Riformatore polacco (Łask, Łódź, 1499 - Pińczów 1568). Ricordato soprattutto per l'elaborazione di alcuni ordinamenti ecclesiastici, si allontanò progressivamente dal cattolicesimo giungendo a riorganizzare [...] luteranesimo. Passato (1550) in Inghilterra, divenne soprintendente della comunità dei Tedeschi e degli Olandesi, che organizzò con l'aiuto di Jan van Utenhove: contro i principî del luteranesimo e della Chiesa episcopale fece partecipe al governo ...
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Ecclesiastico (Urbino 1692 - Roma 1779), nipote di Clemente XI e fratello di Annibale, fu insigne mecenate, bibliofilo e collezionista di reperti antichi.
Vita e attività
Passato dalla carriera delle [...] e svolse una parte di primo piano nei conclavi del 1730, 1740, 1775. Dal 1761 bibliotecario di S. R. Chiesa. Mecenate e amico del passati alle raccolte reali del Castello di Windsor per averli lo stesso A. ceduti (1762) a Giorgio III d'Inghilterra. ...
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Prelato cattolico (Londra 1117 - Canterbury 1170). Cancelliere di re Enrico II, fu da questo indotto ad accettare la sede primaziale di Canterbury (1162). Per quanto da cancelliere fosse stato riluttante [...] ), e solo nel 1170 fece ritorno in Inghilterra, ingannato da un insincero mutamento, nei suoi riguardi, del re, il quale invece lo fece uccidere il 29 dicembre di quello stesso anno, nella cattedrale di Canterbury. Fu canonizzato nel 1173. Festa, 29 ...
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Ordine mendicante fondato da s. Francesco d’Assisi e ora formato dalle tre famiglie dei Frati minori (Ordo fratrum minorum), dei Frati minori conventuali (Ordo fratrum minorum conventualium) e dei Frati [...]
I F. minori conventuali (in Francia cordeliers, in Inghilterra grey friars) devono il loro nome alla bolla Cum tamquam veri (1250; ripetuta, 1252) di Innocenzo IV, che dichiarava le chiese dell’ordine ‘conventuali’, ossia equiparate alle collegiate ...
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Nel mondo protestante centroeuropeo, termine usato per indicare tutti i riformati, sia evangelico-luterani sia evangelico-riformati (calvinisti e zwingliani); più correntemente, nell’uso, questi ultimi [...] l’evangelicalismo della ‘Chiesa bassa’ anglicana, cioè con quel movimento di rinnovamento che investì, tra gli ultimi decenni del 18° sec. e i primi del 19°, la vita religiosa dell’Inghilterra, rappresentando l’esigenza di una religione interiore, a ...
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Socini Adattamento (attraverso la forma latina umanistica Socinus adottata da alcuni suoi membri) del cognome della famiglia senese dei Sozzini, il cui capostipite fu il notaio Mino di Sozzo, trasferitosi [...] gli unitari transilvani, dei quali condivisero la sorte diChiesa a mala pena tollerata sotto la preponderanza calvinista fino mezzo della stampa, in Inghilterra, dove unì in gran parte la sua storia a quella della Chiesa unitaria. In America assunse ...
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Riformatore religioso (Dresda 1700 - Herrnhut, Lusazia Superiore, 1760). Fondatore della Comunità dei fratelli (1727), sostenne che l'essenza del cristianesimo consiste, più che nel dogma, nell'intima [...] si costituirono in Olanda, Inghilterra, Irlanda e in America. Nel 1744 Z. ottenne di poter ritornare in patria e nel 1748 il riconoscimento della comunità come parte autonoma della Chiesa nazionale. La sua dottrina della "comunità" doveva esercitare ...
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Religione
Seguaci della Chiesa monofisita di Siria fondata da Giacobbe Baradeo (siriaco Ya‛qōb Būrde‛ānā; m. 578), vescovo d’Edessa; la denominazione da loro adottata è Siri ortodossi. Seguono il monofisismo [...] e cattolico, tuttavia rimanendo nel fondo di tipo greco-ortodosso.
La storia della Chiesa giacobita ha seguito le vicende dell’Asia occasione alla rivolta. Il conte di Mar in Scozia e T. Forster in Inghilterra furono però sconfitti (novembre 1715 ...
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Teologo e poeta inglese (Fairford, Gloucestershire, 1792 - Bournemouth, Hants, 1866); studiò a Oxford; fellow nel 1811 dell'Oriel College, del quale due anni dopo diventava tutore, egli poté vivere per [...] polemica, perché quella tradizione che Newman vedeva solo nella Chiesa cattolica, K. tendeva a ritrovarla nella storia religiosa e morale dell'Inghilterra. In questo senso è perciò caratteristica di lui la fondazione (1846) della Library of the Anglo ...
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Cronista inglese (n. 1195 circa - m. dopo il 1259); l'appellativo Parisiensis con cui è noto può essere tanto ereditario quanto dovuto alla convinzione che M. avesse studiato a Parigi. Monaco (1217) di [...] di Ruggero di Wendover (a sua volta continuazione di una cronaca di Giovanni di Wallingford, a partire dal 1188). La cronaca, che è fonte importante non solo per l'Inghilterra e della Chiesa. Scrisse anche le Vitae dei primi 23 abati di St. Albans ...
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anglicano
anġlicano agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. anglicanus «anglico, inglese»]. – 1. agg. a. Propr., d’Inghilterra, nella denominazione della Chiesa a., la Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury...
nonconformista
(o 'nón conformista') agg. e s. m. e f. [calco dell’ingl. nonconformist] (pl. m. -i). – Genericamente, sinon. meno com. di anticonformista (anche in funzione di agg.). Storicamente, e in senso proprio, furono detti nonconformisti...