Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] in Parlamento (1534), con il quale il re era «accettato e riconosciuto come unico e supremo capo, sulla terra, della Chiesad’Inghilterra». La r. di Enrico VIII, che sembrò essere stroncata sotto il regno di Maria la Cattolica (1553-58), si consolidò ...
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Teoria sorta nel Medioevo sulla costituzione della Chiesa fondata sull’ufficio del vescovo. Si è manifestato o come teoria conciliare, vale a dire come rivendicazione del diritto di primato che spetta [...] anglicana degli USA (Protestant Episcopal Church in the United States of America), costituitasi a vita indipendente dalla Chiesad’Inghilterra dopo il progressivo distacco delle colonie inglesi del Nord-America dalla madrepatria. Va distinta dalla ...
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Uomo di chiesa inglese (Londra 1839 - Hickleton, presso Doncas ter, 1934). A Oxford subì l'influsso di Pusey e aderì al movimento di Oxford. Rinunciò poi alla carriera politica, e accettò (1868) la presidenza [...] . Nel decennio successivo, con l'aiuto del lazzarista francese Portal, H. tentò di arrivare alla riunione della Chiesad'Inghilterra con Roma sulla base di un riconoscimento romano della validità degli ordini anglicani: la decisione negativa di Leone ...
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Denominazione (ingl. «Padri Pellegrini»), data a partire dal 1820 durante una commemorazione del viaggio, ai fondatori (dicembre 1620) della colonia di Plymouth, nel Massachusetts, cioè al primo gruppo [...] di navigatori giunti a bordo del vascello Mayflower. Erano separatisti della Chiesad’Inghilterra, che all’inizio del 17° sec. avevano costituito chiese indipendenti a Scrooby e Gainsborough e, nel 1608, si erano rifugiati ad Amsterdam e a Leida. Il ...
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Poeta inglese (Romford, Essex, 1592 - Londra 1644). La maggior parte della sua opera poetica ha carattere religioso e s'inquadra nel concettismo della cosiddetta poesia metafisica. The feast for wormes [...] of the life of Man (1638). The virgin widow (1640, ma pubbl. postuma 1649) è una composizione drammatica allegorica sulla Chiesad'Inghilterra. Ma Q. è ricordato soprattutto per i suoi Emblems (1635, ispirati dai Pia desideria di Herman Hugo e da un ...
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Controversista cattolico (Henfield, Sussex, 1535 - Lovanio 1598); dopo gli studî in Inghilterra (a Canterbury, Winchester e Oxford), era già dal 1558 canonico a Chichester, quando fu costretto dalla persecuzione [...] in varie università fino alla morte. La sua vastissima produzione di scrittore comprende opere teologiche in difesa del primato di Roma, opere storiche sulle vicende della Chiesad'Inghilterra e polemiche in difesa del cattolicesimo contro Elisabetta ...
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Teologo, storico ed ecclesiastico (Bridge of Allan, Stirling, 1909 - Oxford 1997); ordinato prete nel 1935, insegnò (1948-79) alla Oxford University, dove fu preside di St. Edmund Hall (1951-79). Autorevole [...] membro della Chiesad'Inghilterra, fu canonico di Chichester (1948-93) e presiedette dal 1964 al 1968 la commissione per i rapporti con la Chiesa cattolica. Tra le sue opere: Early Christian creeds (1950; trad. it. 1987); Early Christian doctrines ( ...
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La legge del Parlamento inglese (1534) con la quale il re Enrico VIII fu proclamato capo supremo della Chiesad’Inghilterra, e assunse quindi tutti i poteri giuridici del papa. ...
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(o presbiterianismo) Sistema di organizzazione ecclesiastica, proprio, in origine, del calvinismo. In opposizione a ogni forma di episcopalismo monarchico o di congregazionalismo democratico, è caratterizzato [...] a Ginevra e professore a Cambridge, che nel 1572 fondò a Wandsworth (nei pressi di Londra), la prima chiesa presbiteriana del regno d’Inghilterra. Dopo molte traversie, specialmente durante la dittatura di O. Cromwell e i regni di Giacomo II e Carlo ...
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GARDINER, Stephen
Ecclesiastico e uomo politico inglese, nato a Bury St. Edmunds verso il 1491. Dottore in diritto civile nel 1520 e in diritto canonico nel 1521, rettore dal 1525 di Trinity Hall, a [...] De Vera Oboedientia (1535). In questo trattato G. giustifica e il divorzio del re e il titolo che questi ha assunto di capo supremo della Chiesad' Inghilterra, riconoscendo sì al pontefice romano una certa primazia di fronte ai capi delle singole ...
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anglicano
anġlicano agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. anglicanus «anglico, inglese»]. – 1. agg. a. Propr., d’Inghilterra, nella denominazione della Chiesa a., la Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury...
supremazia
supremazìa s. f. [dal fr. suprématie (che a sua volta è dall’ingl. supremacy, der. di supreme «supremo»)]. – Superiorità, preminenza assoluta in un determinato settore, che comporta per l’ente, la collettività, l’individuo che la...