omaggio (omanaggio)
Luigi Vanossi
Ricorre nel Detto e nel Fiore, dove il legame indissolubile che il poeta stringe con Amore si presenta nelle forme del rapporto feudale di vassallaggio (omaggio): Del [...] , § 7), e dotato di nuova potenza drammatica.
La parola si trova usata nella lirica cortese (cfr. ChiaroDavanzati Rime, a c. di A. Menichetti, glossario). Non risulterebbero invece attestazioni nostrane per la variante quadrisillaba ‛ omanaggio ...
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adirarsi
. Sempre intransitivo pronominale. Nell'esempio di Pd XVIII 121 si ch'un'altra fïata [la mente di Dio, quindi Dio stesso] ormai s'adiri / del comperare e vender dentro al templo / che si murò [...] , forte s'adira" (Pietro Morovelli Donna amorusa 54); " e piangono con tanto dispiacere che ciascuno ver' l'altro par s'adiri " (ChiaroDavanzati Io non posso madonna 8; e si veda ancora Monte Andrea Or è nel campo entrato 59). Del resto, mentre i ...
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gentilezza
Carlo Chirico
Il termine ha 18 presenze in D.: 3 nella Vita Nuova, 14 nel Convivio, e 1 nelle Rime. Non compare nella Commedia, sebbene sia d'uso nella poesia del Duecento con una certa ampiezza [...] s'innamora. Con questo stesso significato il vocabolo è d'uso abbastanza frequente nella lirica (cfr. per es. in ChiaroDavanzati).
Per la definizione dantesca di g. valgono tutte le indicazioni date per ‛ gentile ' (v.). In particolare occorre ...
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allumare
Fernando Salsano
"Illuminare", "dar luce"; gallicismo attestato nella lirica due-trecentesca (in questa accezione in una delle ‛ rime dubbie ' di ChiaroDavanzati, Sì come 'l sol 2), usato [...] da D. in Pd XX 1 Quando colui che tutto 'l mondo alluma (per l'erronea opinione, valida al tempo di D. e oltre, che il sole sia l'unica fonte luminosa dell'universo, cfr. Cv III XII 7 Lo quale [sole] di ...
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Provedi, saggio, ad esta visione
Mario Pazzaglia
Sonetto di proposta di Dante da Maiano (abab abab; cde edc), cui risposero, oltre a D. (Savete giudicar vostra ragione), ChiaroDavanzati, Guido Orlandi, [...] Salvino Doni, Ricco da Varlungo, ser Cione Ballione.
Secondo l'ordinamento del Barbi, è questa la prima tenzone fra i due Dante; per il Santangelo la seconda, dopo quella del ‛ duol d'amore '; anteriore, ...
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Visto aggio scritto e odito cantare
Eugenio Ragni
Sonetto (Rime dubbie XIX; schema Abab Abab; Cdc Dcd), adespoto nell'unico codice che lo tramanda, il Marciano ital. IX 191, nel quale è esemplato dopo [...] , e prima di Amore e monna Lagia e Guido ed io, adespoto. Stessa tradizione testuale, pertanto, della breve tenzone con ChiaroDavanzati (Rime dubbie XX-XXIII; cfr. TRE PENSIER AGGIO) e del sonetto a Puccio Bellondi (V. SAPER VORRIA DA VOI); stesso ...
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biasimo (biasmo)
Riccardo Ambrosini
Del sostantivo (con ogni probabilità, deverbale tratto da ‛ bias[i]mare ' nonostante il corrispondente francese antico blasme; cfr. R. Bezzola, Gallicismi, 17 e 236, [...] nella Commedia, una nel Fiore e una nelle Rime. Non si ha traccia di ‛ blasmo ', pur documentato in ChiaroDavanzati. I significati di " riprovazione ", " condanna morale ", sono costanti nella Commedia (cfr. If V 57). Con questi si intrecciano ...
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Tre pensier aggio onde mi vien pensare
Eugenio Ragni
Sonetto (Rime dubbie XX; schema abab abab; cdc dcd) col quale si apre una piccola tenzone su argomento d'amore tra ChiaroDavanzati (che compone [...] Bertacchi, Bergamo 1896, 43; R. Palmieri, La poesia politica di Chiaro Davanzali, Ravenna 1913 (recens. di F. Pellegrini, in " c. di D. Mattalia, Torino 1943; Contini, Rime 219-221; C. Davanzati, Rime, a c. di A. Menichetti, Bologna 1965, 372; A. ...
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Già non m'agenza, Chiaro, il dimandare
Eugenio Ragni
. Sonetto (Rime dubbie XXII) che fa parte - con Tre pensier' aggio, onde mi ven pensare (XX) di D., con Per ver' esperienzia di parlare (XXI) e Se [...] . - G. Bertacchi, Le Rime di Dante da Maiano ristampate ed illustrate, Bergamo 1896; Contini, Rime 219-220, 223-224; ChiaroDavanzati, Rime, a c. di A. Menichetti, Bologna 1965, 371, 374; Mostra di codici ed edizioni dantesche, Firenze 1965, 41-42 ...
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scimia
Domenico Consoli
Alle tradizionali facoltà mimetiche della s. (per le quali v. Alb. Magno Animal. XXI I 3-5; B. Latini Il Tesoro, ediz. Battelli, Firenze 1917, 185; Giacomo da Lentini Amore non [...] di natura buona scimia [If XXIX 139], in rima unica con alchìmia; s. e ‛ alchimia ' rimavano già nel ricordato sonetto di ChiaroDavanzati: cfr. G. Contini, Il canto XXX dell'Inferno, in Lett. dant. 593; rist. in Varianti e altra linguistica, Torino ...
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sirventese
sirventése (o serventése; ant. e rari sermintése o sermontése) s. m. (raro come f.) [dal provenz. ant. sirventes o servantes, der. di sirven «servente», letteralm. «canto composto per il proprio signore da un servo o da un cortigiano»]....
presente1
preṡènte1 agg. e s. m. e f. [dal lat. praesens -entis, comp. di prae- «pre-» e ens entis part. pres. di esse «essere», con inserzione di -s- eufonica prob. per attrazione di absens «assente» (dove invece la s fa parte del pref. abs-)]....