Ormisda, santo
Teresa Sardella
Nacque a Frosinone, figlio di Giusto. Fu diacono della Chiesa romana sotto il pontificato di Simmaco, del quale fu il successore. Fu eletto papa il 20 (e non il 27 come [...] spinto Anastasio a riprendere i contatti con Roma. La tensione tra ortodossi e monofisiti era riesplosa con violenza e si era riaccesa l'opposizione relativi all'inserimento di esponenti del clero greco nelle Chiese di Spagna e, con essi, possibili ...
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Costantino
David Miller
Figlio di un Giovanni, proveniva da famiglia di origine siriana, ma apparteneva al clero romano, dove aveva percorso la sua carriera ecclesiastica, raggiungendo il grado di suddiacono [...] rientrarono in Roma nell'estate del 682 portando, nel loro testo greco, gli atti ufficiali del concilio, la professione di fede votata dall decisivo che la Chiesa romana aveva dato alla definizione delle dottrine ortodosse ed al ristabilimento della ...
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BARLAAM Calabro
Salvatore Impellizzeri
Nacque a Seminara (Reggio di Calabria) sul finire del sec. XIII, probabilmente verso il 1290. Il nome Barlaam par che sia quello assunto in religione, ma non è [...] Patre Filioque (punto fondamentale di dissenso tra le due Chiese: gli ortodossi credono che lo Spirito Santo proceda e Patre solo): viaggio fino a Napoli, dove aiutò, per la parte greca, l'umanista Paolo da Perugia nella compilazione della sua opera ...
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ZACCARIA, santo
Paolo Delogu
Di origine greca, figlio di Policronio, apparteneva probabilmente ad una delle numerose famiglie che si trasferirono dall'Oriente a Roma tra la fine del VII secolo ed i [...] inoltre i Dialoghi di Gregorio Magno in greco per un pubblico che non conosceva il la sua professione di fede ortodossa; insieme ad essa inviò pp. 49-60; G. Arnaldi, Le origini dello Stato della Chiesa, Torino 1987, pp. 105-07; J.L. Saens Ruiz-Olalde ...
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CONCILIO
K. Corrigan
Il termine c. designa l'adunanza ufficiale in cui vescovi e altri membri della gerarchia ecclesiastica si riuniscono per prendere decisioni riguardanti questioni dottrinali e disciplinari. [...] ed ecumenici; di questi ultimi la Chiesa romana ne riconosce ventuno, quella ortodossa sette.Delibere e sentenze messe a punto trilobate, con facciate e torri nei pennacchi.L'unica raccolta greca di canoni corredata di miniature, del sec. 10°, forse ...
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PAOLO I, papa
Paolo Delogu
PAOLO I, papa. – Appartenente a una famiglia della nobiltà romana che aveva le sue case nella regione della via Lata (odierna via del Corso), venne allevato ed educato nelle [...] Greci». Contemporaneamente attribuì a Pipino la qualifica ideale di difensore della fede ortodossa , Philadelphia 1984, pp. 103-112; G. Arnaldi, Le origini dello Stato della Chiesa, Torino 1987, pp. 141-147; P. Delogu, Paolo I santo, in Enciclopedia ...
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CICLADI
M. Acheimastou-Potamianou
(gr. ΚυϰλάδεϚ; lat. Cyclades)
Complesso insulare nell'area centro-occidentale del mare Egeo meridionale, che comprende le isole di Ceo, Citno, Serifo, Sifno, Cimolo, [...] ancora ben noto. La chiesa più importante, che costituisce uno dei principali monumenti dell'epoca giustinianea in Grecia, è quella della imposizione straniera - della tradizione dell'arte ortodossa; pochissimi sono infatti gli elementi occidentali ...
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teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La [...] Dio, quale è formulata, proclamata e celebrata dalla Chiesa.
I Padri greci tendono a dotare la parola di un contenuto sempre le altre tradizioni cristiane (delle antiche Chiese d’Oriente, di quelle ortodosse, dell’anglicanesimo, del protestantesimo e ...
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VANGELO (XXXIV, p. 972)
Giuseppe BADINI
Vangeli apocrifi.- La letteratura apocrifa del Nuovo Testamento (III, 662) è ben lungi dall'avere il valore e la ricchezza di quella veterotestamentaria (si tratta [...] in citazioni di Padri della Chiesa o in frammenti di papiri, tali scritti nella loro origine siano fondamentalmente ortodossi, anche se la loro "teologia" forse per opera di un egiziano, in lingua greca; le sue fonti sarebbero l'Apocalisse di Pietro, ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] per la letteratura, il pensiero, la produzione artistica dei Greci e dei Romani comportò una profonda revisione critica della cultura medievale fedeli in vista della difesa tenace dell'ortodossia. Ma la Chiesa non era solo repressione; continuava a ...
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greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale della penisola balcanica, con le isole che...
ortodossia
ortodossìa s. f. [dal gr. ὀρϑοδοξία; v. ortodosso]. – 1. In senso generico, retta credenza, purezza di fede, conformità a una determinata religione o chiesa, della quale si accetta integralmente la dottrina (in contrapp. a eterodossia)....