S'indicano con questo vocabolo varî sistemi di divinazione a mezzo delle carte, le quali possono essere carte da giuoco comuni, oppure tarocchi, o anche carte speciali, fabbricate appositamente a tale [...] , in certi soggetti, speciali stati di coscienza ed eventualmente fenomeni di chiaroveggenza, quali vengono studiati dalle ricerche psichiche contemporanee (v. chiaroveggenza; psichica, ricerca, ecc.). E forse a tale intermittenza, sia pur rara ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I crepuscolari italiani (su tutti Gozzano e Palazzeschi) avviano un processo di [...] ha venticinque anni, tempra sdegnosa,
molta cultura e gusto in opere d’inchiostro,
scarso cervello, scarsa morale, spaventosa
chiaroveggenza: è il vero figlio del tempo nostro.
Non ricco, giunta l’ora di “vender parolette”
(il suo Petrarca!...) e ...
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FRÉRON, Élie-Catherine
Manlio Duilio Busnelli
Giornalista francese, nato a Quimper il 20 gennaio 1718, morto a Parigi il 10 marzo 1776. Avviato dapprima al sacerdozio, compì gli studî presso i gesuiti; [...] amici, e dei nemici, con precisione e buon senso: lodò, p. es., la Nouvelle Héloïse con più simpatia e chiaroveggenza di F.-M. Grimm. Studioso delle letterature straniere, specie dell'italiana, riconobbe nel Fils naturel del Diderot una pedissequa ...
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Pittore, nato a Napoli nel dicembre del 1841, vi morì il 23 agosto 1915. Fu assistito nella sua prima educazione artistica da suo padre Carlo Tito. A Roma studiò col Marchetti e col Consoni; a Napoli fu [...] modo la sua mente al golfo di Napoli, di cui nessun pittore napoletano sentì più profondamente ed espresse con maggior chiaroveggenza la mutevole luce; ed è per la sua assidua evocazione pittorica che il popolo infantile della spiaggia penetrò nell ...
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SUARÈS, André
Poeta, saggista e critico francese, nato al Vallon de l'Oriol (Bouches-du-Rhône) nel 1866.
Fermo fino all'ostinazione su posizioni intellettuali dogmatiche, il suo orgoglio e la sua sincera [...] bergsoniana. I suoi saggi, tra cui quelli raccolti nei tre volumi Sur la vie (1909-12), sono spesso di una grande chiaroveggenza critica. Il S. ha scritto anche opere di ammirazione artistica e di affetto per l'Italia (Italie! Italie!, 1915; Sienne ...
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TELEPATIA (dal gr. τῆλε "lontano" e πάϑος "sensibilità")
Emilio Servadio
Termine proposto nel 1882 da F.W.H. Myers per indicare "una trasmissione di pensiero indipendente dalle ordinarie vie sensoriali". [...] di ricerca e d'indagine sull'ampio materiale raccolto (v. bibliografia).
La telepatia si suole distinguere abitualmente dalla chiaroveggenza (v.), poiché nel caso di questa si tratterebbe, anziché di un rapporto extrasensoriale fra due psichismi, di ...
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MYERS, Frederick William Henry
Emilio Servadio
Poeta, filosofo e scienziato inglese, nato a Keswick (Cumberland) il 6 febbraio 1843, morto a Roma il 17 gennaio 1901. Manifestò giovanissimo un particolare [...] di amicizia con Henry Sidgwick gli permisero di compiere numerosi studî ed esperimenti nel campo dell'ipnotismo, della chiaroveggenza, della telepatia, dei fenomeni medianici; ed egli fu tra i fondatori, nel 1882, della Society for Psychical Research ...
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SÉNANCOUR, Ètienne Pivert de
Mario Bonfantini
Letterato francese, nato a Parigi nel 1770, morto a Saint-Cloud il 10 gennaio 1846. Suo padre era controllore delle finanze, ricco e avverso alle novità. [...] religiosi. In questi contrasti, con la sua tormentosa raffinatezza e i suoi sbandamenti sentimentali annotati con sottile chiaroveggenza, l'opera sua, partendo dagl'ideologi, giunge a precorrere tutte le direzioni del gran dramma romantico, dalla ...
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PIER DAMIANI (Petrus Damiani), santo
Mario Niccoli
Monaco, cardinale e dottore della Chiesa. Nacque a Ravenna nel 1007 da una famiglia estremamente povera, tanto che la madre, in un primo momento, l'abbandonò. [...] , che ebbe certo una reale portata morale, "quando si tratta di scongiurare il male per l'avvenire, manca di chiaroveggenza e di senso pratico" (A. Fliche). Di fronte alle teorie estreme, che, pur nell'ambiente ufficiale della Chiesa, patrocinavano ...
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GAY-LUSSAC, Louis
Alfredo QUARTAROLI
Giovanni GIORGI
Chimico e fisico francese, nato a Saint-Léonard il 6 dicembre 1778, morto a Parigi il 9 maggio 1850. Compì gli studî nell'École Polytechnique [...] al sorgere della teoria dei radicali che tanta influenza ebbe sullo sviluppo della chimica organica. Con mirabile chiaroveggenza affermò l'esistenza del radicale ferrocianogeno nel prussiato giallo, contro il parere di J. Berzelius che considerava ...
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chiaroveggenza
chiaroveggènza s. f. [der. di chiaroveggente]. – Qualità di chi è chiaroveggente; capacità di vedere con l’intelletto ciò che gli altri non vedono o di prevedere gli svolgimenti futuri delle cose: ebbi paura di quel lampo quasi...
chiaroveggente
chiaroveggènte agg. e s. m. e f. [comp. di chiaro, con funzione di avv., e veggente, per calco del fr. clairvoyant (ant. clerveant)]. – 1. agg. Che vede chiaramente, dotato di chiaroveggenza; più spesso fig., che vede e intende...