In generale, le varie dottrine teologiche che negano la duplice natura, divina e umana, del Cristo. Si ebbero numerose varietà di m., che si distinguevano essenzialmente in base al significato teologico [...] monofisiti in cui la divergenza dottrinale dalla tesi ortodossa non era tanto nell’effettivo contenuto della dottrina romano d’Oriente e poi di Bisanzio.
Ancora oggi professano il m. tre grandi Chiese risalenti al 6° sec.: quella egiziana o copta, la ...
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Teologo russo (Gottinga 1903 - Parigi 1958), figlio di Nicolaj. Espulso dalla Russia sovietica nel 1923, nel 1942 si stabilì a Parigi, dove alla scuola di F. Lot e E. Gilson si dedicò allo studio della [...] e la cultura occidentale del Medioevo. Dal 1945 insegnò dogmatica e storia della Chiesa nell'Istituto St.-Denis di Parigi, partecipò a varî incontri con anglicani e ortodossi (specie sulla questione del Filioque), e nel 1956, su invito del patriarca ...
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Ecclesiastico spagnolo (8º sec.) noto quasi esclusivamente per la violenta requisitoria scritta contro di lui da Elipando di Toledo. M., assertore del primato di Roma, cercò di operare, con il vescovo [...] Egila, una riforma dei costumi della Chiesa spagnola, che era scesa a compromessi con i musulmani: fu però condannato (782) in un concilio nella storia tramite David, Gesù, Paolo; la cristologia di M. è peraltro ortodossa, secondo lo stesso Elipando. ...
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Teologo e archeologo (Mixbury, Oxfordshire, 1811 - Roma 1879). Seguace estremista della High Church, si occupò del problema della "cattolicità" della Chiesa anglicana, ma, a differenza di Newman e di altri, [...] di ottenere quel riconoscimento dalla Chiesa russo-ortodossa, che considerava altro ramo dello stesso tronco cattolico. Per conseguire questo fine, giunse a chiedere, come prova della sua convinzione, l'ammissione nella Chiesa russa. Respinto (1843 ...
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Filosofo, teologo ed economista russo (Liven´, Orël, 1871 - Parigi 1944), amico di N. Berdjaev, fu dapprima marxista, e insegnò economia politica alle univ. di Kiev e Mosca. Ordinato sacerdote (1918), [...] 1925 alla morte fu il decano dell'Istituto russo di teologia ortodossa di Parigi. Come teologo ha elaborato una teoria di ispirazione l'accusa di eresia e la condanna da parte della Chiesa dissidente di Mosca (1935). Tra i suoi scritti: Kapitalizm ...
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Teologo (Neully-sur-Seine 1926 - Montreal 1992), prof. di storia della Chiesa e di patristica nel seminario ortodosso di teologia S. Vladimir di New York. Tra le sue opere: L'Église orthodoxe hier et aujourd'hui [...] di Pietro nel pensiero cristiano contemporaneo, 1965); Le Christ dans la théologie byzantine (1969; trad. it. Cristologia ortodossa, 1974); Byzantine Theology (1974; trad. it. 1984); Marriage: An Orthodox Perspective (1975); Byzantium and the Rise of ...
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Storico ecclesiastico russo (1835-1894), prof. dal 1872 nell'univ. di Mosca, collaborò al Pravoslavnoe Obozrenie ("Rivista ortodossa") e, in contrasto con l'indirizzo slavofilo, non mancò di apprezzare [...] e in genere del cristianesimo occidentale (Istorija otdelenija cerkvi zapadnoj ot vostočnoj "Storia della separazione della Chiesa occidentale da quella orientale", 1868; Svetskaja vlast´ papy "Il potere temporale del papa", 1868; Rimskokatoličeskoe ...
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Arcivescovo e martire (Vladimir-Volynskij 1580 - Vitebsk 1623), di famiglia ortodossa; a Vilna, dove faceva pratica nel commercio, aderì alla chiesa uniate, divenendo (1604) monaco basiliano. Consacrato [...] la causa dell'unione attraverso l'istruzione del popolo e la riforma del clero, così da suscitare l'ostilità degli ortodossi, guidati dall'arcivescovo di Polock, M. Smotrickij. L'agitazione contro l'unione continuò intensa, finché esplose con l ...
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Patriarca ecumenico ortodosso (Giannina 1886 - Costantinopoli 1972). Metropolita di Corfù (1923), arcivescovo e primate per l'America della Chiesa greco-ortodossa con sede a New York (1937), arcivescovo [...] l'ingresso di quasi tutte le chieseortodosse nel Consiglio ecumenico delle Chiese, d'iniziativa protestante. Accolse con favore l'apertura verso un "colloquio" fra la Chiesa cattolica e quella ortodossa, avviato da Giovanni XXIII e sottolineato ...
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Patriarca di Alessandria (n. Canea, Creta, 1549 - m. 1601); compiuti gli studî a Venezia e Padova, divenne monaco, collaboratore (1579) del patriarca Silvestro di Alessandria e suo successore (1590). Avversò [...] il primato della Chiesa cattolica e l'unione a questa dei Ruteni (1595-96); non fu alieno dal promuovere rapporti tra la Chiesa greca ortodossa e i protestanti. ...
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ortodossia
ortodossìa s. f. [dal gr. ὀρϑοδοξία; v. ortodosso]. – 1. In senso generico, retta credenza, purezza di fede, conformità a una determinata religione o chiesa, della quale si accetta integralmente la dottrina (in contrapp. a eterodossia)....
chiesa
chièṡa s. f. [lat. ecclēsia «riunione dei fedeli; luogo di culto», dal gr. tardo ἐκκλησία «id.» (nel gr. classico ἐκκλησία, der. di ἐκκαλέω «chiamare», significa «adunanza, assemblea»)]. – 1. La comunità dei fedeli, sia in senso mistico...