Pittore marchigiano del principio del sec. XV, affrescava nel 1416, nella sala grande del Palazzo comunale di Città di Castello, una S. Maria Maddalena; poco dopo, nel 1420, era a Firenze iscritto all'Arte [...] (Lazio), che il pittore avrebbe quindi eseguito durante il viaggio. L'opera più famosa di A., un trittico datato e firmato 1425, esistente nella chiesa di Monastero dell'Isola (Marche), andò bruciata nel 1899; sì che le tavole che conosciamo ...
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FRANCESCHINI, Marcantonio
Aldo Foratti
Pittore, nato il 5 aprile 1648 in Bologna, ivi morto il 24 dicembre 1729. Ebbe i primi rudimenti da G. B. Galli, e fu l'allievo prediletto del Cignani. Divenne [...] Sala del consiglio di Genova, ma gli affreschi perirono in un incendio; lavorò anche a Modena, a Piacenza e a di S. Pietro. A Bologna, valendosi del riquadratore Enrico Haffner, dipinse (1687-1694) l'interno della Chiesa del Corpus Domini; sulla ...
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MAZZONI, Giulio
Pittore, scultore e stuccatore, nato a Piacenza nel 1525 (?), ivi morto nel 1618 (?). Scolaro di Giorgio Vasari, collaborò con questi nel 1543 in Firenze ad alcune pitture e nel 1544 [...] chiesa di Monte Oliveto il Crocifisso con la Vergine, S. Giovanni e la Maddalena. Si perfezionò come stuccatore sotto Daniele da Volterra a 1563 due figure per la Sala Regia e fino al 1573 anche alcune pitture. Nel 1576 era a Piacenza dove dipinse i ...
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Pittore, nacque a Milano il 21 ottobre 1801 e morì a Bellagio il 15 settembre 1849. A Brera fu allievo di Pelagio Palagi. Nel 1830 dipinse a fresco, per la chiesa di S. Protaso in Milano, il Battesimo [...] . Nello stesso anno fu anche chiamato a continuare gli affreschi di Vitale Sala nella villa reale di Racconigi, ov' , la Madonna delle Rose e il Martirio di S. Vittore. Risale a quegli anni il viaggio da lui compiuto in Russia, per eseguirvi studî ...
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GENOVESE, Gaetano
Alfonso De Romanis
Architetto, nato a Eboli (Salerno) nel 1795, morto a Napoli nel 1860 o poco dopo. Studiò a Napoli e a Roma con P. Santacroce e con l'architetto Antonio Niccolini, [...] -classicismo, come appare dai lavori di rimodernamento condotti nella chiesa di S. Maria di Monte Vergine (1841-43) della sala del trono nel palazzo reale di Caserta (1844-45). Dopo A. Nicolini, il G. fu il migliore architetto operante a Napoli, ...
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TEMPESTI, Giovan Battista
Placido Campetti
Pittore, nato a Pisa nel 1732 e ivi morto nel 1802. Ebbe a maestri il padre e T. Tommasi, mediocre decoratore, del quale fu aiuto. Esordì con gli affreschi [...] chiesa di S. Bernardo e di S. Giovanni Spazzavento. Recatosi a perfezionarsi in Roma, il Costanzi e il Luti furono suoi modelli. Tornato a nell'arcivescovato, la sala del palazzo Franceschi, le decorazioni della villa Curini a Lari, ecc. Dipinse ...
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Pittore veneziano della metà del Cinquecento, lavorò in patria, sul fare di Palma il Giovane, ma con più rispetto della buona tradizione, specie di quella del Vecellio; al quale pare sia stato legato per [...] forse per parte del Tizianello, perché in una sua pala della chiesa di Praglia, raffigurante S. Stefano in carcere, si legge: C in Palazzo ducale, nella Sala dello Scrutinio, un ovale con la Vittoria dei Veneziani sui Genovesi a Trapani e tre dipinti ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] al rinnovamento delle strutture drammatiche, svolge a Barcellona la Sala Beckett, gruppo riunito attorno a J. Sanchis Sinisterra (n. del dopoguerra. Voci e tendenze più significative, a cura di G. Chiesa Isnardi, Pisa 1997.
Letterature slave
Il ...
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(A. T., 97-98; 99-100).
Sommario. - Geografia: Nome, delimitazione, estensione (p. 257); Storia dell'esplorazione della Cina propria (p. 258); Geologia (p. 261); Paleogeografia (p. 263); Struttura e morfologia [...] nel 1312, e col loro aiuto furono edificate chiese e case di minoriti a Khānbālīq, Zaitūn, Ts'üen-chow, e in destra, con Wu Chuan entrò nella porta e stette nel centro della sala. Il re chiamò l'annalista Yü dicendogli di scrivere: nell'adempimento ...
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Il nome di Egitto, con cui già i Greci e i Romani designarono la regione del Basso Nilo, e che è divenuta la denominazione comune del paese, è tratto da quello dell'antica città di Menfi, reso in babilonese [...] un portico con pilastri e colonne; si accedeva a una grande sala e dietro questa era la cappella funeraria; un pozzo del suo patriarcato.
Nell'epoca anteriore a Costantino furono a capo della chiesa alessandrina alcuni vescovi celebri in tutta la ...
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galleria
gallerìa s. f. [dal fr. galerie, forse alterazione del lat. mediev. galilaea «portico di una chiesa»]. – 1. In senso generico, ambiente di forma allungata e di rilevanti dimensioni, destinato, oltre che a particolari funzioni, a servire...
addobbare
v. tr. [dal fr. ant. adober «crear cavaliere», che è dal franco *dubban «colpire», dal battere sulla spalla del cavaliere all’atto della proclamazione] (io addòbbo, ecc.). – 1. ant. a. Armare, vestire uno da cavaliere; far cavaliere,...