WHITE, Stanford
Delphine Fitz Darby
Architetto, nato il 9 novembre 1843 a New York, morto ivi il 25 giugno 1906. Apprendista presso Charles D. Gambrill e Henry Hobson Richardson, aiutò quest'ultimo [...] fu principale o unico autore dei palazzi Tiffany e Gorham, del Metropolitan Club, del giardino, della torre e della chiesapresbiteriana in Madison Square (1906), tutti in New York; del restauro agli edifici dell'università della Virginia e dell'Arco ...
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Teologo, economista e filantropo scozzese, nato il 17 marzo 1780 ad Anstruther (Fife). Nel 1803 fu nominato pastore a Kilmany. Una crisi religiosa distruggeva in lui l'iniziale razionalismo. Nel 1826 tenne [...] , e nel 1828 egli passa a quella di teologia in Edimburgo. La sua influenza nella chiesapresbiteriana cresceva. Nel 1834, nella General Assembly della chiesa fa trionfare il Veto Act, che riconosceva ai padri di famiglia il diritto di rifiutare il ...
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Riformatore presbiteriano, nato a Falkland (contea di Fife) forse nel 1648. Nel 1662 si pose con Donald Cargill a capo della resistenza contro Carlo lI, ostile ai presbiteriani; e la lotta fu da essi continuata [...] a Bothwell-Bridge, e poco dopo il C. periva ad Airs-Moss il 20 luglio 1680. Nel 1743 i cameroniani furono riconosciuti dallo stato sotto il nome di "Chiesapresbiteriana riformata" o "separata"; nel 1876 si fusero in gran parte con la Free Church ...
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Città della Nuova Zelanda (quarta per popolazione dopo Auckland, Wellington, Christchurch), con 85.420 ab., compresi i sobborghi (1930). È posta in bella posizione presso la costa orientale dell'isola [...] a oriente il golfo di Otago. Fondata nel 1848 da membri della chiesapresbiteriana scozzese, s'ingrandì rapidamente dopo la scoperta dei vicini campi auriferi di Otago. Chiese e botteghe della parte interna, che ha pianta ottagonale, conservano il ...
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L’incarico di diffondere un messaggio religioso conferito a determinati individui (missionari) dal fondatore di una religione o da chi ne ha avuto da lui delega o di lui ha la rappresentanza.
M. cattoliche
La [...] delle m. evangeliche fra i pagani (Berlino, 1823), la Società delle m. evangeliche (Parigi 1824), le M. estere della Chiesapresbiteriana (New York, 1837); la loro attività si è espansa soprattutto in Africa, ma anche in India, in Cina, in Oceania ...
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Chimico, filosofo, teologo (Bristel Fieldhead, Inghilterra, 1733 - Northumberland, Pennsylvania, 1804). Compì gli studî in parte come autodidatta, in parte (dal 1752) nella Dissenting Academy, [...] fondata da Ph. Doddridge, a Daventry, divenendo ministro della chiesapresbiteriana, dalla quale successivamente si allontanò per aderire all'unitarismo. Se il suo nome è soprattutto legato alla storia della scienza, i suoi interessi abbracciano ...
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Arcivescovo di Canterbury (Reading 1573 - Londra 1645). Consigliere di Carlo I, in opposizione con la teologia calvinista e puritana, fu animato sul piano dogmatico da spirito latitudinario; anche nei [...] d'innalzare il livello morale e intellettuale del clero. L'imposizione, nel 1637, della nuova liturgia alla Chiesapresbiteriana scozzese costituì il primo atto di una politica che, perseguita con testarda intransigenza, doveva condurre Carlo I e ...
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Westminster Quartiere nel centro di Londra, all’interno del distretto della City of Westminster, nel quale sorgono, fra gli altri, la famosa abbazia anglicana, il Parlamento inglese, il complesso di palazzi [...] ), dopo la definitiva caduta degli Stuart fu approvata da Guglielmo III d’Orange. Con parziali modifiche vige tuttora nella Chiesapresbiteriana e nazionale della Scozia e nelle sue missioni nelle varie parti del mondo.
Trattati di W. Nell’abbazia di ...
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Riformatore protestante scozzese (Annan 1792 - Glasgow 1834). Per l'efficacia della sua predicazione apocalittica si considera il vero fondatore della "Santa chiesa cattolica apostolica", detta appunto [...] (Caledonian Church) a Londra (1822), ricevette la prima ispirazione dalla predicazione di H. Drummond e, condannato dalla Chiesapresbiteriana, fu accolto da Drummond con il grado di "angelo", ma non fece parte del collegio supremo dei dodici ...
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Teologo riformato (Baldovie, Scozia, 1545 - Sedan 1622). Studente a Parigi e Poitiers, poi professore a Ginevra, tornato in Scozia (1574) resse le università di Glasgow e (1580) di St. Andrews; partecipò [...] attivamente al riordinamento della chiesapresbiteriana scozzese, opponendosi all'anglicanesimo. Fu imprigionato per questo nella Torre di Londra (1607); rimesso in libertà, accettò l'invito dei riformati francesi (1611) di insegnare teologia biblica ...
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riformato1
riformato1 agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di riformare]. – 1. Modificato mediante una riforma, che ha subìto una riforma. In partic., nella sfera religiosa, ordini r., congregazioni r., che seguono una regola riformata rispetto...
presbiterio
presbitèrio s. m. [dal lat. tardo (eccles.) presbyterium «collegio dei preti» (gr. πρεσβυτέριον, propr. «consiglio degli anziani», der. di πρεσβύτερος: v. presbitero)]. – 1. ant. Dignità sacerdotale, sacerdozio. 2. Parte della...