Chirurgo, naturalista ed erudito (Leeds, Yorkshire, 1736 - ivi 1819); celebre operatore, professò a Leeds, dove fu anche presidente della Philosophical and Literary Society; scrisse numerosi lavori, tra [...] metodi operatorî per il trattamento delle ernie, della cataratta e di altre malattie suscettibili di cura chirurgica. Fornì anche dimostrazioni sufficientemente valide sul meccanismo di trasmissione delle malattie veneree dalla madre al prodotto ...
Leggi Tutto
Chirurgo (Lipsia 1830 - Jena 1889); prof. di clinica chirurgica a Halle (1867). Fu il primo in Germania ad adottare l'antisepsi. Suoi campi d'indagine furono la chirurgia ortopedica (osteotomia subtrocanterica; [...] artroplastica dell'anca; cura del piede piatto; tenotomia nella cura del torcicollo, ecc.), la cura delle ferite, il cancro del retto, ecc. Da lui prende il nome la paralisi di V., ovvero la retrazione ...
Leggi Tutto
Chirurgo inglese (Saint Albans, Hertfordshire, 1818 - Cap d'Antibes, Cannes, 1897), dirigente dell'ospedale di marina di Malta (1841), poi primario chirurgo al Samaritan free hospital di Londra. Fu tra [...] i primi a sostenere, prima ancora di J. Lister, la necessità di un'accurata pulizia delle mani; fu inoltre il primo chirurgo che riuscì a realizzare l'ovariectomia con bassa percentuale di mortalità (4%). La sua opera più importante è Diseases of the ...
Leggi Tutto
Chirurgo (Markisch-Friedland, Prussia Orientale, 1836 - Berlino 1908), direttore del Policlinico di chirurgia ortopedica dell'univ. di Berlino. Ideò alcuni metodi chirurgici (tra cui l'artrolisi dell'articolazione [...] del gomito) e un metodo di cura incruenta del piede equino-varo. Profondo studioso dell'istologia ossea, fu tra i primi a sostenere che la direzione delle trabecole ossee è in rapporto con stimoli funzionali ...
Leggi Tutto
Chirurgo, fisiologo e filosofo (Coleford, Gloucestershire, 1872 - Blackmoor, Hampshire, 1939). Studiò a Londra, laureandosi in medicina; fu poi fellow della Royal Society e prof. di chirurgia nell'University [...] college hospital (1935). Acquistò notorietà per l'opera Instincts of the herd in peace and war (1916), in cui sosteneva l'esistenza di un istinto gregario in alcune specie animali e, per naturale estensione, ...
Leggi Tutto
Chirurgo (Appleton, Wisconsin, 1857 - Mackinac Island 1916); prof. di chirurgia al College of physicians and surgeons di Chicago, poi alla Northwestern university medical school, quindi alla Rush medical [...] school e infine nuovamente alla Northwestern university. Contemporaneamente fu chirurgo al Mercy hospital di Chicago. Fornì contributi notevoli al progresso della chirurgia addominale (cura delle peritoniti, anastomosi gastriche e intestinali). Fu ...
Leggi Tutto
Chirurgo (Mosogno, Canton Ticino, 1775 - Venezia 1843), medico militare della Repubblica Romana e poi dell'esercito napoleonico in Italia. Nel 1807 ricevette la cittadinanza italiana e la nomina a professore [...] di clinica chirurgica e di chirurgo capo degli ospedali militari italiani e insegnò chirurgia a Venezia (1822). Studiò la patogenesi delle varici dell'arto inferiore e la terapia delle stesse mediante legatura della vena grande safena (operazione di ...
Leggi Tutto
Chirurgo (Belforte del Chienti 1901 - Roma 1978); prof. univ. dal 1949, ha insegnato patologia speciale chirurgica e successivamente clinica chirurgica generale a Napoli. I suoi contributi più importanti [...] 'apparato digerente, allo studio della rivascolarizzazione del cuore e alla chirurgia toracica, di cui ha trattato in numerosi volumi i molteplici aspetti e le varie indicazioni. Ha diretto la pubblicazione del Trattato di semeiotica e diagnostica ...
Leggi Tutto
Chirurgo ortopedico statunitense (Roxbury, Massachusetts, 1848 - Boston 1926), uno dei pionieri dell'ortopedia in America. Fu tra i fondatori (1877) dell'American orthopaedic association (presidente dal [...] 1898). Collaborò all'organizzazione del Children's Hospital di Boston e fu titolare di ortopedia all'univ. Harvard. A lui si debbono importanti studî sulla lussazione congenita dell'anca e sulla tubercolosi ...
Leggi Tutto
Chirurgo francese (Castera-Verduzan, Gers, 1839 - Parigi 1911), prof. di patologia chirurgica e poi di clinica chirurgica a Bordeaux. Ha portato contributi di fondamentale importanza alla patogenesi delle [...] malattie infiammatorie del sistema scheletrico, con classici studî sulle osteomieliti, individuando i rapporti tra affezioni tubercolari ossee e localizzazioni polmonari, in un periodo in cui era ancora ...
Leggi Tutto
chirurgo
s. m. (f. -a) [dal lat. tardo chirurgus, gr. χειρουργός; v. chirurgia] (pl. -ghi, meno com. -gi). – 1. Medico specialista in chirurgia; in senso stretto, chi, laureato in medicina e chirurgia, ha ottenuto la specializzazione chirurgica...
chirurgia
chirurgìa s. f. [dal lat chirurgĭa, gr. χειρουργία, comp. di χείρ χειρός «mano» e ἔργον «opera»]. – 1. Ramo della medicina che comporta l’intervento sul paziente con atti manuali o con operazioni strumentali, per lo più cruente:...