Figlia (Parigi 1609 - Colombes, Parigi, 1669) di Enrico IV di Francia e di Maria de' Medici, sposò, dopo laboriose trattative, Carlo I d'Inghilterra (1625), sul quale riuscì a esercitare un notevole ascendente, [...] corte per una politica apertamente favorevole alla Chiesadi Roma. Nei momenti di maggior tensione fra il re e il Parlamento con suo figlio Carlo II (1660), E. soggiornò solo brevemente in Inghilterra. Dal 1665 si ritirò definitivamente a Colombes. ...
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Drammaturgo e poeta inglese (Stratford-upon-Avon 1564 - ivi 1616). Terzo degli otto figli dell'agiato commerciante di pellami John (che ricoprì cariche pubbliche a Stratford durante il regno di Maria la [...] e la Chiesadi Roma (King John), il nuovo ciclo si apre con la presentazione della complessa e contraddittoria figura di Riccardo II, la cui deposizione e morte è il peccato originale dal quale scaturiranno tutti i mali futuri dell'Inghilterra, fino ...
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Poeta inglese (Londra 1788 - Missolungi 1824). Discendente da una nobile e antica famiglia d'origine normanna, succedette (1798) nel titolo e nei beni del prozio. Nel 1803 concepì per Mary Anne Chaworth [...] a Missolungi, malcontento dei Greci e senza avere partecipato a fatti d'arme. Ivi morì di febbre reumatica, o forse di meningite; fu sepolto in Inghilterra nella chiesadi Harrow-on-the-Hill. Il suo romanticismo si esaurisce quasi tutto in una sorta ...
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Architetto (Kirkcaldy, Edimburgo, 1728 - Londra 1792), figlio di William. Fu uno dei maggiori interpreti del neoclassicismo e il suo stile, che risentì di numerosi e differenti influssi, sviluppò una apprezzata [...] 1756) e infine in Dalmazia. Tornato in Inghilterra, a partire dal 1761 iniziò, insieme con chiesadi Mistley, Essex (1776); l'università di Edimburgo (1789-1792); alcune case a Edimburgo e a Londra. Lo stile di A., derivato da quello palladiano di ...
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Riformatore religioso (Londra 1603 circa - Providence, Rhode Island, 1683) e fondatore della colonia di Rhode Island. Figlio di un mercante, cappellano (1629) di William Masham, a Otes (Essex), per la [...] gli Indiani, fondandovi la città di Providence (1º giugno 1636). Tornato in Inghilterra ottenne il riconoscimento (1644) fama di W. riposa sul fatto che egli fu tra i primissimi a proporre e soprattutto a istituire la totale separazione della Chiesa e ...
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Scultore e architetto (Canapale, Pistoia, 1474 - Vallombrosa dopo il 1552). Formatosi a Firenze, subì l'influsso specialmente di Benedetto da Maiano e di Giuliano da Sangallo. Viaggiò in Francia (monumento [...] l'introduzione dello stile del Rinascimento italiano in Inghilterra. Il carattere di minuzia e il gusto per l'ornato, di S. Salvi, 1505-15), e di Pier Soderini per la chiesa del Carmine (1510); la cappella Pandolfini nella chiesadi Badia; la tomba di ...
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Pastore congregazionalista e scrittore (Boston 1663 - ivi 1728). Figlio di Increase, fu il più giovane studente a Harvard, dove entrò a dodici anni e si laureò in medicina nel 1681; divenuto pastore (1685), [...] fu, nella seconda Chiesadi Boston, collaboratore del padre, di cui assunse le funzioni quando questi andò in Inghilterra nel 1686. Durante l'assenza del padre (fino al 1692), capeggiò la rivolta contro il governatore inglese Sir Edmund Andros, ...
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Sacerdote anglicano (Oakham 1649 - Londra 1705). Cappellano presso il duca di Norfolk (1675), venne in contatto con elementi cattolici. Nel 1676 conobbe a Londra I. Tonge, in cerca di prove di complotti [...] dei gesuiti, che temeva tramassero una "notte di s. Bartolomeo" in Inghilterra. O. nel 1677 professò pubblicamente la conversione alla Chiesadi Roma, entrando nei collegi gesuitici di Valladolid e di Saint-Omer, dai quali fu espulso poco dopo. ...
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Già principe del Galles, figlio (n. Londra 1948) della regina Elisabetta II e di Philip Mountbatten, nel 1952, con l'ascesa al trono della madre, è divenuto erede della corona d'Inghilterra. Nel 1981 ha [...] settembre 2022, alla morte di Elisabetta II, le è succeduto al trono del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, formalmente incoronato nel maggio 2023, assumendo anche i titoli di Signore di Man e capo supremo della Chiesa d'Inghilterra. ...
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Arcivescovo di Canterbury (Great Grimsby, Lincolnshire, 1530 circa - Londra 1604); prof. di teologia a Cambridge (1567), poi a Pembroke Hall, infine al Trinity College, di cui compilò gli statuti. Vescovo [...] , poi arcivescovo di Canterbury (1583). Celebre la sua controversia col puritano Th. Cartwright intorno alla costituzione della Chiesa d'Inghilterra; ebbe parte notevolissima nel fissare la costituzione della Chiesa anglicana in età elisabettiana ...
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supremazìa s. f. [dal fr. suprématie (che a sua volta è dall’ingl. supremacy, der. di supreme «supremo»)]. – Superiorità, preminenza assoluta in un determinato settore, che comporta per l’ente, la collettività, l’individuo che la detiene un’autorità...
anglicano
anġlicano agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. anglicanus «anglico, inglese»]. – 1. agg. a. Propr., d’Inghilterra, nella denominazione della Chiesa a., la Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury...