VERMIGLI, Pietro Martire
Delio Cantimori
Nato a Firenze l'8 settembre 1500, fu uno dei maggiori dotti della "chiesa riformata", il teorizzatore più sistematico e conseguente delle dottrine zwingliano-calviniane. [...] Eucaristia, contribuendo più di ogni altro a fare eliminare il dogma della transustanziazione dal sistema dogmatico della Chiesaanglicana, e a quella fra luterani e calvinisti sulla predestinazione (a Strasburgo), sostenendo con rigorosa coerenza il ...
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SANT'ELENA (A. T., 105-106 e 107-108)
Herbert John FLEURE
Attilio MORI
Isola vulcanica dell'Oceano Atlantico, situata a 15°55′ lat S. e a 5°42′ long. O., circa 1900 km. a occidente della costa africana. [...] d'importanza durante la guerra degli Zulu e la guerra del Sudafrica.
Vi è un governatore assistito da un consiglio esecutivo. Un distaccamento dell'artiglieria della marina è di stanza nell'isola. Vi è un vescovo di Sant'Elena nella Chiesaanglicana. ...
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Prelato e storico inglese, nato a Edimburgo il 18 settembre 1643, morto il 17 marzo 1715. Era figlio di Robert Burnet discendente da antica famiglia scozzese. Fu educato al collegio di Marischal: studiò [...] tollerante), e dedicò gli ultimi anni della sua vita ad un commento dei 39 Articoli di Religione (della chiesaanglicana). Sperava di riorganizzare la chiesa in modo che vi fossero accolti anche i nonconformisti; ma il suo progetto andò a monte con l ...
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Poeta inglese, nato tra il 1612 e il 1613 a Londra, morto a Loreto il 21 agosto 1649. Figlio di un sacerdote puritano che era acerrimo nemico dei cattolici e autore di volumi contro i gesuiti, negli anni [...] movimento religioso di cui era esponente il Laud, che intendeva restituire autorità centrale e dignità di liturgia alla chiesaanglicana. A Cambridge il C. non solo sentì l'influsso laudiano, accentuato specialmente a Peterhouse, il collegio ove egli ...
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Statista inglese, ministro di Enrico VIII, nacque circa il 1489 a Putney presso Londra. Fuggito dalla casa di suo padre, che era fabbro e birraio e conduceva mala vita, venne in Italia, dove si arruolò [...] esercitata da lui su Enrico VIII, per spingerlo a proclamare la supremazia regia e l'indipendenza della chiesaanglicana, è stata probabilmente esagerata. Il C. fu soprattutto un campione della politica assolutistica e realistica. Teso nello ...
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WILLIAMS, Roger
Henry Furst
Riformatore religioso e fondatore dello stato di Rhode Island negli Stati Uniti. Nacque a Londra verso il 1603, figlio d'un agiato mercante di Cow Lane; la protezione del [...] 1629 una cameriera, e nel dicembre del 1630 salpò con lei per Boston. Qui trovò la comunità religiosa ancora aderente alla chiesaanglicana, da lui aborrita, e rifiutò il posto di precettore che gli venne offerto, accettandone un altro a Salem, che ...
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) Poeta e critico inglese, morto a Exeter (Devon) il 18 settembre 1995. Dopo aver insegnato letteratura inglese nell'università dell'Essex, nel 1968 si trasferì negli Stati Uniti dapprima presso la Stanford [...] di rilievo nella produzione di D., che, originariamente di religione battista, si accostò in un secondo tempo alla chiesaanglicana: nel 1981 curò The new Oxford book of Christian verse e successivamente pubblicò To scorch or freeze. Poems about ...
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Nacque a Milton Keynes (Buckinghamshire) nel 1662, fu educato a Westminster School e al collegio di Christ Church a Oxford, e nel 1687 prese gli ordini religiosi nella chiesaanglicana. Si mostrò vigoroso [...] a Roma, perché, malgrado la sua ostilità al regime allora al potere in Inghilterra, si riteneva sempre prelato della chiesaanglicana. Poco dopo, avendo compreso che non godeva più la piena fiducia del pretendente, andò a stabilirsi a Montpellier ...
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Poeta e critico, nato a St. Louis (Missouri) nel 1888; dopo gli studî universitarî a Harvard, studiò alla Sorbona nel 1911 e a Oxford; fu per un po' impiegato di banca a Londra, poi si dedicò alla letteratura; [...] nel 1927 si naturalizzò cittadino britannico e aderì al ramo anglo-cattolico della chiesaanglicana.
La lettura del Symbolist Movement in Literature di Arthur Symons gli rivelò nel 1908 i poètes maudits, soprattutto Laforgue, l'influsso del quale è ...
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Uomo politico britannico, nato il 14 settembre 1864, figlio terzogenito del 30 marchese di Salisbury. Eletto deputato conservatore nel 1906, combatté, da fervente anglicano, tutte le iniziative parlamentari [...] . Egli è uno dei due presidenti della League of Nations Union, a cui dedica quasi tutta la sua attività. Ha pubblicato un'opera sul diritto commerciale, una sulla Chiesaanglicana, scritti e discorsi su varî temi, specie sulla Società delle Nazioni. ...
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anglicano
anġlicano agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. anglicanus «anglico, inglese»]. – 1. agg. a. Propr., d’Inghilterra, nella denominazione della Chiesa a., la Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury...
dissenziente
dissenziènte agg. e s. m. e f. [part. pres. di dissentire, dal lat. dissentiens -entis, part. pres. di dissentire]. – Che dissente, che è in disaccordo: molti furono i deputati d.; si dichiarò d. dall’opinione della maggioranza;...