Critica cinematografica italiana (Napoli 1923 - Roma 2010). Figlia dell’antifascista M. Vinciguerra, è cresciuta in un ambiente intellettualmente ricco e stimolante (B. Croce era un amico di famiglia). [...] , per poi passare a Raidue e incontrare il favore del grande pubblico con la sua irriverente critica di programmi e personaggi televisivi. Ospite fissa di Mattina in famiglia, V. era apprezzata per la schiettezza e la simpatia che la distinguevano. ...
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Nome d'arte dell'attore Reginald Truscott-Jones (Neath, Galles, 1907 - Torrance, California, 1986); negli USA dal 1930, naturalizzato statunitense nel 1938, è stato interprete di numerosi film: Bolero [...] (1934); Kitty (1944); The lost weekend (Giorni perduti, 1945), che gli ha valso l'Oscar; Golden earrings (1947); Dial M for murder (Il delitto perfetto, 1954); Girl in the red velvet swing (1955). Ha anche diretto e interpretato alcuni film: A man ...
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(trad. it. Bubu di Montparnasse) Romanzo (1901) dello scrittore francese Ch.-L. Philippe (1874-1909).
La vicenda è quella di una giovane, Metenier Berthe, che si prostituisce per volere dell’uomo cui è [...] , Maurice Bélu, detto Bubu. Nella sua triste condizione si inserisce il rapporto con Pierre Hardy, un ragazzo di provincia innamorato di lei.
Dal racconto è stato tratto il film Bubù (1971) di M. Bolognini, interpretato da M. Ranieri e O. Piccolo. ...
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(trad. it. Chi ha paura di Virginia Woolf?) Dramma (1962) del drammaturgo E. Albee (1928-2016), che affronta il tema della frustrazione psichica vissuta da una coppia sterile.
Ne è stato adattamento cinematografico [...] l’omonimo film (1966) di M. Nichols, interpretato da R. Burton ed E. Taylor, vincitore di cinque premi Oscar (1967), tra i quali quelli a E. Taylor, come migliore attrice protagonista, e alla costumista I. Sharaff. ...
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Pseudonimo collettivo dei due registi cinematografici russi, omonimi ma non parenti, Georgij Nikolaevič (n. Vologda 1899 - m. 1946) e Sergej Dmitrievič (Mosca 1900 - Leningrado 1959); insieme realizzarono [...] Spjaščaja krasavica ("La bella addormentata", 1930); Ličnoe delo ("Fatto personale", 1931); Čapaev (Ciapaiev, 1934), il loro capolavoro, che segnò l'inizio di una nuova fioritura del cinema sovietico; Oborona Caricyna ("La difesa di Caricyn", 1942); ...
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(Un amore di Swann) Titolo di un lungo episodio nella I e II parte della À la Recherche du temps perdu (Alla ricerca del tempo perduto; 1913-27) dello scrittore francese M. Proust (1871-1922), che narra [...] l'amore geloso di Swann, raffinato gentiluomo, per la cocotte Odette de Crécy che poi sposa.
Dal racconto è stato tratto l’omonimo adattamento cinematografico (1984) di V. Schlöndorff. ...
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Regista e attore francese fra i più noti del cinema muto (n. Roubaix 1896 - m. 1968). Ha interpretato: Monte Cristo (1915); L'auberge rouge (1923); Cceur fidèle (1923); Terre d'angoisse (1939). Tra i molti [...] film che ha diretto, ricordiamo: Passeport 13444 (1931); L'ange du foyer (1936); Un homme à abattre (1937); Cartacalha (1941); L'homme sans nom (1942); La dernière chevauchée (1947). ...
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Pioniere dell'industria cinematografica americana (n. Faversham, Kent, 1874 - m. 1958); negli USA dal 1888, nel 1896 con J. S. Blackton realizzò alcuni documentarî e brevi film a soggetto. Nel 1900 fondò, [...] con Blackton, la Vitagraph, che divenne una delle più importanti case di produzione americane nel periodo del muto, e la cui attività culminò nel 1924 con la produzione di Captain Blood. ...
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(trad. it. Un cappello di paglia di Firenze) Commedia (1850) in cinque atti dei commediografi francesi E.-M. Labiche (1815-1888) e M.-A. Michel (1812-1868), che vi collaborò.
Rivisitazione è stata quella [...] di R. Clair nell’omonimo film (1927) ...
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Scenografia
Antonio Audino
Teatro
di Antonio Audino
In Italia la s. ha assunto un'importanza prevalente rispetto ai vari elementi che compongono lo spettacolo teatrale, non soltanto per la tradizione [...] (si pensi a Il giuoco delle parti, 1965, da L. Pirandello), di M. Castri con M. Balò (per la Trilogia della villeggiatura, 1996, da C. Goldoni), di modificato e il teatro, del resto, non fa che cogliere il mutato rapporto con l'immagine; in una ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.