luteranésimo Corpo delle dottrine predicate da M. Lutero e dai suoi seguaci. Fuori dai paesi di lingua tedesca, è detto l. l'insieme delle Chiese professanti tali dottrine. I loro aderenti, detti in Italia [...] in tutto il mondo con oltre 70 milioni di fedeli. Ne fanno parte oltre 100 Chiese nazionali e regionali che si richiamano a Lutero e sono unite nella Federazione luterana mondiale, creata nel 1947. Oggi il l. attraversa una fase dinamica, in cui si ...
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Comunità religiosa sorta in Boemia nel 1462 con derivazione dalla Chiesa hussita, quando Pio II annullò i compactata con cui la Chiesa cattolica aveva riconosciuto la comunione sotto le due specie e la [...] terzo ramo dell’Unione, mentre il secondo, quello moravo, non ebbe a subire persecuzioni. Nel 1575 i Fratelli b. sottoscrissero con la Chiesaluterana un atto di 25 articoli, la Confessione b., per ottenere il loro riconoscimento legale accanto alla ...
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Il complesso di progetti e sforzi per l’unità dei cristiani (più spesso movimento ecumenico). Già dal Medioevo, in seguito alle divisioni manifestatesi in seno al cristianesimo, ci furono tentativi d’unione, [...] rilievo ha assunto l’accordo di Porvoo del 1996 che prevedeva la piena comunione tra la Chiesa anglicana del Regno Unito e le Chieseluterane di Estonia, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia. In Italia, oltre allo sviluppo delle attività ecumeniche ...
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setta Associazione di persone che seguono e difendono una particolare dottrina filosofica, religiosa o politica.
Nella storia delle religioni, si indicano come s., spesso con intenti polemici, gruppi che [...] dei seguaci, di modo che non si usa chiamare s. bensì Chiesa una comunità religiosa che, pur distaccandosi da un’altra, ha acquistato larga adesione (per es., la Chiesaluterana), mentre si chiamano s. le comunità separate minori, anche se esse ...
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Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] nell’Institutio christianae religionis (1536).
La diffusione del luteranesimo e del calvinismo fu rapida in Europa: la Chiesaluterana si affermò soprattutto in Germania e nei paesi scandinavi; più debole la diffusione in Polonia e in Boemia ...
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Teologo evangelico (Rappoltsweiler, Alsazia, 1635 - Berlino 1705), fondatore del pietismo tedesco. Compiuti gli studî teologici a Strasburgo, fu chiamato (1666), come "seniore" (primo parroco) a Francoforte [...] a essere considerati come il manifesto del pietismo: in essi S. svolgeva una violenta polemica contro i rappresentanti della chiesaluterana e sosteneva la necessità di una nuova iniziativa o riforma religiosa basata sul senso dellà e dell'esperienza ...
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Storico delle religioni (Trönö, Söderhamn, 1866 - Uppsala 1931), pastore luterano, prof. (dal 1901) di filosofia e teologia a Uppsala, quindi (1912) di storia delle religioni a Lipsia; dal 1914 arcivescovo [...] di Uppsala, primate della Chiesaluterana svedese. Partecipò a movimenti ecumenici; in particolare fu animatore della conferenza di Stoccolma (1924), e diede la sua opera al movimento Faith and Order, che si riunì a Losanna (1927). Premio Nobel per ...
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Pastore luterano (Einbeck, Hannover, 1711 - Trappe, Pennsylvania, 1787). Studiò a Gottinga, ma decisivi per la formazione della sua personalità furono i contatti a Halle con G. A. Francke. Ordinato nel [...] , risultato di un'opera tenace, intesa più che a servire le comunità esistenti a fondarne una nuova. Vero fondatore della chiesaluterana d'America, M. le diede, con la base organizzativa, una tradizione dottrinaria di tipo pietistico tuttora viva. ...
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Esegeta luterano (Gotha 1800 - Hannover 1873). Dal 1841 al 1865 ebbe importanti incarichi ufficiali nella chiesaluterana di Hannover. La sua fama scientifica è affidata al Kritisch-exegetischer Kommentar [...] über das Neue Testament, per cui egli stesso preparò dal 1832 al 1848 l'edizione e il commento ai Vangeli, agli Atti degli Apostoli, ad alcune lettere paoline: opera che si raccomandava per la ricchezza ...
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Teologo protestante (Nordhausen 1493 - Eisfeld 1555). Studiò a Erfurt e a Wittenberg. Umanista e ammiratore di Erasmo, nel 1520 entrò in relazione con Lutero (nel 1521 era con lui alla dieta di Worms) [...] Partecipò alla dieta di Augusta, fu consultore teologo (dal 1532) dei principi di Anhalt, presiedette alla organizzazione della Chiesaluterana nel ducato di Sassonia (1539). Poi a Halle (1541) fu predicatore e soprintendente, predicatore di corte a ...
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ubiquitario
ubiquitàrio s. m. (f. -a) e agg. [der. del lat. ubīque «in ogni luogo»; cfr. ubiquità]. – 1. Chi aderiva all’orientamento prevalente nella Chiesa luterana e sosteneva, in polemica con i calvinisti e con i luterani dissenzienti,...
concistoro
concistòro (o concistòrio; ant. consistòro) s. m. [dal lat. tardo consistorium (der. di consistĕre «fermarsi»), che significò dapprima «sala d’aspetto», poi, nel tardo Impero, «Consiglio dell’imperatore»]. – In genere, riunione...