Percezione
Renzo Canestrari
Antonio Godino
Il termine percezione indica l'atto del prendere coscienza di una realtà esterna o interna. Secondo K. Koffka, uno dei fondatori della scuola della Gestalt, [...] che esistono un lato più lungo e uno più corto, delle linee convergenti che formano una prospettiva lineare, dei gradienti di chiaroscuro ecc., una parte della figura (quella con il lato più lungo) viene percepita come più vicina e un'altra come più ...
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GIORGETTI, Giacomo
Paola Mercurelli Salari
Figlio di Vincenzo e di Ottavia - di cui non si conosce il casato - nacque ad Assisi nel 1603, dove, il 12 febbraio, venne battezzato nel duomo di S. Rufino.
Vincenzo [...] essere di un buon livello qualitativo, se Orsini così li descrisse: "Hanno molta scioltezza e intendimento nei gruppi e nel chiaroscuro, belle attitudini, buon disegno e molta pratica del fresco".
Tra il 1636 e il 1644 nessun documento attesta la ...
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MARINI, Marino
Maura Picciau
– Nacque a Pistoia il 27 febbr. 1901 da Guido, impiegato e agiato possidente, e da Bianca Bonacchi. Ebbe una sorella gemella, Egle (morta nel 1983), che fu poetessa e alla [...] (acquaforte, Musei Vaticani), immagine di richiamo nordico, matura nella conduzione di un segno forte e nel governo del chiaroscuro. Nel 1926, orientato con convinzione alla plastica, il M. prese studio in via degli Artisti, ai piedi della ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Domenikos Theotokopulos, detto El Greco, incarna il tipo dell’artista-genio: originale, [...] a Tintoretto, primo fra tutti. Quello che, della maniera veneta, colpisce il giovane pittore è l’uso prepotente del chiaroscuro e il disfarsi del colore. A questo gusto giovanile corrisponde il cosiddetto Polittico di Modena, una sorta di altare ...
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GIGANTE, Francesco
Gaetano Bongiovanni
Nacque a Ciminna (nell'odierna provincia di Palermo) il 1° nov. 1617 da Vito e Barbara Di Bartolomeo; era nipote del canonico ciminnese Santo Di Bartolomeo. Dopo [...] non tralasciando di riecheggiare superficialmente alcuni motivi tratti dal linguaggio caravaggesco, riproposti attraverso uno schematico uso del chiaroscuro. In questo Martirio il G. approdò a risultati simili a quelli del pittore Giuseppe Tomasi da ...
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Penone, Giuseppe
Penóne, Giuseppe. – Scultore e artista concettuale (n. Garessio 1947), ha insegnato all’École des beaux-arts di Parigi sino al 2012. Formatosi all’Accademia di belle arti di Torino, [...] e materia, appaiono le opere: Tra scorza e scorza, la grande fontana Disegno d'acqua, Anatomia, Pelle di marmo, Chiaroscuro, Cervello di pietre, Biforcazione, Direzione verso la luce, Direzione verso il centro della terra, Idee di pietra (ciclo di ...
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Michele Tagliabracci
Luca Persiutti, figlio di Orfeo e nipote abiatico di Giuliano, nasce a Fano attorno al 1546 e similmente al fratello Ercole adotta il cognome patronimico. L'appartenenza alla famiglia [...] dei singoli caratteri (inscritti in una griglia quadrata composta da dieci sezioni per lato), per un uso attento del chiaroscuro e un'elevata leggibilità ottenuta mediante un uso moderato delle "grazie".
La ricostruzione dell'attività dell'O. è stata ...
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Pittore (Barcellona 1893 - Palma di Maiorca 1983). Studiò alla Scuola di belle arti di Barcellona e con F. Galí; frequentò l'ambiente dadaista che ruotava intorno alla personalità di F. Picabia. Dopo un [...] il gusto del fantastico che nella sua visione poetica, non toccata da problemi di modellato, di prospettiva, di chiaroscuro, rimane allo stadio puro insieme raffinato e artigianale, venato di sottile umorismo. Tra le opere monumentali: la pittura ...
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TIEPOLO, Giambattista
Giuseppe Fiocco
Pittore e incisore. Nacque a Venezia nel 1696, morì a Madrid nel 1770. Per l'evidenza stessa della sua grandezza fu il primo e per un certo tempo l'unico artista [...] se ci prova che il T. fu ligio al maestro, quasi sino a confondersi con lui, e s'impadronì del suo metodo di chiaroscuro pittorico, necessario alla consistenza della figura, che doveva lanciare e librare nei cieli, a ben vedere c'insegna anche che il ...
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Pittore, nato in Arezzo l'8 gennaio 1769, morto a Firenze il 3 febbraio 1844. Studiò, in patria, il disegno con G. Cimica e copiate quivi opere del Vasari e del Baroccio, entrò nel 1772 nell'Accademia [...] il B. fu fiacco nel modellato e debole nel colorito, spesso sgradevole, anche se qualche volta tentò forti effetti di chiaroscuro come nel Giuramento.
Bibl.: N. Tarchiani, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, III, Lipsia 1909 (con la bibl. precedente ...
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chiaroscuro
s. m. [comp. di chiaro e scuro1]. – 1. Procedimento pittorico, che tende, indipendentemente dal colore, attraverso variazioni di chiari e di scuri, a riprodurre l’effetto risultante nella realtà dalla diversa posizione delle varie...
chiaroscurare
v. tr. e intr. [der. di chiaroscuro]. – 1. tr. Dare o aggiungere il chiaroscuro (a un disegno, e fig. allo stile, all’espressione, alla recitazione, ecc.). 2. intr. (aus. avere) Disegnare o dipingere a chiaroscuro. ◆ Part. pass....