GIOVANNINI, Sebastiano
Alessandro Porro
Nacque a Bologna l'8 marzo 1851 da Paolo e da Annunziata Grandi, e nella sua città nel 1877 si laureò in medicina e chirurgia. Si dedicò allo studio della dermatologia [...] . Membro di numerose accademie e società scientifiche, fu socio ordinario dal 1881 e corrispondente dal 1890 della Società medico chirurgica di Bologna, quindi socio dell'Accademia di medicina di Torino.
Affetto da una neoplasia, morì a Torino il 10 ...
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VOLKMANN, Richard von
Mario Donati
Chirurgo, nato a Lipsia il 17 agosto 1830, morto a Jena il 28 novembre 1889. Si laureò a Berlino nel 1854, fu assistente della clinica chirurgica di E. Blasius, libero [...] , sul cancro del retto, ecc., sono classici. Fu il primo in Germania a ottenere risultati sicuri nelle operazioni chirurgiche mercé l'antisepsi. Scrisse un capitolo sulle malattie degli organi di movimento nel Handb. der Chir. di Pitha-Billroth ...
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CANTONI, Gaetano
Renato Giusti
Nacque il 5 sett. 1815 a Milano, da Tobia, primario dell'Ospedale Maggiore, e da Carlotta Strambi. Laureatosi a 22 anni in medicina e chirurgia all'università di Pavia, [...] dopo avere esercitato per qualche anno la professione medica, si dedicò all'agronomia, sulla scia delle idee del Liebig e di altri scienziati circa il nesso tra botanica, chimica e agricoltura. Anche per ...
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DONATELLI, Renato
Emilio Respighi
Nacque a Morino (prov. dell'Aquila) il 16 luglio 1927 da Angelo, perito industriale e costruttore edile, e da Maria Sebastiani. Con la famiglia, di origine ternana, [...] [1959], pp. 427-474, con A. De Gasperis; Sulla ipotermia profonda con un nuovo scambiatore di calore, in Osped. d'Italia. Chirurgia, III [1960], pp. 495-503, con A. De Gasperis; An ultrarapid heat exchanger for profound hypothermia, in The Journ. of ...
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Medico (Minden, Vestfalia, 1598 - Padova 1649). Compiuti gli studî medici a Vienna, si recò poi a Venezia, dove divenne (1627) insegnante di anatomia del Collegio medico. Nel 1632 fu chiamato alla cattedra [...] a Padova, dove, dal 1638, si dedicò soltanto all'insegnamento della chirurgia e della botanica. Recatosi nel 1648 in Oriente per un viaggio di studî, portò in Italia molte piante rare. La sua opera più importante, Syntagma anatomicum (1641), ebbe ...
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HODGSON, Joseph
Arturo Castiglioni
Medico, nato a Penrith (Cumberland) nel 1788, morto a Londra il 7 febbraio 1869, studiò medicina a Londra e divenne assistente dell'Ospedale di S. Bartolomeo, dove [...] and veins. Nel 1818 divenne medico dell'Ospedale generale di Birmingham, dove rimase fino al 1848 rifiutando la cattedra di chirurgia di Londra.
La dilatazione dell'aorta, descritta nel suo libro A treatise on the diseases of the arteries and veins ...
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OCCHINI, Francesco
Agostino Palmerini
Chirurgo, nato a Monte San Savino (Arezzo) il 27 settembre 1843, morto a Roma il 19 novembre 1902. Laureatosi nel 1866 a Pisa, allievo di G. Corradi, ottenuta la [...] docenza in chirurgia a Firenze, nel 1870 ebbe la cattedra di medicina operatoria a Roma. Oltre a diversi argomenti di chirurgia, scrisse un Trattato di medicina operatoria (Milano 1893-94), che ebbe una seconda edizione (ivi 1900). ...
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MANGIAGALLI, Luigi (Luigi Camillo)
Giuseppe Armocida
Bruno Zanobio
Nacque a Mortara da Angelo e da Teodolinda Falzoni il 16 giugno 1850; dopo avere completato i primi studi nella città natale, si laureò [...] 744, 765-780).
Proseguì nella sua attività clinico-scientifica recando originali contributi in tutti i settori della specialità, dalla chirurgia (Di una ovaro-isterectomia con esito letale e di due ovariotomie con esito felice, in Bull. delle scienze ...
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GANFINI, Carlo
Salvatore Vicario
Nacque a Siena il 29 sett. 1873 da Giulio e da Maria Franci, e nella sua città - completati gli studi superiori - conseguì la laurea in medicina e chirurgia. Trasferitosi [...] insegnamento dell'anatomia comparata per gli studenti di medicina e nel 1927 fu designato preside della facoltà di medicina e chirurgia. Nel 1928, infine, succedendo al Lachi che aveva raggiunto i limiti di età, fu trasferito all'Università di Genova ...
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Terrier, Louis-Félix
Chirurgo francese (Parigi 1837 - ivi 1908). Chirurgo all’ospedale della Salpêtrière (1878), poi al Saint-Antoine (1882) e infine al Bichat (1883); dal 1892 fu prof. di chirurgia [...] del carcinoma del coledoco, condizione nella quale la cistifellea è distesa e palpabile, mentre nella calcolosi è distesa ma non palpabile. Il segno era già stato descritto precedentemente dal chirurgo svizzero L.G. Courvoisier (1843-1918). ...
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chirurgia
chirurgìa s. f. [dal lat chirurgĭa, gr. χειρουργία, comp. di χείρ χειρός «mano» e ἔργον «opera»]. – 1. Ramo della medicina che comporta l’intervento sul paziente con atti manuali o con operazioni strumentali, per lo più cruente:...
chirurgico
chirùrgico agg. [dal lat. tardo chirurgĭcus, gr. χειρουργικός] (pl. m. -ci). – Che riguarda la scienza o la pratica della chirurgia: operazione ch., intervento ch.; armamentario ch., l’insieme di strumenti e apparecchi necessarî...