ALESSANDRO da Ales
Alberto Monticone
Diplomatico cappuccino del sec. XVII; conterraneo del p. Giacinto da Casale, essendo nato ad Alice nel Monferrato, lo seguì nel 1621 in Germania con alcuni altri [...] cattolici e per sondare l'animo di Giacomo I verso la Chiesadi Roma. Il re, desideroso di evitare l'ostilità dei cattolici, a raggiungere un accordo utile con la S. Sede. Di ritorno dall' Inghilterra A. si recava all'Aia, ove otteneva da Federico ...
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FORZONI ACCOLTI, Pier Andrea
Gianfranco Formichetti
Nacque a Firenze il 1° marzo 1639, da Francesco, discendente della famiglia Accolti, e da Francesca di Zanobi.
Studiò presso i barnabiti e i gesuiti, [...] perpetuo. L'Inghirami ricorda i suoi viaggi in Inghilterra, in Fiandra, in Olanda, in Germania, di Bologna e di quelle degli Innominati di Bra e dei Filopoli di Faenza.
Morì a Firenze il 6 dic. 1719 e fu sepolto nel chiostro della chiesadi ...
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ACTON, Carlo
Fausto Fonzi
Nacque a Napoli il 6 marzo 1803. Figlio di Giovanni, ministro del re di Napoli, dopo la morte del padre fu inviato in Inghilterra nel 1811 per ricevere, egli di famiglia cattolica, [...] dicembre del 1845 fu interprete e solo testimone di un importante incontro di Gregorio XVI e Nicola I di Russia. Si occupò soprattutto di questioni riguardanti la situazione della Chiesa in Inghilterra (a Roma fu protettore del Collegio inglese) e ...
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Crowther, Samuel Ajayi
Ecclesiastico nigeriano (Osogun 1809 ca.-Lagos 1891). Fu il primo vescovo africano della Chiesa d’Inghilterra. Fatto prigioniero dai fulani nella distruzione di Osogun (1821) fu [...] venduto a negrieri portoghesi, ma il vascello che lo trasportava fu intercettato dagli inglesi. Liberato, fu educato in Sierra Leone dalla Church missionary society. Ordinato in Gran Bretagna (1845), missionario ...
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Movimento religioso fiorito in Inghilterra tra il 16° e il 17° secolo.
Il nome di puritani fu dato, originariamente con senso sarcastico, ai rigoristi che verso il 1560 tentavano di dare alla Chiesa anglicana [...] p. sono le polemiche sul Book of common prayer e su fondamentali problemi teologici e, infine, la grande rivoluzione di O. Cromwell. Da questo punto di vista può dirsi che il p. fu uno dei più vivaci fermenti della vita e della cultura inglese; alle ...
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Alberto di Morra o di Mora (n. Benevento - m. Pisa 1187); prof., pare, di diritto canonico all'università di Bologna, cardinale dal 1155 (o 1156), fu legato di Alessandro III in Danimarca e Ungheria (1167) [...] e in Inghilterra (1171-73) e cancelliere della Chiesa romana dal 1178. Scrisse allora una Forma dictandi, in cui espose la 1187, mentre si proponeva di conciliarsi definitivamente col Barbarossa, di bandire una crociata e di riformare i costumi del ...
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L’incarico di diffondere un messaggio religioso conferito a determinati individui (missionari) dal fondatore di una religione o da chi ne ha avuto da lui delega o di lui ha la rappresentanza.
M. cattoliche
La [...] creazione di nuove Chiese, che dovranno conservare le tradizioni particolari e rispecchiare i caratteri propri di ciascuna comunità fra la popolazione nativa dell’America Settentrionale. In Inghilterra, la prima società missionaria, la Società della ...
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Ecclesiastico (Stourton Castle, Staffordshire, 1500 - Londra 1558). Si oppose allo scisma di Enrico VIII. Cardinale dal 1536, promosse la conciliazione con i riformati e nel 1545 fu tra i legati papali [...] della situazione ecclesiastica in Inghilterra. Contrario alla tesi di Enrico VIII, P. non di Erasmo e la comune esigenza di riforma della Chiesa. Gli anni di soggiorno in Italia ebbero grande influsso sulla formazione spirituale e morale di ...
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Medicina
Sistema teorico, o metodo, elaborato nel 1° sec. d.C. dal medico greco Temisone di Laodicea sulla base delle concezioni di Asclepiade di Prusa , suo maestro. Secondo Temisone le malattie possono [...] e l’Asia.
Metodisti calvinisti sono i seguaci di Wesley che hanno adottato l’organizzazione presbiteriana e la dottrina calvinista del puritanesimo. Staccati dal 1795 dalla Chiesa anglicana, sono diffusi soprattutto nel Galles e in Inghilterra. ...
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Movimento religioso nato nel 17° sec. in Inghilterra dalla predicazione di G. Fox. Il suo primo nome fu Figli della luce (Children of the light), divenuto poi Società degli amici (Society of friends). [...] si ricollega alle varie sette diffuse in Inghilterra durante la rivoluzione, di cui erano caratteristiche l’avversione a voce di Dio, presente nel cuore di ogni uomo; la Chiesa non si sovrappone né si oppone allo Stato, ma non gli permette di violare ...
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anglicano
anġlicano agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. anglicanus «anglico, inglese»]. – 1. agg. a. Propr., d’Inghilterra, nella denominazione della Chiesa a., la Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury...
nonconformista
(o 'nón conformista') agg. e s. m. e f. [calco dell’ingl. nonconformist] (pl. m. -i). – Genericamente, sinon. meno com. di anticonformista (anche in funzione di agg.). Storicamente, e in senso proprio, furono detti nonconformisti...