Ghigi, Elisa. – Chimica italiana (Bologna 1902 - ivi 1987). Allieva di G. Placher, G. Charrier e G.B. Bonino, laureata in Chimica nel 1925 presso l’Università di Bologna, in questo ateneo ha esercitato [...] nel 1948 alla facoltà di Farmacia dell'Università di Ferrara e l’anno successivo a quella di Chimicaorganica; nel 1952 è subentrata a Charrier alla cattedra di Chimica farmaceutica, che ha tenuto fino al passaggio a fuori ruolo. G. ha affiancato all ...
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solfonici, acidi Denominazione generica di composti contenenti il gruppo solfonico −SO3H (o −SO2OH), che si possono considerare derivati dall’acido solforico per sostituzione di un gruppo −OH con un anione [...] s. sono igroscopici, solubili in acqua nella quale sono completamente dissociati. Si usano largamente come intermedi in chimicaorganica (il gruppo −OH può essere sostituito con cloro, bromo ecc.); come catalizzatori di reazioni di esterificazione ...
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Pòrri, Lido. – Chimico italiano (n. San Giovanni Valdarno, Arezzo, 1923). Dopo essersi laureato in chimica nel 1946 presso l’Università di Firenze, ha svolto attività di ricerca nella sintesi di intermedi [...] di Parma dal 1964 al 1968, ha successivamente retto quella di chimica macromolecolare dell’Università di Pisa dove ha anche svolto l’insegnamento di chimicaorganica industriale e tenuto la direzione dell’omonimo istituto (1968-1973). Rientrato ...
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Chimico (Pforzheim, Baden, 1877 - Starnberg, Monaco di Baviera, 1957); professore di chimicaorganica a Monaco (1913) e a Friburgo (1921), direttore (1925) del Chemisches Staatsinstitut di Monaco. Nel [...] e sulle addizioni di ossidi di azoto alle olefine. La seconda fase della sua carriera fu dedicata alla chimica delle sostanze organiche naturali. Di grande interesse i suoi studî sulla struttura degli alcaloidi della morfina, della lobelina e della ...
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solfuri In chimica inorganica, derivati dell’acido solfidrico, ottenuti per sostituzione di uno o di entrambi gli atomi di idrogeno con un metallo Me monovalente; nel primo caso si hanno i s. acidi o solfidrati, [...] Alcuni s. metallici si sciolgono nelle soluzioni acquose dei s. alcalini formando dei solfosali solubili in acqua.
In chimicaorganica, composti di formula generale RSR′ (detti anche tioeteri), dove R ed R′ indicano due radicali alifatici, aromatici ...
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Prefisso usato in chimica con diversi significati: a) indica un composto che sia una forma polimerica o, comunque, più complessa di quella al cui nome s’aggiunge (per es. metaldeide, metaproteina ecc.); [...] forma polimera in soluzione); lo stesso prefisso si conserva nella nomenclatura dei sali derivati da tali acidi; c) in chimicaorganica, nei composti bisostituti del benzene, indica il derivato con i gruppi sostituenti in posizione 1 e 3; con questo ...
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Radicale trivalente che si può considerare derivato dall’acido ortofosforico per eliminazione di tre ossidrili in esso contenuti.
Il cloruro di f., POCl3, si prepara industrialmente trattando il fosfato [...] incolore che fuma fortemente all’aria, si idrolizza facilmente formando acido diclorofosforico; è assai usato in chimicaorganica come agente clorurante, come catalizzatore nella preparazione di coloranti, dell’anidride acetica e di plastificanti e ...
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superacidi In chimica, denominazione generica di composti dotati di potere acido assai elevato; convenzionalmente, secondo la definizione di J.N. Brönsted si considerano s. le sostanze aventi acidità superiore [...] (per es., il pentafluoruro di antimonio, SbF5), usati spesso in coppia con s. di Brönsted.
I s. trovano impiego in chimicaorganica (sono in grado di trasferire protoni a basi debolissime dando vita, per es., a carbocationi usualmente instabili), in ...
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Chimico francese (n. Rosheim, Basso Reno, 1939); prof. al Collège de France (1979), socio straniero dei Lincei (1985), autore di importanti ricerche di chimicaorganica nel campo delle interazioni molecolari. [...] rilevanti sono i suoi lavori sui criptanti, molecole organiche complesse a struttura "cava" in grado di cinetica e la selettività delle reazioni, è stato insignito del premio Nobel per la chimica nel 1987 insieme a C. J. Pedersen e a D. J. Cram. ...
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Chimico russo (Čistopol, Kazan´, 1828 - Pietroburgo 1886); allievo di Ch.-A. Wurtz, prof. a Pietroburgo. Insieme a A. Kekulé e V. Meyer fu uno dei fondatori della teoria chimica della struttura. Nel suo [...] . In particolare B. previde e in seguito sintetizzò gli alcoli terziarî (per es., l'alcole terzbutilico). Eseguì la prima sintesi completa di un saccaride (α-acrosio). Espose le sue teorie in un trattato di chimicaorganica (1864) largamente diffuso. ...
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chimica
chìmica s. f. [dall’agg. chimico]. – Scienza che studia le proprietà, la composizione, l’identificazione, la preparazione e il modo di reagire delle sostanze, sia naturali sia artificiali, del regno inorganico e di quello organico....
organico
orgànico agg. e s. m. [dal lat. organĭcus, gr. ὀργανικός «attinente alle macchine, agli strumenti; che serve di strumento», der. di ὄργανον: v. organo] (pl. m. -ci). – 1. agg. Che si riferisce a, o ha rapporto con, gli organismi viventi,...