Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea dei vescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] nella Chiesa, la richiesta insistente di sottolineare la santità come nota più luminosa della Chiesacattolica. in B. Lay, Il Papa non eletto. Giuseppe Siri cardinale di Santa RomanaChiesa, Bari 1993 (d’ora in poi Diario Siri), in partic. pp. 356 ...
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La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] alla nascita prima delle repubbliche cisalpina e ligure, quindi di quella romana e napoletana, tra il 1796 e il 1799, la sociabilità rinnovato e da un mondo cattolico che reclamava la libertà della Chiesa dalle ingerenze della statualità, non ...
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Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] di adeguamento della struttura dello Stato unitario. La «questione romana», cioè i complicati rapporti con la sede del papato, sedere in un consesso disapprovato dal capo della Chiesacattolica. La categoria era stata probabilmente introdotta per ...
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Il modello Bartoletti nell'Italia mancata
Massimo Faggioli
Un vescovo italiano del concilio
La figura di Enrico Bartoletti è di rilievo nella storia della Chiesa italiana del postconcilio come segretario [...] con un paese ormai refrattario al ruolo della Chiesacattolica come pre-potere rispetto alla legittimazione democratica90.
riva e l’altra del Tevere, e tra Cei e Curia romana, nella prima metà degli anni Settanta Bartoletti seppe cogliere gli snodi ...
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La Grande guerra e la rivoluzione fascista
Emilio Gentile
Un decennio rivoluzionario
Gli anni fra il 1915 e il 1925 furono per gli italiani il periodo più rivoluzionario della loro vita unitaria, con [...] e un Concordato che ponevano fine alla ‘questione romana’.
Cattolici e Stato nazionale: dall’astensione alla partecipazione
Nel decennio precedente la Grande guerra, l’atteggiamento della Chiesa di Pio X nei confronti dello Stato nazionale era ...
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La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] l’arrivo di immigrati e conquistatori (greci e romani, bizantini, longobardi e arabi, normanni e I. Sales, I preti e i mafiosi. Storia dei rapporti tra mafie e Chiesacattolica, Milano 2010.
125 Cfr. F.M. Stabile, Cattolicesimo siciliano e mafia, « ...
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Notabili e potere locale
Paola Magnarelli
La parola notabile deriva dagli effetti della rivoluzione francese, e designa l’élite, non più contraddistinta solo dal nome, ma anche, particolarmente, dal [...] raggruppamento progressista o le liste cattoliche autorizzate dal vescovo. Ciò una serie di membri della nobiltà romana avvicendatisi al governo della città a : non si costruivano più solo palazzi e chiese, ma teatri, municipi, torri civiche, mattatoi ...
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Gli accordi di Villa Madama: dalla Costituente a Craxi
Alessandra Berto
Premesse
Sebbene il problema della revisione del Concordato fra la Repubblica italiana e la Santa Sede sia stato affrontato solo [...] 1981, p. 50.
45 L’autunno del Concordato. Chiesacattolica e Stato in Italia: il dibattito politico (1929-1977), Margiotta Broglio, Dalla Questione romana al superamento dei Patti lateranensi. Profili dei rapporti tra Stato e Chiesa in Italia, in ...
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1913. L’Italia e il XVI centenario dell’editto di Milano
Stefania De Nardis
Nel biennio 1912-1913 in tutta Europa si danno alle stampe centinaia fra libri, opuscoli, articoli di variegatissima natura [...] , Milano 2010, pp. 152 segg.; A.C. Jemolo, Chiesa e Stato, cit., p. 403.
21 Cfr. G. De Rosa, Storia politica dell’Azione cattolica in Italia, II, Roma-Bari 1954, p. 350; A. Piola, La questione romana nella storia e nel diritto. Da Cavour al Trattato ...
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Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] politico. Dunque l’insorgere della questione romana inquinava e complicava oltre misura i già difficili rapporti tra Chiesa e Stato, chiudendo definitivamente ogni ancor precaria occasione di dialogo tra cattolici e liberali9.
L’impresa garibaldina ...
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cattolico
cattòlico agg. e s. m. [dal lat. tardo catholĭcus, gr. καϑολικός «universale», der. di καϑ’ὅλου «universalmente»] (pl. m. -ci). – 1. Propr., universale: tiene questa gente [i Peripatetici] oggi lo reggimento del mondo in dottrina...
chiesa
chièṡa s. f. [lat. ecclēsia «riunione dei fedeli; luogo di culto», dal gr. tardo ἐκκλησία «id.» (nel gr. classico ἐκκλησία, der. di ἐκκαλέω «chiamare», significa «adunanza, assemblea»)]. – 1. La comunità dei fedeli, sia in senso mistico...