Umanista (Rotterdam 1466 o 1469 - Basilea 1536); tradusse il nome Geert Geertsz nell'altro umanistico, con cui è universalmente noto, di Desiderius Erasmus. Orfano di padre e di madre, entrò a 12 anni [...] le Adnotationes e le Paraphrases (1517-24) - e dei Padri della Chiesa da Girolamo (1516-20) a Cipriano (1520), a Ilario (1522), scolastica aveva guardato con favore l'inizio della polemica luterana (a favore di Lutero egli intervenne presso Leone X ...
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Riformatore religioso della Svizzera (Wildhaus, Toggenburg, 1484 - Kappel 1531), fondatore della Chiesa propriamente detta riformata, l'espansione e il rafforzamento della quale si devono invece all'opera [...] nella questione dell'Eucaristia, ma anche nella cristologia, tacciando d'assurdità la dottrina luterana dell'ubiquità di Cristo, e nella concezione della Chiesa come "popolo dei fedeli", che s'identificava, sì, con lo Stato, teoricamente (Stato ...
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Umanista e riformatore (Bretten, Basso Palatinato, 1497 - Wittenberg 1560), si educò sotto l'influenza del prozio G. Reuchlin. Nel 1509 fu all'univ. di Heidelberg, nel 1512 a Tubinga ove divenne (1514) [...] , che può dirsi semipelagiana, accentuava nella fede l'elemento dell'assenso, ammetteva la validità di una chiesa visibile, sollevando lo sdegno dei luterani intransigenti. Nel 1551 M. si preparava a recarsi al Concilio di Trento per il quale aveva ...
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Teologo tedesco (Amburgo 1926 - Tubinga 2024), membro della Chiesa evangelica riformata di Germania. Ha compiuto gli studî teologici nell'univ. di Gottinga. È stato insegnante, dal 1958 al 1963, all'Accademia [...] di teologia sistematica all'univ. di Tubinga. Convinto ecumenista per il dialogo fra le chiese cristiane, e soprattutto per il riavvicinamento tra la Chiesa cattolica e quella luterana. Il suo libro più noto è Theologie der Hoffnung (1964; trad. it ...
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Riformatore (Schlettstadt 1491 - Cambridge 1551). Domenicano, s'interessò alla "protesta" luterana fin dai primi momenti; passato al seguito di Lutero (1518), dal 1520 iniziò la predicazione. Chierico [...] von Sickingen la parrocchia di Landstuhl, l'anno dopo si recò a Strasburgo, dove ottenne una vittoria completa contro la Chiesa locale. Da Strasburgo, B. esercitò larghissima influenza sul moto riformato, con una abilità politica che fa di lui - dopo ...
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Ecclesiastico evangelico (Lippstadt, Vestfalia, 1892 - Wiesbaden 1984); comandante di sommergibili durante la prima guerra mondiale; pastore a Berlino-Dahlem (1931), animò la resistenza luterana al nazionalsocialismo [...] (Bekennende Kirche) e fu per questo motivo internato in un campo di concentramento (1937-45); dopo la seconda guerra mondiale ricoprì varie cariche nella Chiesa evangelica tedesca. ...
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Leone X
Antonio Menniti Ippolito
Un papa principe rinascimentale
Leone X si trovò a operare in una particolare situazione storica, nei primi decenni del 16° secolo, con la Santa Sede schiacciata tra [...] . Fu un papa energico e guerriero, ma anche nepotista e incapace di frenare la corruzione della Chiesa, la quale favorì l’affermarsi della Riforma luterana
Il giovane cardinale
Giovanni de’ Medici nacque a Firenze l’11 dicembre 1475 da Lorenzo il ...
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CLEMENTE VII, papa
Adriano Prosperi
Giulio de' Medici, figlio naturale di Giuliano de' Medici e di una certa Fioretta, del cui casato non si ha notizia sicura (di Antonio dei Gorini, oppure dei Cittadini), [...] dovette valersi in alcune delle più gravi questioni fra quelle che si posero allora al governo della Chiesa: la successione all'Impero e la protesta luterana.
La corrispondenza coi nunzi tra la fine del 1517 e l'inizio del 1518 è ancora occupata ...
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PIO XI, papa
Francesco Margiotta Broglio
PIO XI, papa. – Achille Ratti nacque a Desio, borgo tra Monza e Como, il 31 maggio 1857, quarto figlio di Francesco e di Teresa Galli di Saronno. Venne battezzato [...] delle due confessioni numericamente dominanti – la cattolica e la luterana – si sarebbe, fin dall’inizio, attirato l’ Stato cattolico’, da parte del papa, e quello di ‘fascistizzare’ la Chiesa da parte del duce. I momenti di crisi si ebbero nel 1931 e ...
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POMPONAZZI, Pietro
Vittoria Perrone Compagni
POMPONAZZI, Pietro (Petrus Pomponatius Mantuanus, de Pomponatiis). – Nacque a Mantova il 16 settembre 1462 in una famiglia agiata, da tempo legata ai Gonzaga, [...] legittimità del giudizio morale sullo stato presente della Chiesa, divenuta incapace di svolgere il suo ruolo di rilanciato dalla rinascita agostiniana del tardo Quattrocento e dalla crisi luterana. Dal punto di vista speculativo la libertà intesa in ...
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ubiquitario
ubiquitàrio s. m. (f. -a) e agg. [der. del lat. ubīque «in ogni luogo»; cfr. ubiquità]. – 1. Chi aderiva all’orientamento prevalente nella Chiesa luterana e sosteneva, in polemica con i calvinisti e con i luterani dissenzienti,...
concistoro
concistòro (o concistòrio; ant. consistòro) s. m. [dal lat. tardo consistorium (der. di consistĕre «fermarsi»), che significò dapprima «sala d’aspetto», poi, nel tardo Impero, «Consiglio dell’imperatore»]. – In genere, riunione...