Chirurgo (Berlino 1836 - ivi 1914), professore nell'università di Zurigo (1867-81) e successivamente in quella di Berlino. Fu un fautore del trattamento aperto delle ferite. Al suo nome è legata la posizione [...] di R., posizione operatoria a capo iperesteso e pendulo, usata in alcune tecniche chirurgiche della faccia e della faringe. ...
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POSTEMPSKY, Paolo
Agostino Palmerini
Chirurgo, nato nel 1851 a Roma, ivi morto nel 1926. Successivamente assistente, aiuto, chirurgo primario degli Ospedali di Roma, libero docente di patologia chirurgica, [...] le sue particolari qualità di operatore fra i migliori pionieri della chirurgia addominale in Italia. Fu anche tra i primi a iniziare con successo la chirurgia cerebrale. Colonnello della Croce rossa italiana diresse l'organizzazione sanitaria nella ...
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GRITTI, Rocco
Luigi Torraca
Chirurgo, nato il 17 dicembre 1827 in Rotadentro (Bergamo), morto il 14 luglio 1920 a Pallanza (Novara). Partecipò alla guerra del 1848 contro l'Austria. Tornata la pace, [...] aiutante (1859) e poi primario (1865-92) dell'Ospedale Maggiore di Milano.
S'occupò di varî argomenti di chirurgia e d'oculistica, ma è specialmente ricordato per il classico metodo d'amputazione osteoplastica del femore (Dell'amputazione del femore ...
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Terrier, Louis-Félix
Chirurgo francese (Parigi 1837 - ivi 1908). Chirurgo all’ospedale della Salpêtrière (1878), poi al Saint-Antoine (1882) e infine al Bichat (1883); dal 1892 fu prof. di chirurgia [...] del carcinoma del coledoco, condizione nella quale la cistifellea è distesa e palpabile, mentre nella calcolosi è distesa ma non palpabile. Il segno era già stato descritto precedentemente dal chirurgo svizzero L.G. Courvoisier (1843-1918). ...
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LERICHE, René
Ottorino Uffreduzzi
Chirurgo, nato a Roine nella Loira il 12 ottobre 1879. Fu chirurgo degli ospedali e incaricato dell'insegnamento della chirurgia sperimentale; dal 1924 fino al 1931 [...] delle paratiroidi e delle surrenali sono le più notevoli affermazioni di questa tendenza fisiologica della chirurgia moderna, di cui L. è uno degli esponenti più attivi e più geniali. Le sue vedute personali sulla funzione vasomotoria e in genere ...
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Chirurgo, nato a Lucca nel 1205. Figlio di Ugo (v.), fece i suoi studî a Bologna. All'età di 21 anni entrò nell'ordine dei domenicani, ebbe titoli ecclesiastici importanti, fra i quali quello di vescovo [...] forma di unzioni della durata di sei giorni, nelle malattie della pelle, e notò i pericoli della salivazione. La sua opera principale fu la Chirurgia, pubblicata per la prima volta a Venezia nel 1498, poi successivamente in una serie di edizioni. ...
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WOLFF, Julius
Ottorino Uffreduzzi
Chirurgo, nato il 21 marzo 1836 a Markisch-Friedland in Prussia Orientale, morto il 20 febbraio 1908 a Berlino. Si laureò a Berlino nel 1860; ebbe la libera docenza [...] 1884 divenne professore straordinario e nel 1890, tardi, fu nominato direttore dell'"Universitäts-Poliklinik für orthopädische Chirurgie". Nel 1899 ebbe la nomina a consigliere medico segreto (Geheimer Medizinalrath). Partecipò alle guerre del 1864 ...
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PASCALE, Giovanni
Mario Donati
Chirurgo, nato il 19 marzo 1859 a Faicchio (Benevento); si laureò a Napoli nel 1884 ed entrò come assistente nella clinica chirurgica diretta da A. D'Antona. Libero docente [...] 'ospedale di S. Maria della Pace. Nominato il 1° febbraio 1903 professore straordinario di semeiotica chirurgica, assunse nel 1908 la cattedra di clinica chirurgica della R. università di Napoli. È senatore del regno.
Tra le sue pubblicazioni sono da ...
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Chirurgo italiano (Stradella 1835 - San Remo 1903); primario ospedaliero a Novara, poi (dal 1877) direttore della clinica chirurgica di Pavia. Fu deputato (1887-90) e senatore (1891). Illustrò (1866), [...] prima di J. Lister, l'azione antisettica dell'acido fenico sulle ferite e fu autore di un metodo, che allora ebbe notevole successo, per il trattamento del restringimento uretrale da ipertrofia prostatica, ...
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Chirurgo e ortopedico italiano (Bologna 1861 - ivi 1912). Nel 1899 direttore dell'Istituto Rizzoli a Bologna, poi anche dell'Istituto dei rachitici a Milano. Per primo eseguì la gastroenterostomia nell'ulcera [...] duodenale; ideò il metodo dell'estensione con il chiodo (chiodo di C.) nella cura delle fratture, portando un importante contributo alla chirurgia ortopedica. ...
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chirurgo
s. m. (f. -a) [dal lat. tardo chirurgus, gr. χειρουργός; v. chirurgia] (pl. -ghi, meno com. -gi). – 1. Medico specialista in chirurgia; in senso stretto, chi, laureato in medicina e chirurgia, ha ottenuto la specializzazione chirurgica...
chirurgia
chirurgìa s. f. [dal lat chirurgĭa, gr. χειρουργία, comp. di χείρ χειρός «mano» e ἔργον «opera»]. – 1. Ramo della medicina che comporta l’intervento sul paziente con atti manuali o con operazioni strumentali, per lo più cruente:...