale descrisse il nucleo rosso, che è ricordato anche col suo nome (nucleo rosso di S.). ...
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Chirurgo (Francoforte sul Meno 1683 - Helmstedt 1758), innovatore della chirurgia tedesca. Prima medico militare, poi prof. di anatomia e chirurgia ad Altdorf e a Helmstedt, scrisse un famoso trattato [...] di anatomia (Compendium anatomicum, 1717) e uno di chirurgia (Chirurgie, 1718), che ebbe numerose edizioni e venne tradotto in sette lingue. Tra l'altro ideò un apribocca (apribocca di H.), ancora in uso, e segnalò la presenza di ripiegature mucose ...
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Chirurgo, naturalista ed erudito (Leeds, Yorkshire, 1736 - ivi 1819); celebre operatore, professò a Leeds, dove fu anche presidente della Philosophical and Literary Society; scrisse numerosi lavori, tra [...] metodi operatorî per il trattamento delle ernie, della cataratta e di altre malattie suscettibili di cura chirurgica. Fornì anche dimostrazioni sufficientemente valide sul meccanismo di trasmissione delle malattie veneree dalla madre al prodotto ...
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Chirurgo (Bologna 1477 - ivi 1552). Insegnò ed esercitò la chirurgia a Bologna; fu quindi chiamato a Roma da Giulio III e come chirurgo militare delle truppe pontificie partecipò all'assedio di Parma e [...] di Mirandola. Il suo lavoro più importante (pubblicato postumo dal fratello, a Bologna) riguarda la chirurgia di guerra; in esso trattò diffusamente delle ferite d'arma da fuoco, descrivendo anche un tipo di pinze per l'estrazione dei proiettili e un ...
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Chirurgo (Incisa in Val d'Arno 1715 - Firenze 1790). Operò nell'ospedale di S. Maria Nuova in Firenze: nella medicazione delle ferite, quasi anticipando la dottrina dell'asepsi, propugnò, in sostituzione [...] o altri liquidi, l'uso delle lavande con acqua tiepida e la protezione con "fila asciutte". Ha lasciato un Trattato sopra le malattie delle mammelle (1746) e un Trattato sopra la semplicità del medicare i mali appartenenti alla chirurgia (1764). ...
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Chirurgo (Parigi 1674 - ivi 1750). Chirurgo militare nel 1692, lasciò nel 1700 l'esercito e aprì a Parigi una scuola privata di chirurgia ove le sue lezioni, specie di traumatologia, gli acquistarono gran [...] fama. Nel 1731 fu nominato direttore dell'Accademia reale di chirurgia. Le sue ricerche più importanti vertono sull'emorragia e sull'emostasi, sulle fratture, sulle lussazioni, sulle fistole lacrimali e sulle lesioni del tendine di Achille. Ideò e ...
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Chirurgo (Baudéan, Pirenei, 1766 - Lione 1842). Attivo nell'armata del Reno, istituì le "ambulances volantes"; fu docente nella scuola militare di Val-de-Grâce, poi chirurgo dell'armata italiana e direttore [...] capo degli ospedali della guardia consolare. È considerato il creatore della moderna chirurgia di guerra. Le sue opere riguardano i traumi, il tetano, gli aneurismi traumatici, l'elefantiasi dello scroto, l'atrofia del testicolo, la lissa, la ...
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Chirurgo (Lipsia 1830 - Jena 1889); prof. di clinica chirurgica a Halle (1867). Fu il primo in Germania ad adottare l'antisepsi. Suoi campi d'indagine furono la chirurgia ortopedica (osteotomia subtrocanterica; [...] artroplastica dell'anca; cura del piede piatto; tenotomia nella cura del torcicollo, ecc.), la cura delle ferite, il cancro del retto, ecc. Da lui prende il nome la paralisi di V., ovvero la retrazione ...
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Chirurgo inglese (Saint Albans, Hertfordshire, 1818 - Cap d'Antibes, Cannes, 1897), dirigente dell'ospedale di marina di Malta (1841), poi primario chirurgo al Samaritan free hospital di Londra. Fu tra [...] i primi a sostenere, prima ancora di J. Lister, la necessità di un'accurata pulizia delle mani; fu inoltre il primo chirurgo che riuscì a realizzare l'ovariectomia con bassa percentuale di mortalità (4%). La sua opera più importante è Diseases of the ...
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Chirurgo (Framlingham, Suffolk, 1820 - Londra 1904), prof. di chirurgia e poi consulente nell'University college hospital, quindi prof. di chirurgia e patologia nel Royal college of surgeons. Si occupò [...] anche di igiene, di farmacologia e di astronomia (inventò infatti un telescopio, molto perfezionato). Fu fondatore e primo presidente della Cremation society of England. Scrisse: Pathology and treatment ...
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chirurgo
s. m. (f. -a) [dal lat. tardo chirurgus, gr. χειρουργός; v. chirurgia] (pl. -ghi, meno com. -gi). – 1. Medico specialista in chirurgia; in senso stretto, chi, laureato in medicina e chirurgia, ha ottenuto la specializzazione chirurgica...
chirurgia
chirurgìa s. f. [dal lat chirurgĭa, gr. χειρουργία, comp. di χείρ χειρός «mano» e ἔργον «opera»]. – 1. Ramo della medicina che comporta l’intervento sul paziente con atti manuali o con operazioni strumentali, per lo più cruente:...