Architetto (Karlsruhe 1766 - ivi 1826). Viaggiò in varî paesi d'Europa, ma lavorò soprattutto a Karlsruhe, dove costruì la nuova chiesacattolica e quella evangelica, la sinagoga, il Palazzo comunale, [...] ecc., in stile neoclassico, e diede il definitivo assetto all'urbanistica della città ...
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Gesuita (Pietroburgo 1840 - Bruxelles 1922). Cultore di studî storici, esaminò, nella sua opera principale La Russie e le Saint-Siège (5 voll., 1896-1912), la storia dei rapporti fra la Chiesacattolica [...] e gli zar, attingendo largamente agli archivî vaticani ...
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Architetto (Lipsia 1814 - Giessen 1887), attivo in Norvegia, dove si recò nel 1838. Partecipò ai lavori del Palazzo Reale di Oslo, dove costruì anche le prigioni, la chiesacattolica, l'ospedale, ecc., [...] e restaurò la cattedrale di Trondheim ...
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Storico tedesco del cristianesimo (Zwickau 1869 - Bad Nauheim 1927). Dal 1898 docente e poi professore a Lipsia, Bonn, Marburgo; autore di varî e importanti scritti sulla storia della Riforma (Lutero, [...] ecc.) e della Chiesacattolica (s. Francesco, ecc.). ...
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Ecclesiastico (Aulendorf, Württemberg, 1773 - Friburgo in Brisgovia 1868); arcivescovo di Friburgo in Br. (1842), si impegnò fortemente nella difesa dei diritti della Chiesacattolica contro la politica [...] di secolarizzazione perseguita dallo Stato ...
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Architetto (Niese, Schaumburg-Lippe, 1656 - Wolfenbüttel 1735), costruì la chiesacattolica di S. Nicola a Brunswick e conferì l'attuale aspetto al Palazzo Ducale di Wolfenbüttel. ...
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Giobèrti, Vincenzo. - Filosofo e uomo politico (Torino 1801 - Parigi 1852). Sacerdote, fu ministro (1848) e presidente del Consiglio (1848-49) del Regno di Sardegna e sostenitore del processo di unificazione [...] -40); Degli errori filosofici di A. Rosmini (1841); Il gesuita moderno (1846-47). Scritti postumi: Della riforma cattolica della Chiesa (1856); La filosofia della rivelazione (1857); Della protologia (1857); Pensieri di V. G.: Miscellanee (1858- 1860 ...
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Eugenio Pacelli (Roma 1876 - Castel Gandolfo 1958). Fu nunzio apostolico (dal 1920) a Berlino, segretario di Stato e collaboratore di Pio XI. Eletto papa (1939) alla morte di questi, si pronunciò più volte [...] nel 1949 il Sant'Uffizio escluse dai sacramenti i cattolici iscritti ai partiti comunisti.
Vita e opere
Figlio aveva previsto i pericoli della sua espansione e della persecuzione contro la Chiesa (si veda la corrispondenza con F. D. Roosevelt, pubbl. ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per [...] 'altro campo. In quello politico, il suo pensiero cattolico-liberale e il suo ideale monarchico e unitario restarono ben proclamato il Regno d'Italia. Nel 1864 il suo ossequio alla Chiesa non gli impedì di votare il trasferimento della capitale a Roma ...
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Giuseppe Melchiorre Sarto (Riese 1835 - Roma 1914). Fu eletto papa nel 1903, in una situazione generale difficile per i rapporti tesi tra Chiesa e Stato in Francia e in Italia e per i fermenti sociali. [...] Vehementer nos (1906) condannò la separazione fra Chiesa e Stato, approvata dal Parlamento francese; in Italia attenuò (1909) il rigore del non expedit (cioè la proibizione per i cattolici di partecipare alle consultazioni elettorali e in generale ...
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cattolico
cattòlico agg. e s. m. [dal lat. tardo catholĭcus, gr. καϑολικός «universale», der. di καϑ’ὅλου «universalmente»] (pl. m. -ci). – 1. Propr., universale: tiene questa gente [i Peripatetici] oggi lo reggimento del mondo in dottrina...
chiesa
chièṡa s. f. [lat. ecclēsia «riunione dei fedeli; luogo di culto», dal gr. tardo ἐκκλησία «id.» (nel gr. classico ἐκκλησία, der. di ἐκκαλέω «chiamare», significa «adunanza, assemblea»)]. – 1. La comunità dei fedeli, sia in senso mistico...