Pittore fiammingo (Oudenaarde 1605 o 1606 - Anversa 1638). A un primo periodo (1621-26) appartengono molte scene contadinesche, spesso fortemente caricaturali, con motivi che ricordano Brueghel il Vecchio. [...] Fra il 1626 e il 1631 subì l'influsso di F. Hals: con grande virtuosismo tecnico, sviluppò un delicato chiaroscuro, con predilezione per i toni grigio-violacei. I soggetti, tratti ancora dalla vita rustica, hanno un accento più drammatico. Ad Anversa ...
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Metty, Russell L.
Stefano Masi
Direttore della fotografia statunitense, nato a Los Angeles il 20 settembre 1906 e morto a Canoga Park (California) il 28 aprile 1978. Con il suo gusto postespressionista, [...] . Si può considerare un capolavoro assoluto il bianco e nero di Touch of evil, nel quale la sinuosa eleganza del chiaroscuro, giunto qui a un livello di estenuata raffinatezza che non sarà mai più eguagliato, materializza il fascino ambiguo del ...
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Movimento pittorico, affermatosi a Milano intorno al 1930, che ebbe come principali esponenti A. Del Bon (1898-1952), W. Lilloni (1898-1980), F. De Rocchi (1902-1978), A. Spilimbergo (1908-1975) e C. De [...] Amicis (1902-1987). Sostenuti, dal 1932, dal critico E. Persico, questi artisti contrapposero al chiaroscuro del movimento Novecento e alle contemporanee ricerche astratte, una pittura dai toni chiari e luminosi, recuperata anche attraverso la ...
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Incisore (Mantova 1520 - ivi 1582). Studiò disegno con Giulio Romano e incisione con Giambattista Mantovano, dal quale derivò lo schema incisorio di Marcantonio Raimondi. Salvo un breve soggiorno ad Anversa [...] attività principalmente a Mantova. La sua maniera si distingue per l'accurato, sottilissimo tratteggio, per l'intenso chiaroscuro e la raffinata applicazione, sulla lastra, delle tecniche orafe. Oltre alle numerose incisioni da Michelangelo (Giudizio ...
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Michele, incisore, nacque a Genova nel 1788, morì a Milano il 26 dicembre 1874. Allievo di Giuseppe Longhi, eseguì alcune riproduzioni dei Fasti di Napoleone, dipinti a chiaroscuro dall'Appiani per la [...] sala delle Cariatidi nel palazzo reale, e gran parte delle tavole per il volume Pinacoteca del Palazzo reale, delle scienze e delle arti di Milano, pubblicato dalla stamperia reale nel 1812, con testo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nonostante la brevissima carriera, conclusasi ad appena 26 anni, Masaccio è, insieme [...] fiorentino. La sua rottura con il linguaggio del gotico internazionale è radicale: attraverso l’uso di un deciso chiaroscuro Masaccio conferisce una plasticità e una concretezza fisica del tutto nuove alle figure, e l’applicazione delle regole della ...
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Pittore (Caravaggio 1500 circa - Messina 1543). Tra i seguaci di Raffaello, associatosi in seguito con Maturino fiorentino suo coetaneo e abile disegnatore, dietro l'esempio di Baldassarre Peruzzi, insieme [...] di Raffaello impegnata nella decorazione delle Logge Vaticane. Tra i seguaci di Raffaello egli si distinse nell'imitare in chiaroscuro e in graffito i bassorilievi antichi, onde tra le sue prime cose gli vennero attribuiti i monocromati della sala ...
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INCISIONE
Carlo Alberto PETRUCCI
Mary PITTALUGA
. Arte di disegnare sopra una superficie dura, scavandola. L'incisione può essere fine a sé stessa (cammeo, pietre dure); servire per decorazione, [...] regolando sul metallo la profondità del segno, sul legno la sua larghezza, in rapporto alla densità, trasparenza e rendimento in chiaroscuro del colore al quale il segno stesso è destinato. Ché se si stampasse a colori un'incisione fatta per un solo ...
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Pittore (m. Lucca dopo il 1561); è menzionato dal 1519. Il nome di Paolo Z. gli fu dato da L. Lanzi per distinguerlo da Lorenzo Z. (1524-1578), pittore e incisore lucchese, del quale alcuni lo dissero [...] zio. Lavorò nella cerchia di R. Ghirlandaio a Firenze, andò poi probabilmente a Roma. Dopo il 1520, a Lucca decorò al chiaroscuro facciate di palazzi nel gusto di Raffaello e lavorò in varie chiese. ...
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PITTURA
R. Bianchi Bandinelli
L'impulso a delineare forme visibili col disegno è spontaneo all'uomo in qualunque stadio del suo sviluppo storico (nel quale è, ovviamente, compreso anche il periodo che [...] fra il 259 e il 212 a. C.), si ha innegabilmente la testimonianza di una pittura che si regge sopra un vivace chiaroscuro, rapida e franca, che già contiene (e questo è il punto decisivo) tutta l'esperienza che si ritroverà negli elementi decorativi ...
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chiaroscuro
s. m. [comp. di chiaro e scuro1]. – 1. Procedimento pittorico, che tende, indipendentemente dal colore, attraverso variazioni di chiari e di scuri, a riprodurre l’effetto risultante nella realtà dalla diversa posizione delle varie...
chiaroscurare
v. tr. e intr. [der. di chiaroscuro]. – 1. tr. Dare o aggiungere il chiaroscuro (a un disegno, e fig. allo stile, all’espressione, alla recitazione, ecc.). 2. intr. (aus. avere) Disegnare o dipingere a chiaroscuro. ◆ Part. pass....