Cooperativista italiano (Chiari 1850 - Milano 1914), fondò a Milano l'Unione cooperativa (1886), l'Albergo e dormitorio popolare e, presso Cusano, la città giardino chiamata Milanino. ...
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Epigrafista e archeologo (Chiari, Brescia, 1737 - ivi 1821), gesuita; prof. di eloquenza al Collegio Romano, dal 1773 bibliotecario del card. Albani, poi prevosto del paese natale. Scrisse varie opere [...] sulle iscrizioni, e una sull'Africa cristiana ...
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CAVALLI, Ferdinando
Giannantonio Paladini
Nacque a Chiari (Brescia) il 7 ott. 1810, primogenito di Paolo, conte di Sant'Orso, e di Elisa Renier. In quanto pronipote del penultimo doge di Venezia, Paolo [...] Renier, nel 1824 si trovò ad esserne l'erede universale, ciò che rese ancor più ingente il suo patrimonio. Stabilitosi a Padova giovanissimo, vi compì gli studi classici e vi conseguì la laurea in giurisprudenza. ...
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FONTANA, Francesco
Maria Nadia Covini
Nacque intorno al 1435 a Chiari, presso Brescia. Passato con la famiglia a Verona, vi conseguì il dottorato nelle arti e in medicina ed esercitò la professione [...] medica. Nipote del minorita Gabriele Rangoni, discepolo di Giovanni da Capistrano, vissuto molti anni in Austria e in Germania, poi in Boernia e in Ungheria (dove era stato eletto vescovo di Transilvania ...
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Studiosa italiana di preistoria (Fondo, Trento, 1898 - Milano 1965); docente di paletnologia nell'univ. di Milano (dal 1937). Chiarì origini e sviluppo della preistoria italiana, dal Neolitico (culture [...] di Lagozza, Gaudo, Rinaldone) all'età del Bronzo (cultura di Polada) e a quella del Ferro (cultura di Golasecca). Tra le opere: Le civiltà preistoriche e protostoriche dell'Alto Adige (1938); Le più antiche ...
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GUGLIELMO Appulo
Francesco Panarelli
Le notizie biografiche riguardanti G. sono di una scarsità disarmante: i rari e non sempre chiari accenni provengono dalla sua unica opera nota: Gesta Roberti Wiscardi.
Per [...] , mentre non è risolto il dibattito sul significato dell'appellativo "Apuliensis". Una linea interpretativa vi legge il chiaro riferimento a una origine italiana, più precisamente pugliese, se non giovinazzese, mentre un'altra vigorosa linea si ...
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CAGGIO, Paolo
SSantangelo
Nacque a Palermo nel primo quarto del sec. XVI.
Della sua appartenenza a nobile famiglia dà testimonianza, in una lettera all'Aretino, Ottaviano Precone, vescovo di Monopoli, [...] principali del Mondo, Venezia 1565; Lettera a M. Giuseppe Morso, in Delle lettere facete e piacevoli, di diversi grandi Huomini et chiari ingegni… raccolte per M. Francesco Turchi, in Venezia 1575, II, pp. 234-239 (sta anche nella raccolta L'idea del ...
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Bovio, Giovanni
Filosofo e politico (Trani 1837-Napoli 1903). Prof. a Napoli di filosofia del diritto, fu il filosofo della democrazia repubblicana e negli Scritti filosofici e politici (1883) e nella [...] Dottrina dei partiti in Europa (1886) chiarì il programma di una «repubblica sociale», fondata sull’assoluta libertà di pensiero. Eletto deputato nel 1876, redasse nel 1897 il programma del gruppo repubblicano, di cui fece sempre parte. Nei suoi ...
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ILDEPRANDO, re dei Longobardi
Andrea Bedina
Nacque presumibilmente verso il 710; non sono note le prime fasi della sua vita. Paolo Diacono gli attribuisce l'appellativo di "nepos regis" (Hist. Langob., [...] avvenne l'elezione: Pavia, la capitale, e una chiesa mariana e cimiteriale di fondazione regia. Il testo fa chiaramente intendere che il significato della cerimonia, nella sua indubbia solennità, appare non solo decisamente laico, ma anche fortemente ...
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Patriota (Nizza 1819 - ivi intorno al 1870), fratello di Augusto (v.); organizzò nel 1848 i "volontarî della morte", che si segnalarono nello scontro con gli Austriaci al ponte del Caffaro (22 maggio); [...] durante la spedizione dei Mille comandò la 5º compagnia, ma fu congedato poco dopo lo sbarco in Sicilia per motivi non chiari. Dopo d'allora visse a Torino e a Nizza. ...
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chiara
s. f. [dall’agg. chiaro]. – L’albume dell’uovo, spec. dell’uovo crudo (quando è cotto si dice piuttosto il bianco); fig., a proposito di un male grave: ci vuol altro che ch. d’uovo (cfr. chiarata).
chiarata
s. f. [der. di chiara «albume»]. – Chiara d’uovo sbattuta, usata in preparazioni culinarie; anche come rimedio empirico su ustioni e contusioni, o come maschera di bellezza, con funzione astringente e rassodante.