MAZZEO DI RICCO
FFortunata Latella
Rimatore di Messina appartenente al movimento poetico della Scuola siciliana (v.); la sua attività è da collocarsi nel periodo posteriore alla morte di Federico II [...] 1951, p. 29; Id., 1928, p. 67; Giunta, 1998, pp. 265 s.). Parimenti forte la presenza di M. in Inghilfredi e in ChiaroDavanzati; a lui si richiama in più modi Guittone d'Arezzo; lo citano Panuccio del Bagno, Terino da Castelfiorentino e Monte Andrea ...
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dieresi
Gian Luigi Beccaria
Due vocali contigue nel corpo della parola equivalgono di solito, nel computo del verso, a una sillaba sola; ma il poeta può talvolta tenerle distinte, per conferire loro [...] , appunto per il rifiuto dell'eccezione; If VIII 57, Pd XXIX 48 disïo; ma è della tradizione lirica: cfr. per es. ChiaroDavanzati, Maestro Rinuccino, ecc. " disio / disïo ". E vedi anche crïa, in Vn XV 6 13 (anche per influsso di crïare), svïa, in ...
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quale
Riccardo Ambrosini
. 1. Le 1144 attestazioni di q. comprendono, secondo le edizioni cui si attiene questa Enciclopedia, 574 ‛ quale ' (385 nel Convivio e 123 nella Vita Nuova, di contro a 6 nelle [...] latino quisquis e il fiorentino antico chi chi (cfr. Orlanduccio Oi tu, che se' er[r]ante 11; ChiaroDavanzati Ahi dolze e gaia 45) e chiara eco del francese antico quel que, ricorre con funzione di pronome relativo indefinito in Vn XIX 12 53 feron ...
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Poeti del Duecento: Testi arcaici, Scuola siciliana, Poesia cortese, didattica, popolare e giullaresca, Laude, Dolce StilNovo
Gianfranco Contini
Poeti del Duecento: Testi arcaici, Scuola siciliana, [...] per l'intera sezione della poesia «realistica»toscana (tolta la Canzone del fi' Aldobrandino); Achille Pagnucco, per ChiaroDavanzati;
il padre Giovanni Pozzi (da Locarno), per Brunetto Latini;
Ezio RAIMONDI, per i Memoriali bolognesi e i serventesi ...
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trobar clus
Gianluigi Toja
Nella sua accezione storico-letteraria è la maniera stilistica propria della poesia occitanica di comporre in forma difficile, ermetica, contrapposta al trobar leu o plan, [...] Bonagiunta Orbicciani, più siculeggiante che guittoniano -, Meo Abbracciavacca, Fredi da Lucca, imitatore di Arnaldo, Panuccio - non ChiaroDavanzati, oscuro solo in rime di corrispondenza e, come Bonagiunta, settatore del trobar leu, anche se meno ...
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sicilianismi
Ghino Ghinassi
Il linguaggio della lirica duecentesca, e non solo della lirica, fu profondamente segnato dalla koinè creata dalla prima scuola poetica italiana, la cosiddetta scuola siciliana. [...] la rima guittoniana (cfr. Rima 2.1.).
I poeti fiorentini che precedettero immediatamente la generazione di D. (da ChiaroDavanzati a Monte Andrea a Brunetto Latini) non escono linguisticamente da questo quadro. Le loro poesie pullulano e, a volte ...
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pensiero (pensero)
Alessandro Niccoli
La rilevante diffusione di questo vocabolo nel lessico dantesco, oltre che dall'ampiezza del suo campo semantico, pari per latitudine di accezioni a quella attestata [...] vocabolo presso i Siciliani (per es. Iacopo da Lentini Dal core mi vene 50; Maestro Torrigiano Merzè, per Deo 11), in ChiaroDavanzati (Gravosa dimoranza 13, Amore, io non mi doglio 24) e in altri, vale " angoscia ", " dolore ", in Rime LXXII 13 Ed ...
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pace
Domenico Consoli
" Concordia e stabilità di rapporti " fra due stati o popoli o città o fazioni politiche, opposto a " guerra ": dimmi se Romagnuoli han pace o guerra (If XXVII 28); Cerca, misera, [...] segnor fede amorosa e pura, / e che dà pace " (Guittone Tanto sovente 55-57); " omo di sua ofesa render pace " (ChiaroDavanzati Donna ciascun fa canto 18); " e poi li rendé pace / sì come troppo agravata cosa " (Guinizzelli Tegno de folle 'mpres' 15 ...
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lui (lei)
Riccardo Ambrosini
1.1. La distribuzione delle forme oblique del pronome maschile ‛ lui ', che, come ‛ lei ', reca chiari indizi della sua tonicità nell'uso ritmico-prosodico e nel suo frequente [...] ", 128 " a lei ch'aucide e sana ", e 137 " E anco me di' lei e a ciascuno / meo caro amico e bono "), in ChiaroDavanzati (La splendiente luce 9 " E l'altre donne fan di lei bandiera "), in Guinizzelli (Tegno de folle 'mpres', a lo meo dire 25 " la ...
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tanto
Riccardo Ambrosini
1. L'aggettivo, pronome e avverbio t. ricorre in tutte le opere di D. con frequenza in probabile relazione con l'innalzarsi dell'enfasi descrittiva. Però, la media di t. è poco [...] si limitano a qualche passo di Guittone (Ben caccio 9; Ahi Deo, che dolorosa 5 " Tant'è fort'e angosciosa, / che... ") e di ChiaroDavanzati (Quando lo mar 27 " Tanto mi par lo dire / ... che di parlare ancora no ridotto ").
1.2. L'uso di t. all ...
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sirventese
sirventése (o serventése; ant. e rari sermintése o sermontése) s. m. (raro come f.) [dal provenz. ant. sirventes o servantes, der. di sirven «servente», letteralm. «canto composto per il proprio signore da un servo o da un cortigiano»]....
presente1
preṡènte1 agg. e s. m. e f. [dal lat. praesens -entis, comp. di prae- «pre-» e ens entis part. pres. di esse «essere», con inserzione di -s- eufonica prob. per attrazione di absens «assente» (dove invece la s fa parte del pref. abs-)]....