DEL MONACO, Mario
Raoul Meloncelli
Nacque a Firenze il 27 luglio 1915 da Ettore, funzionario dell'amministrazione comunale, e da Flora Giachetti che, dotata di una bella voce e di un naturale talento [...] la compagnia del S. Carlo cantò al Covent Garden di Londra nei Pagliacci di R. Leoncavallo accanto a M. Carosio; il successo riscosso fu tale che venne invitato a effettuare una registrazione in disco per la Voce del padrone.
Nel 1947, ormai entrato ...
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ALESSANDRI, Felice
Silvana Simonetti
Compositore, nato a Roma il 24 nov. 1747 da Stefano e Angiola-Maria Ruggieri. Secondo il Fétis, compila sua educazione musicale a Napoli e iniziò giovanissimo a [...] a Londra con la moglie, la cantante Lavinia Maria Guadagni, che debuttò al King's Theatre all'Haymarket nell'opera La Schiava di carnevale 1779 al teatro alla Scala di Milano Calliroe (libretto di M. Verazi, 26 dic. 1778) e Venere in Cipro (libretto ...
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BAINI, Giuseppe Giacobbe Baldassi
Raoul Meloncelli
Nacque a Roma il 21 ott. 1775 da Antonio, sarto di origine veneziana, e da Caterina Nesi, senese. Rimasto orfano in giovanissima età, fu affidato dal [...] la domanda di concedere il permesso al B., che non era "ne aggregato ne riunito" alla Congregazione 82r-84r; Notizie del Giorno, n. 21, giovedì 23 maggio 1844, p. 1; A. M. Carcano, Cenni biografici intorno a Monsignor D. G. B., in Diario di Roma, 3 ...
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CARELLI, Emma
Raoul Meloncelli
Nacque a Napoli il 12 maggio 1877 da Beniamino e da Matilde Caputo.
Il padre Beniamino, nato a Napoli il 9 maggio 1833, fu personaggio di primo piano nel mondo musicale [...] Djagilev, oltre a tutta una serie di operisti minori che al Costanzi conobbero il loro momento di celebrità come . Monaldi, Cantanti celebri del sec. XIX, Roma 1928, pp. 282 s.; M. Incagliati, E.C. alla ribalta e tra le quinte, in Il Messaggero, 29 ...
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DE LUCIA, Fernando
Maurizio Tiberi
Nacque a Napoli l'11 ott. 1860 da una famiglia di musicisti (il padre suonava il clarinetto e il fratello il violino): entrò nel conservatorio di musica di S. Pietro [...] D. aveva in realtà motivazioni che andavano al di là delle sue qualità vocali. In quel momento a Londra agivano tre compagnie d'opera: la Harris al Drury Lane con J. ed E. de Reszké, L. Nordica, G. Fabbri, V. Maurel, M. Battistini, F. Navarrini e il ...
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BERNABEI, Ercole
Raoul Meloncelli
Nato a Caprarola (Viterbo) nel 1622 circa, si dedicò giovanissimo allo studio della musica. Trasferitosi a Roma, ebbe come maestro di composizione Orazio Benevoli, [...] , di cui facevano parte anche M. Cesti e A. Scarlatti, ed è possibile che, introdotto nelle case dei Chigi, Ormai la fama del B. si era diffusa anche all'estero, tanto che appena due anni dopo la sua nomina nella cappella Gitilia in Vaticano, ...
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LATILLA (Attila, L'Attila, La Tilla), Gaetano (Donato Giuseppe Domenico)
Dinko Fabris
Nacque a Bari il 10 genn. 1711 da Nicola, commerciante di libri discendente da una famiglia originaria di Casamassima [...] in relazione al "delirio" mentale che lo colpì secondo una lettera inviata da G.M. Ortes a J.A. Hasse di Piccinni, in Il tempo di N. Piccinni (catal.), a cura di C. Gelao - M. Sajous, Bari 2000, p. 11; G. Rostirolla, Il "mondo novo" musicale di P. ...
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PICCININI, Alessandro
Dinko Fabris
PICCININI, Alessandro. – Nacque a Bologna il 30 gennaio 1566 da Leonardo Maria e Cassandra de Mussolini.
Esponente principale di una famiglia bolognese che produsse [...] duca di Ferrara ne regalò due al principe Carlo Gesualdo di Venosa, che a sua volta ne lasciò uno a Roma in mano al « 1999, ad ind.; Lope de Vega, La selva sin amor, a cura di M.G. Profeti, Firenze 1999; F. Torelli, introduzione a G. Kapsperger - A ...
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PAVESI, Stefano
Maria Chiara Bertieri
PAVESI, Stefano. – Nacque a Casaletto Vaprio (vicino a Crema, all’epoca Repubblica di Venezia) il 22 gennaio 1779, secondogenito di Giambattista e di Rosa Bonizzoli.
Svolse [...] 41). Il successo si rinnovò pochi mesi dopo con l’opera che permise a Pavesi di presentarsi per la prima volta alla Scala di Studien zum Opernschaffen von S. P., diss., Universität Wien, 1983; M. Marino, Rossini e P. A proposito di un’aria dell’“ ...
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DEGRADA, Francesco
Cesare Fertonani
Formazione e prime esperienze
Nacque a Milano il 23 maggio 1940 da Luciano, impiegato, e Hirte De Libero; lo zio materno, che ebbe una fondamentale importanza nella [...] al testo e il costante rapporto con la musica viva che connotavano il lavoro di Degrada si concretizzarono nell’interesse Antonio Vivaldi: da Venezia all’Europa, a cura di F. Degrada - M.T. Muraro, Milano 1978, pp. 80-89; Vivaldi e Metastasio: note ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.