Famiglia di pesci Elasmobranchi Miliobatiformi con i generi Mobula e Manta. Vivono in tutti i mari caldi. Hanno corpo depresso, romboidale, più largo che lungo; dai lati sporgono in avanti due pinne cefaliche [...] a cui si devono i nomi comuni di razze cornute e diavoli di mare. Alcune specie possono giungere fino a 6 m di larghezza e superare la massa di una tonnellata. ...
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Sottordine di Mammiferi Cetacei; provvisti di dentatura omodonte (denti conici tutti uguali), eccetto che nella famiglia fossile Squalodontidi e in alcuni generi viventi, per es. nel narvalo; hanno lunghezze [...] variabili da meno di 3 m a più di 30 m. Le famiglie Platanistidi e Iniidi vivono in acque dolci, mentre le restanti famiglie (Delfinidi, Fiseteridi, Focenidi, Iperodontidi o Zifidi, Kogidi e Monodontidi) sono marine. ...
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Pesce (Gymnarchus niloticus) dell'ordine Osteoglossiformi, proprio delle acque dolci del continente africano; il suo corpo, molto allungato, fino a 1,50 m, è coperto da piccole scaglie, meno che sulla [...] testa; la pinna dorsale si estende dal capo fino alla coda; il dorso è olivastro, mentre il ventre è argenteo; lungo il corpo possiede organi elettrici che producono scariche a basso voltaggio. ...
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(o tahr) Nome comune dei Mammiferi Artiodattili Bovidi Caprini rappresentanti il genere Hemitragus, con 3 specie dell’Asia e Arabia, atttribuite da alcuni tassonomi a 3 diversi generi, affini e monospecifici. [...] Tra queste il t. dell’ Himalaya (Hemitragus jemlahicus), Mammifero Artiodattilo, dall’aspetto simile a una capra, che vive nell’Himalaya, in zone boscose e scoscese, al di sopra dei 2000 m. ...
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kudù Mammifero (Tragelaphus) dell'ordine Artiodattili, antilope di grande statura, con corna a cavaturacciolo. In Etiopia vive il k. grande o agazen (T. strepsiceros), che può raggiungere in lunghezza, [...] compresa la coda, oltre 2,5 m, mentre le corna, misurate in linea retta, possono oltrepassare il metro; in Somalia vive il k. minore (T. imberbis), simile al precedente ma di dimensioni minori. ...
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In zoologia, eccesso di pigmentazione che rende bruno, fino a diventare nero, il colore di alcuni animali (per es. Mammiferi, Rettili, Insetti). È causato sia da agenti esterni (temperatura, stato igrometrico) [...] sia da mutazioni ereditarie. Va assegnato al primo caso il m. di alcune farfalle che presentano dimorfismo stagionale, al secondo il m. integrale di animali selvatici come la pantera nera. ...
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Mammifero dell'ordine Cetacei. L'unica specie Ziphius cavirostris, diffusa nelle acque temperate e tropicali di tutti gli oceani, è caratterizzata dalle forme snelle del corpo, che non supera i 9 m di [...] lunghezza. Ha muso lungo e stretto, da cui il nome comune di balena rostrata o balena del becco; vive in acque profonde e si nutre di Molluschi Cefalopodi ...
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pésce martèllo Pesce (Sphyrna zygaena) della classe Condroitti, caratteristico per il capo a forma di T e per gli occhi situati all'apice dei due prolungamenti laterali; è uno squalo che può raggiungere [...] i 5 m di lunghezza e i 4 q di peso; vive a profondità notevoli nei mari tropicali, e anche, ma poco frequente, nel Mediterraneo. ...
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Sciliorinidi Famiglia di Pesci Condroitti Carcariniformi che vivono presso le coste nei mari caldi e temperati, fino a circa 800 m di profondità: hanno due pinne dorsali prive di aculei, una pinna anale, [...] occhi senza membrana nittitante, 5 fenditure branchiali e colorazione maculata; nel Mediterraneo e nei mari europei si trovano il gattuccio e il gattopardo ...
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Genere di Cetacei Odontoceti Monodontidi, caratterizzati dalla mancanza della pinna dorsale, privi di pieghe sulla gola, con vertebre cervicali non fuse, e con denti scarsi e caduchi; si nutrono di Cefalopodi. [...] La specie più comune è il delfinattero bianco o beluga (Delphinapterus leucas), lungo circa 6 mche vive nell’Oceano Artico, Atlantico e Pacifico settentrionale. ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.