Secondo l’accezione originaria, ciò che è inviolabile in quanto protetto da una sanzione: gli ambasciatori, i tribuni della plebe, le mura, le porte; quindi, in genere, tutto ciò che, consacrato da una [...] contro il papa, il quale aveva rotto la Lega di Cambrai accordandosi con Venezia. Enrico VIII d’Inghilterra vi aderì il 17 dicembre. Scopo della Lega era la difesa dell’unità della Chiesa dalla minaccia di scisma e la salvaguardia dello Stato della ...
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Teologo spagnolo (Granada 1548 - Lisbona 1617). Gesuita (dal 1564), fu tra i più influenti teologi cattolici. Pur muovendosi nell'ambito dell'aristotelismo scolastico tomista, elaborò dottrine teologiche [...] animarum. Nella polemica contro Giacomo I, S. fece valere tali principî teorici. Il re d'Inghilterra sosteneva di avere, in quanto membro principale della Chiesa, un potere assoluto sui sudditi, nella sfera spirituale e temporale. S. riconosce bensì ...
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(fiamm. Mechelen) Città del Belgio settentrionale (80.000 ab. nel 2008), nella provincia di Anversa, sul fiume Dyle, 20 km a NE di Bruxelles. Già famosa per l’industria dei merletti e nastri, è ora sede [...] di Cristo e l’obbligo per tutti i cristiani di lavorare all’unione delle Chiese.
Lega di M. Conclusa nel 1513 tra l’imperatore Massimiliano ed Enrico VIII re d’Inghilterra, come risposta alla Lega franco-veneziana di Blois e per escludere la Francia ...
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Prelato scozzese (n. Perth 1537 - m. 1592); arcivescovo di St. Andrews (1576), ambasciatore di Giacomo VI di Scozia presso Elisabetta d'Inghilterra (1583); combatté i cattolici in scritti latini ed ebbe [...] parte nell'organizzazione della chiesa scozzese; ma per la sua avversione al sistema presbiteriano fu, dopo una prima sentenza (1585) cassata, nuovamente scomunicato (1588); tradusse in latino Giobbe, le Lamentazioni e l'Apocalisse. ...
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Di nome Ildebrando (Sovana fra il 1013 e il 1024 - Salerno 1085), fu una delle personalità più innovative del Medioevo, protagonista di un'azione ecclesiologica e politica articolata e complessa. Eletto [...] iniziale buona volontà di Enrico IV), in Francia e in Inghilterra. Un altro concilio (1075) ribadì le decisioni prese il pontefice ha il diritto d'ammonire, punire e deporre i sovrani colpevoli verso la Chiesa. Alla fine, sospendendo ogni ...
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Ippolito Aldobrandini (Fano 1536 - Roma 5 marzo 1605); avvocato concistoriale, uditore di Rota, cardinale (1585), legato in Polonia (1588), fu eletto papa, dopo un agitato conclave, il 30 genn. 1592, succedendo [...] Cenci), nella riforma disciplinare della Chiesa, nella difesa intransigente del d'Este (1597). Nonostante la sua larga e fortunata attività in campo missionario, furono tuttavia deluse le sue speranze di ristabilire il cattolicesimo in Inghilterra ...
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Baldassarre Cossa (Napoli 1370 circa - Firenze 1419), creato da Bonifacio IX cardinale (1402) e legato in Romagna (1403), ebbe parte principale nella convocazione del Concilio di Pisa, e grande influenza [...] del debole Alessandro V, cui successe nel 1410. La Francia, l'Inghilterra e molti stati italiani e tedeschi ne riconobbero la legittimità, da altri negata. Aiutò l'impresa di Luigi II d'Angiò contro Ladislao, ma finì col venire a patti con quest ...
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Stefano Aubert (Monts, Beyssac, fine sec. 13º - Avignone 1362), valente giureconsulto, vescovo di Noyon (1338), poi di Clermont (1340), cardinale (1342); fu eletto, ad Avignone, a succedere a Clemente [...] Bolla d'oro sull'elezione imperiale; l'invio a Roma del card. E. Albornoz, accompagnato da Cola di Rienzo con la missione di ricostituire lo Stato della Chiesa. Vani furono i tentativi di I. di concludere la pace tra Francia e Inghilterra, impegnate ...
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Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo (dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»).
Religione
Nelle comunioni e confessioni religiose che riconoscono il carattere sacro [...] influsso di questi, da quella della Chiesa greca. Ma anche in queste B. Ne seguirono altre, tra le quali quella di D. Bomberg che diede la prima B. rabbinica ( suo nome (Cansteinsche Bibelanstalt). In Inghilterra si ebbero la Society for promoting ...
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Ecclesiastico (Milano 1474 - Roma 1539); prof. di diritto a Bologna, dopo la morte della moglie (1509), entrò nella Chiesa, che servì utilmente con la sua opera accorta di diplomatico e di riformatore. [...] il moto riformatore, ma nel nov. la rivolta dei contadini fece naufragare i suoi sforzi. Nel 1528, in Inghilterra, per il progetto di divorzio di Enrico VIII da Caterina d'Aragona non poté impedire che le cose precipitassero. Presente alla dieta ...
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anglicano
anġlicano agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. anglicanus «anglico, inglese»]. – 1. agg. a. Propr., d’Inghilterra, nella denominazione della Chiesa a., la Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury...
supremazia
supremazìa s. f. [dal fr. suprématie (che a sua volta è dall’ingl. supremacy, der. di supreme «supremo»)]. – Superiorità, preminenza assoluta in un determinato settore, che comporta per l’ente, la collettività, l’individuo che la...