L'Ottocento: biologia. Fisiologia e medicina sperimentale
Frederic L. Holmes
Fisiologia e medicina sperimentale
Nel corso dell'Ottocento la fisiologia divenne una solida disciplina a base sperimentale: [...] quella del 'contatto' e dimostrò che la materia organica agiva in quantità così piccole da non poter entrare in combinazione chimica con i cibi digeriti. Egli non poteva avere la certezza che non fosse consumata nel corso del processo, ma, attraverso ...
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SPADOLINI, Igino
Claudio MASSENTI
Fisiologo, nato a S. Miniato (Pisa) il 26 novembre 1887. Libero docente di fisiologia sperimentale nel 1917. Ha insegnato chimica biologica, come incaricato, nella [...] università di Firenze dal 1921 al 1925 e fisiologia umana, a Cagliari come straordinario, nel 1926, e come ordinario a Siena, dal 1927 e poi (1936) a Pisa e (1942) a Firenze. È direttore dell'Archivio ...
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Operazione (detta anche transmetilazione) mediante la quale si introducono in un composto uno o più gruppi metilici −CH3. È largamente usata nell’industria chimica per la preparazione di numerosi composti [...] (dimetilanilina, metolo, naftilmetiletere, tereftalato dimetilico ecc.). Come agente di m. vengono usati il metanolo con acido solforico, il cloruro di metile, il solfato dimetilico, il diazometano, derivanti ...
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Sostanza che, prodotta da una cellula endocrina, cioè a secrezione interna, viene liberata nel circolo sanguigno, provocando risposte funzionali in cellule localizzate a varia distanza dalla sua sede di [...] di uno o di entrambi. Pertanto, il legame di un o. al rispettivo recettore è garantito da specifici gruppi chimici dislocati in modo da poter interagire con definite regioni del recettore; di conseguenza, qualsiasi molecola, anche non ormonale, ma ...
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Biologia
Unità morfologica e fisiologica elementare di tutti gli organismi animali e vegetali; questi possono essere costituiti da una o più cellule. Il termine c. è stato introdotto in biologia nel 1665 [...] 0,2 mm, si è affiancato il microscopio elettronico, con potere di risoluzione di 10 Å; per lo studio della chimica e della fisiologia cellulare ci si avvale di metodi come la spettrofotometria, la diffrazione ai raggi X, la centrifugazione frazionata ...
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Elemento chimico, numero atomico 29, peso atomico 63,55, simbolo Cu; metallo molto duttile e malleabile, ottimo conduttore del calore e dell’elettricità.
Chimica
Caratteristiche
Il r. naturale è una miscela [...] dei due isotopi stabili 6329Cu (69,1%) e 6529Cu (30,9%) e si trova in natura allo stato nativo in quantità relativamente abbondanti, in cristalli ad abito cubico o cubottaedrico, di solito molto deformati, ...
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In anatomia, nome generico di molte formazioni macroscopiche e microscopiche, di struttura varia, caratterizzate dal prevalere della lunghezza e della larghezza sullo spessore.
Nel linguaggio della biologia, [...] di quanto accade non solo nella diffusione passiva ma anche nel trasporto semplice con carrier, di concentrare una specie chimica (il rame nel caso in esame) vincendo un controgradiente di concentrazione.
È possibile realizzare m. stabili ai solventi ...
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Proprietà di alcuni organismi di nutrirsi sintetizzando le sostanze organiche del proprio corpo, a partire da sostanze inorganiche e utilizzando energia luminosa (fotosintesi) o chimica (chemiosintesi). [...] Gli organismi autotrofi sono produttori primari, cioè il primo livello attraverso cui fluisce l’energia nelle reti trofiche (➔ rete). Le piante verdi, in virtù dei pigmenti clorofilliani che captano l’energia ...
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Chimico e biologo marino giapponese naturalizzato statunitense (Fukuchiyama, prefettura di Kyoto, 1928 - Nagasaki 2018). Laureato presso l'università di Nagoya nel 1951, ha ottenuto il PhD in chimica organica [...] aperto rilevanti potenzialità in campo biomedico. Per la sua scoperta S. ha ricevuto nel 2008 il premio Nobel per la chimica insieme con gli statunitensi M. Chalfie e R. Tsien, che hanno sviluppato le applicazioni della GFP come marcatore biologico ...
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stress ossidativo
Paolo Calabresi
Meccanismo di danno cellulare determinato da un eccesso di sostanze chimiche (denominate radicali liberi), caratterizzata da elevata reattività e instabilità chimica, [...] prodotte a livello cellulare prevalentemente in sede mitocondriale. L’instabilità dei radicali liberi, anche detti specie reattive dell’ossigeno (ROS, Reactive oxygen species), è dovuta alla presenza di ...
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chimica
chìmica s. f. [dall’agg. chimico]. – Scienza che studia le proprietà, la composizione, l’identificazione, la preparazione e il modo di reagire delle sostanze, sia naturali sia artificiali, del regno inorganico e di quello organico....
chimico
chìmico agg. e s. m. [dal lat. mediev. chimicus, agg. der. di chìmia «chimica»; v. alchimia] (pl. m. -ci). – 1. agg. Della chimica, attinente alla chimica: la scienza ch.; metodi, processi, procedimenti ch., ecc. Che si fa o è ottenuto...