Filosofo (Naundorf, presso Grossenhain, 1533 - Zschopau, nell'Erzgebirge, 1588). Pastore protestante a Zschopau, condusse vita ritirata, sottoscrivendo le varie formule confessionali nonostante la sua [...] avversione alla concezione luterana della salvezza per fede. La sua "teosofia" fu nota solo a pochi iniziati, giacché le sue opere cuore senza bisogno della mediazione teologica e sacramentale della Chiesa. Le sue dottrine, improntate a un panteismo ...
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Apostolo (n. Tarso in Cilicia inizio sec. 1° - m. Roma tra il 58 e il 68), massimo propagatore del messaggio cristiano nel mondo ellenistico-romano (perciò chiamato l'Apostolo). La ricostruzione della [...] a lungo dominata da un'alternativa: secondo la tesi luterana classica, il tema primario sarebbe quello della giustificazione per Col. 2, 2-3) e di Cristo come "capo" non solo della Chiesa ma del cosmo intero, che è stato ormai intestato a lui (cfr. Ef ...
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valdismo Movimento religioso originato in Francia nel 12° sec. e confluito successivamente nella Riforma protestante.
Le origini
Il movimento valdese trae origine dall’attività di un mercante lionese, [...] il compito di vegliare al mantenimento della sana dottrina.
Dal 1967 la Chiesa valdese (con la Chiesa metodista, l’Unione battista, la Chiesa evangelica luterana e la Comunità ecumenica di Ispra, Varese) aderisce alla Federazione evangelica italiana ...
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Nel mondo protestante centroeuropeo, termine usato per indicare tutti i riformati, sia evangelico-luterani sia evangelico-riformati (calvinisti e zwingliani); più correntemente, nell’uso, questi ultimi [...] Kirche in Deutschland). Denominazione ufficiale della lega di tutte le Chieseluterane, riformate (calviniste) e unite della Germania. È formata da Chiese territoriali e Chiese provinciali autonome, raggruppate in 5 gruppi: la Evangelische Kirche der ...
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Storico, teologo e poeta danese (Udby, Selandia, 1783 - Copenaghen 1872), fu una delle figure più significative della storia culturale e politica danese; nella sua vasta attività di predicatore religioso [...] 1867, vescovo) e di uomo politico, cercò la fusione della fede luterana con lo spirito nazionale che egli risvegliò nella coscienza del suo popolo poesie, testi teatrali. Il rinnovamento della religiosità luterana promosso da G. trova la sua più alta ...
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Missionario svedese (Arjeplog 1802 - Vibyggera 1841). Luterano, andò intorno al 1832 col fratello Larsi Levi (Arjeplog 1800 - Pajala 1861), pastore luterano e botanico, a evangelizzare i Lapponi della [...] : essi rigettavano pertanto, con lo scritturalismo biblico, il battesimo, la comunione, e anche l'autorità della Chiesa nazionale luterana, e riprendevano nelle assemblee di fedeli il costume della profezia. Il movimento, che come tale scomparve alla ...
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Bishop’s Book Nome («Libro del vescovo») con il quale si indica comunemente la Institution of a Christian Man, elaborata esposizione degli articoli di fede della Chiesa inglese, che, pubblicata dallo stampatore [...] del 1536 la parte relativa al purgatorio e alla giustificazione (la salvezza cristiana dipende dai meriti del Cristo). Non approvato da Enrico VIII, il B., d’ispirazione sostanzialmente luterana, fu abolito nel 1543 con la comparsa del King’s Book. ...
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Uomo politico prussiano (Schalkhausen, Ansbach, 1770 - Berlino 1840); ministro dei Culti (1817); ebbe parte importante nel riordinamento della chiesa evangelica (luterana) e di quella cattolica in Prussia, [...] nonché nella riorganizzazione dell'istruzione pubblica superiore (sviluppo dell'univ. di Berlino dove chiamò G. W. F. Hegel; fondazione di quella di Bonn, 1818), ginnasiale (1834) ed elementare (estensione ...
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Uno dei fondatori della Chiesa anglicana (Buden, Devonshire, 1522 - Monkton, Farleigh, 1571); fautore della Riforma luterana, ritornò poi al cattolicesimo durante il regno della regina Maria (1554); ma [...] presto aderì nuovamente alla Riforma lasciando l'Inghilterra per Francoforte e Strasburgo. Rientrato in Inghilterra sotto Elisabetta, fu creato vescovo di Salisbury. Nel 1562 scrisse l'Apologia Ecclesiae ...
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Teologo luterano (Osnabrück 1526 - Oldenburg 1595). Sacerdote nel 1550 (a Münster) e dapprima accanito avversario dei luterani, ne abbracciò poi la dottrina. Ebbe quindi diverse cariche ecclesiastiche [...] e organizzò a Oldenburg con N. Selnecker una Chiesa rigidamente luterana. H. scrisse circa un centinaio di opere, per lo più teologiche e sulla storia della Vestfalia, da Antiqua Westphalia alla Historia ecclesiastica renati Evangelii per inferiorem ...
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ubiquitario
ubiquitàrio s. m. (f. -a) e agg. [der. del lat. ubīque «in ogni luogo»; cfr. ubiquità]. – 1. Chi aderiva all’orientamento prevalente nella Chiesa luterana e sosteneva, in polemica con i calvinisti e con i luterani dissenzienti,...
concistoro
concistòro (o concistòrio; ant. consistòro) s. m. [dal lat. tardo consistorium (der. di consistĕre «fermarsi»), che significò dapprima «sala d’aspetto», poi, nel tardo Impero, «Consiglio dell’imperatore»]. – In genere, riunione...