Il dibattito accademico sul rapporto tra significato e significante è da sempre oscurato da un’ombra di contraddizione, una tensione che riflette la complessità intrinseca del linguaggio umano: la comunicazione [...] componimenti su ciò che non esiste. Possiamo, infine, sostenere che le parole non sono specchi che riflettono significati univoci e chiari, e accade che il confronto con la loro rappresentazione grafica non porti a un senso compiuto, dando vita a una ...
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Nell’Iliade i personaggi non sono mai descritti in silenzio, poiché sia la trama che la personalità dei protagonisti si sviluppano attorno ai numerosi dialoghi che caratterizzano il poema. L’unica eccezione [...] . Se il dialogo tra il Pelide e la dea è un eccellente esempio di come Omero, attraverso i dialoghi, renda chiari i sentimenti dei personaggi, altre conversazioni gettano luce sulla personalità degli eroi e sui valori in nome dei quali essi assumono ...
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Immaginate di avere tra le mani una trilogia di circa mille pagine: la copertina è bianca con sopra la fotografia di un palloncino fucsia ben arrotolato a riprodurre un cigno; sul cigno un riflesso: una [...] si riesce più a vedere il fondo? No! Qui c’è qualcosa di diverso, e avete ragione. D’altronde, la realtà è chiaramente chiamata in causa e se andate a guardare bene nelle postille, alla fine de Il dio impossibile, Walter Siti stesso si definisce «un ...
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Medea è una figura mitica immortale nella tradizione letteraria antica e moderna. Si tratta dell’eroina della Colchide che, innamoratasi di Giasone, tradisce la propria patria e il re Eeta, suo padre, [...] ma la sua forza divina la rende in realtà pienamente coerente con sé stessa fin dall’inizio. I famosi boulémata, le decisioni, sono chiari fin dalle prime battute; la morte è già sulla scena fin dalle prime battute. La pièce serve solo per portare a ...
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chiara
s. f. [dall’agg. chiaro]. – L’albume dell’uovo, spec. dell’uovo crudo (quando è cotto si dice piuttosto il bianco); fig., a proposito di un male grave: ci vuol altro che ch. d’uovo (cfr. chiarata).
chiarata
s. f. [der. di chiara «albume»]. – Chiara d’uovo sbattuta, usata in preparazioni culinarie; anche come rimedio empirico su ustioni e contusioni, o come maschera di bellezza, con funzione astringente e rassodante.
Comune della prov. di Brescia (38 km2 con 19.087 ab., stima 2020). Sede annuale della Rassegna della microeditoria, nel 2020 è stata la prima Capitale Italiana del Libro.
Letterato (Brescia 1712 - ivi 1785), gesuita. Scrisse una quarantina di romanzi, ai loro tempi fortunati, anche se spesso rimanipolazioni di romanzi stranieri; ma la sua rinomanza è dovuta alle tragedie e commedie, con e senza le maschere, in...