GUICCIARDI, Giovanni
Alessandra Ascarelli
Nacque a Reggio nell'Emilia il 12 genn. 1819 (secondo P. Casali), da povera famiglia, figlio di Ignazio e Maria Vizzoli. Rimasto orfano del padre, a dodici [...] e divenne in breve un distinto cantore, forse già sotto la guida di A. Peri. Uscì dal seminario con la veste di chierico e un piccolo beneficio annessovi; frequentò poi le scuole pubbliche e qui conobbe Pietro Casali, che divenne suo amico e biografo ...
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BUONVISI, Girolamo
Marisa Trigari
Nacque a Lucca il 12 maggio 1607 da Ludovico e da Caterina Buonvisi. Studiò "umane lettere" a Lucca e passò poi al collegio Tolomei di Siena, dove strinse amicizia [...] del cardinale Antonio Barberini, alla cui protezione, durante il pontificato di Urbano VIII, dovette varie cariche amministrative: chierico della Camera apostolica, della quale fu decano, governatore di Borgo (a quanto pare in premio dell'opera ...
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LANDOLFO Iuniore o di San Paolo
Bruno Paradisi
Cronista milanese, nato circa nel 1077 d'umile condizione, fu costretto in giovane età a fuggire in Francia, coinvolto nel tumulto popolare contro lo zio [...] Pusterla e Olrico vicedomino, nel 1106 si recò col primo a Tours e a Parigi a frequentarvi le celebri scuole. Già chierico, nel 1099 entrò come accolito nella chiesa di S. Paolo. Ma, seguendo il consiglio del primicerio, ebbe l'imprudenza di opporsi ...
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MUTI, Giacomo
Andreas Rehberg
MUTI (de Mutis), Giacomo. – Nacque intorno al 1310 dal romano Niccolò di Romano Muti, in un’agiata famiglia dell’aristocrazia cittadina del rione di S. Eustachio, la cui [...] e congiure dei romani. Il 16 aprile 1369 Muti ricevette dal papa la facoltà di decidere a Roma tutte le cause fra chierici e laici romani pendenti davanti a uditori della Rota o davanti all’uditore della Camera apostolica. Nel 1369 fu chiamato da tre ...
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MAZZINI, Giacomo
Giuseppe Monsagrati
– Settimo di dodici figli, nacque a Chiavari il 2 marzo 1767 da Giuseppe, genericamente qualificato come negoziante, e da Maria Turio. Suo amico d’infanzia fu Luca [...] parve influenzare anche il M., inducendolo a chiedere di entrare negli agostiniani scalzi presso i quali compì i primi studi come chierico.
Tuttavia, terminati gli studi inferiori con il biennio di retorica, mise da parte un futuro da religioso e si ...
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COLONNA, Prospero
Luisa Bertoni
Nacque a Roma il 17 genn. 1707 da Francesco, principe di Carbognano, del ramo di Palestrina, e da Vittoria Salviati.
Compiuti gli studi a Roma, a Parma e a Padova, si [...] il suo cursus honorum: nel 1730 Clemente XII lo creò protonotario apostolico, nel 1733 consultore dei Riti, nel 1739 chierico di Camera e prefetto della Grascia. In tale veste partecipò alla politica di liberalizzazione del commercio dei grani, che ...
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CORNER, Federico
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia il 16 nov. 1579, terzogenito (ma i primi due figli morirono in tenera età) di Giovanni di Marcantonio e di Chiara Dolfin di Lorenzo. La famiglia, che [...] che la Curia romana fosse l'ambiente più adatto per farla valere; qui infatti poté ottenere da Clemente VIII la nomina a chierico di Camera, e tre anni dopo era già in grado di analizzare con competenza ed acume le vicende del tormentato conclave che ...
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DI FALCO, Paolo Antonio Onofrio
Mario Alberto Pavone
Figlio di Nicola e di Lucrezia Vuovolo, nacque nel 1674 a Napoli e venne battezzato presso la parrocchia di S. Arcangelo degli armieri il 14 maggio [...] l'Archivio storico della curia vescovile di Napoli risulta che nel 1689 ottenne la tonsura, dopo aver portato l'abito di chierico ed aver seguito gli studi di logica presso il collegio dei padri gesuiti. Il De Dominici, infatti, lo ricorda come ...
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prete (presto)
Andrea Mariani
Il sostantivo è di uso molto limitato nell'opera dantesca. In Fiore CI 3 Falsembiante enumera con spavalda ironia le figure di cui assume le sembianze: un'or divento prete, [...] con frate: sacerdote " secolare " il primo, " regolare " il secondo. In CXXIV 5 prete è invece contrapposto a chericello (" giovane chierico ") e quindi piuttosto nel significato di " ecclesiastico ", " prelato ". In Cv III IV 8 (due volte) il p, che ...
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ghiado
Luigi Vanossi
La voce, dal latino gladius, secondo l'esito popolare del nesso gl-, appare in Fiore XCII 10 Mastro Sighier non andò guari lieto: / a ghiado il fe' morire a gran dolore / nella [...] ‛ (far) morire a g. ' vale " a coltellate ", ed è diffusa negli antichi testi toscani. Il passo si riferisce alla morte violenta di Sigieri, avvenuta, sembra, per opera di un chierico impazzito nella corte papale di Orvieto. v. SIGIERI di Brabante. ...
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chierico
chiérico (o chérico; ant. chiérco, chérco) s. m. [lat. tardo clērĭcus, gr. κληρικός, der. di κλῆρος, lat. clerus «clero»] (pl. -ci). – 1. Nel linguaggio della Chiesa, persona cui è demandato l’ufficio di guidare spiritualmente i fedeli...
chierica
chiérica (o chérica; ant. chiérca, chérca) s. f. [dal lat. mediev. clerica, sostantivazione del lat. eccles. clerica (tonsio) «(tonsura) dei chierici»]. – 1. Rasura tonda che veniva fatta sul cocuzzolo del capo agli ecclesiastici...