Teologo spagnolo (Granada 1548 - Lisbona 1617). Gesuita (dal 1564), fu tra i più influenti teologi cattolici. Pur muovendosi nell'ambito dell'aristotelismo scolastico tomista, elaborò dottrine teologiche [...] . Nella polemica contro Giacomo I, S. fece valere tali principî teorici. Il re d'Inghilterra sosteneva di avere, in quanto membro principale della Chiesa, un potere assoluto sui sudditi, nella sfera spirituale e temporale. S. riconosce bensì il ...
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Botanica
Si dice di parti od organi che non sono uniti fra loro o con altro organo; per es., i filamenti staminali l. (nella sofora e in altre Fabacee), che si contrappongono a quelli uniti o concresciuti, [...] considerarsi il Discourse of free thinking di J.A. Collins (1713); ancora in Inghilterra, nel 1778, uscì il periodico carattere fondamentale e fortemente accentuato delle l. Chiese, qual è il caso di quelle della Scozia (unite dal 1900 nella United ...
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Corpo di persone unite dall’esercizio di una medesima professione o dall’essere investite di una stessa carica.
Nel mondo romano, scopo del collegium era principalmente il culto (come nei 4 grandi c., [...] gruppi di persone, artigiani, sacerdoti addetti alla medesima chiesa, e quindi anche le corporazioni, o universitates, di studenti spesso gli alunni di una nazione, regione, città ecc.; ma presto, specie a Parigi e in Inghilterra (ne sorsero molti ...
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Complesso degli atteggiamenti di disaccordo e di critica nei confronti del sistema politico vigente in un determinato paese, oppure verso specifiche istituzioni e organizzazioni politiche, sociali, religiose. [...] o meno violenta.
Religione
In Inghilterra, furono detti dissenters i calvinisti conformarsi ai 39 articoli della Chiesa anglicana e a quanti li seguirono spinti in questa direzione anche dalla ricerca di una nuova identità sociale ed ecclesiale del ...
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Il primo dei tre gradi in cui si articola il sacramento dell’ordine sacro. La dottrina cattolica in materia, riconfermata dal Concilio Vaticano II, venne ordinata da Paolo VI con i motuproprio Sacrum diaconatus [...] del pastore T. Fliedner, comunità di diaconesse con fini caritativi-assistenziali si diffusero presto in Germania, in Inghilterra e in America. Hanno l’obbligo del celibato e una formazione assai accurata.
Nella Chiesa primitiva, la diaconia era un ...
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(gr. Κωνσταντινούπολις) Città fondata dall’imperatore Costantino sul luogo dell’antica Bisanzio nel 330. Capitale dell’Impero bizantino fino al 1453 quando fu conquistata dai Turchi; da allora prevalse [...] a una delle più piccole autocefalie della Chiesa ortodossa.
Storia
Conferenze di C. La prima (1864) sanzionò di Battenberg governatore della Rumelia orientale. Convenzione di C. Firmata, nel 1888, da Austria, Francia, Germania, Inghilterra, ...
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Riformatore (Schlettstadt 1491 - Cambridge 1551). Domenicano, s'interessò alla "protesta" luterana fin dai primi momenti; passato al seguito di Lutero (1518), dal 1520 iniziò la predicazione. Chierico [...] di Landstuhl, l'anno dopo si recò a Strasburgo, dove ottenne una vittoria completa contro la Chiesa locale. Da Strasburgo, B. esercitò larghissima influenza sul moto riformato, con una abilità politica che fa di forza di posizione di riformatore ...
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Ecclesiastico francese (n. Normandia 1412 circa - m. Roma 1483). Venuto a Roma fu creato da Eugenio IV vescovo di Angers e cardinale (1439). Legato in Francia (1451-52), tentò invano, durante le trattative [...] tra Inghilterra e Francia, di far abolire la Prammatica Sanzione di Bourges; riuscì invece nella riforma dell'università di Parigi e iniziò (1452) la revisione del processo di Giovanna d'Arco. Dal 1477 fu camerlengo della Chiesa. Uomo di mondo, ...
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Figlia (n. in Ungheria 1045 circa - m. Edimburgo 1093) di Edoardo l'Esule e pronipote di Edoardo il Confessore, accompagnò in Inghilterra (1057) il padre e il fratello Edgardo Aetheling. Fallita (1067) [...] loro rivolta contro Guglielmo I, si rifugiò col fratello presso Malcolm III di Scozia che sposò nel 1070. Sotto la sua influenza la corte fu anglicizzata, il governo centralizzato, la Chiesa unita a Roma e la cultura inglese imposta nel regno. Alla ...
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Pastore congregazionalista e uomo politico (Dorchester, Massachusetts, 1639 - Boston 1723). Colto, predicatore efficace, acquistò presto grande prestigio; eletto presidente (1685) del Harvard College, [...] , nei rapporti tra Stato e Chiesa, della vecchia teocrazia puritana. Divenne perciò il capo della resistenza alla corona nel periodo della Restaurazione, e fu il più abile oppositore di E. Randolph e E. Andros. Andò quindi in Inghilterra, e, dopo la ...
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anglicano
anġlicano agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. anglicanus «anglico, inglese»]. – 1. agg. a. Propr., d’Inghilterra, nella denominazione della Chiesa a., la Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury...
nonconformista
(o 'nón conformista') agg. e s. m. e f. [calco dell’ingl. nonconformist] (pl. m. -i). – Genericamente, sinon. meno com. di anticonformista (anche in funzione di agg.). Storicamente, e in senso proprio, furono detti nonconformisti...