Religiosa (sec. 13º - 14º) la cui biografia è incerta e legata alla testimonianza di fra Paolo Attavanti (m. 1499) nei due scritti: Dialogus de origine Ordinis e Paulina praedicabilis. Convertita dalla [...] fondatori dell'Ordine dei servi di Maria, volle vestire l'abito dei servi di Maria, caratterizzato dall'ampio manto nero: sembra che questo ordine laicale femminile già si fosse formato da tempo (1250-1275), ma G. ne divenne presto una guida morale ...
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Francescano (Cesena 1270 circa - Monaco di Baviera 1342). Maestro di teologia a Parigi, eletto generale dell'ordine (1316) in un momento acuto della lotta con gli spirituali per l'osservanza della regola; [...] il pontefice avvenne dopo che il capitolo generale francescano di Perugia (1322) presediuto da M. ebbe dichiarata ortodossa la ", condannata invece dal papa. Convocato ad Avignone nel 1327, M. si rifugiò, con Guglielmo di Occam e Bonagrazia da Bergamo ...
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Nei paesi musulmani, istituto d’istruzione media e superiore per le scienze giuridico-religiose musulmane; vi sono insegnati in particolare Corano e ḥadīth. Gli insegnamenti sono impartiti da professori [...] retribuiti a studenti che usufruiscono di vitto e alloggio per lo più nella m. stessa. Il tipo classico di m. è la sciita.
Dal punto di vista architettonico, lo schema tipico della m. è costituito da un cortile aperto con due o quattro atri ...
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Figlio (m. 741) di Giovanni, siro di nazione, successe a Gregorio II il 18 marzo 731. Esplicò una notevole attività edilizia, restaurando in Roma edifici rovinati dagli anni e costruendone di nuovi; riparò [...] appoggiò s. Bonifacio nelle sue missioni in Germania, inviandogli il pallio nel 732 e costituendolo così arcivescovo delle regioni che aveva convertito al cristianesimo; lo accolse poi a Roma onorevolmente nel 737-38. Combatté gli iconoclasti (731) e ...
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Romano (m. 19 nov. 498), successe a Gelasio I il 24 nov. 496. Nell'intento di far cessare lo scisma seguito alla condanna di Acacio ad opera del papa Felice III, cercò un ravvicinamento con l'imperatore [...] , e accolse benevolmente il diacono Fotino di Tessalonica: perciò, secondo il racconto del Liber Pontificalis, una parte del clero romano (che poi seguì il papa Simmaco) si sarebbe separata da lui come da un eretico, diceria mantenutasi a lungo nella ...
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Successore (n. Todi - m. in Crimea 655) di Teodoro I, di cui era stato apocrisiario a Costantinopoli. Eletto nel luglio 649, in un momento assai critico per l'affermarsi del monotelismo sostenuto dagli [...] violentissima e portò nel 653, per mano dell'esarca Teodoro Calliope, all'arresto e alla deportazione a Costantinopoli del papa, che fu duramente maltrattato, processato e deposto; esiliato in Crimea, vi morì il 16 sett. 655. Festa, 13 apr. (fino al ...
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Nobile romano (m. Roma 891), fu eletto successore di Adriano III (885), con l'opposizione dell'imperatore Carlo il Grosso, che aveva forse in animo un'altra candidatura. Sotto il suo pontificato avvenne [...] la deposizione della dinastia imperiale carolingia, in occasione della quale S., prima incerto tra Guido di Spoleto e Arnolfo di Carinzia, finì col consacrare imperatore il primo (891). Nei riguardi di ...
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Francescano (n. Durango, Biscaglia, prima del 1468 - m. Messico 1548). Nominato nel 1527 da Carlo V primo vescovo di Città di Messico, fu confermato dal papa nel 1530; nel 1546 la sua sede veniva elevata [...] (1528-35), fu grande avversario della prima audiencia del Messico, e soprattutto del governatore di Cuba Nuño de Guzmán, che scomunicò (1529). Con l'appoggio del viceré Mendoza, curò poi l'evangelizzazione e l'educazione degli Indiani, fondando ...
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Di nome Brunone (n. 973 - m. 999), figlio di Ottone, che era duca di Carinzia e marchese di Verona, fu da suo cugino Ottone III designato papa alla morte di Giovanni XV. Fu il primo papa tedesco. Consacrato [...] da Crescenzio espelleva G. eleggendo papa Filagato vescovo di Piacenza col nome di Giovanni XVI (997). L'intervento di Ottone III riportò sul trono pontificio G. che, fedele all'imperatore, seppe tenere una saggia ed energica linea di condotta. ...
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Gebardo dei conti di Dollnstein-Hirschberg (m. Arezzo 1057). Fu eletto (1055) per volere di Enrico III, il quale l'anno prima a Magonza aveva preso accordi in tal senso col clero romano. Salito al soglio [...] dopo un anno di sede vacante, V., contrario alla politica d'indipendenza seguita dal suo predecessore Leone IX, mostrò che intendeva però continuarne l'opera riformatrice. Ebbe da Enrico III il ducato di Spoleto e la marca di Fermo. A sua volta s' ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.