Attrice cinematografica italiana (Comacchio 1919 - Roma 2016). Scoperta da De Sica che la volle nella pellicola Teresa Venerdì (1941), ha confermato la sua cifra stilistica di semplicità e naturalezza [...] Bonnard, C'è sempre un ma! (1942) di L. Zampa e Quartieri alti (1945) di M. Soldati. Delle sue interpretazioni successive vanno citate, tra le numerose altre, quelle nelle pellicole Gente dell'aria (1943), Tempesta sul golfo (1943), O sole mio (1946 ...
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Nome d'arte dell'attrice Marguerite Monceau (Parigi 1871 - Touzac, Cahors, 1948); esordì alla Comédie-Française nel 1890 e raggiunse presto la celebrità (specie in Les femmes savantes e Phèdre). Fu amica [...] dei poeti simbolisti; sposa di C. Mendès, poi di M. Schwob. Trasferitasi a Buenos Aires, dove fondò la 1946 portò al trionfo accanto a L. Jouvet La folle de Chaillot che J. Giraudoux aveva scritto per lei. Ha lasciato interessanti memorie: La statue ...
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Regista del cinema d'animazione (n. Christchurch, Nuova Zelanda, 1901 - m. 1980); si stabilì nel 1929 a Londra, dove esordì con il film sperimentale Tusalava (1929). Fu collaboratore del regista J. Grierson. [...] La sua tecnica originale, consistente nell'incidere direttamente la pellicola, che poi veniva colorata o dipinta, rinnovò in quegli anni il cinema d'animazione. Dopo The birth of a robot (1936, in collab. con Jennings), Rainbow dance (1936), Trade ...
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Attore cinematografico e televisivo italiano (n. Palermo 1967). Scoperto nel 1989 da M. Risi (che gli ha assegnato un piccolo ruolo nel film Mery per sempre), all’inizio degli anni Novanta ha preso parte [...] a film campioni d’incassi quali Anni ‘90 (1992) e Palermo-Milano solo andata (1995). In seguito ha recitato in diverse produzioni televisive (film e fiction quali Ultimo, 1998; Ultimo 2 – La sfida, 1999; ...
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Attore cinematografico e teatrale italiano (Roma 1931 - ivi 2015). È stato scoperto nel 1946 da V. De Sica (che lo ha voluto come protagonista in Sciuscià) e da allora ha lavorato per i grandi nomi del [...] cinema italiano, da F. Fellini a M. Antonioni, L. Visconti (che lo ha diretto anche a teatro in Morte di un commesso viaggiatore, 1954) e R. Rossellini (tra gli altri). Dopo pellicole quali I vitelloni (1953), Giovani mariti (1958) e Viva l’Italia ( ...
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Particolare sottogenere cinematografico, nato nel periodo del muto in Francia e sviluppatosi negli Stati Uniti negli anni 1920, fondato su una comicità elementare che sfrutta il linguaggio del corpo e [...] ‘torte in faccia’. Il genere s. si è sviluppato grazie all’apporto della casa di distribuzione francese Pathé e di alcuni suoi alfieri come M. Fabre, A. Deed e F. Guillaume. Negli Stati Uniti prosperò e si raffinò grazie a registi quali H. Roach e ...
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(trad. it. Capitani coraggiosi) Romanzo di formazione (1897) dello scrittore e poeta inglese R. Kipling (1865-1936).
Harvey Cheyne è il ricco e insolente figlio di un armatore che, durante una traversata [...] vivere. Ad aiutarlo ci sarà l’amicizia con Dan, il figlio del burbero capitano Disko Troop.
Adattamento cinematografico è stato il film Captains courageous (1937; Capitani coraggiosi) di V. Fleming, interpretato tra gli altri da S. Tracy e M. Rooney. ...
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Regista cinematografico australiano (n. Sydney 1967). Dopo circa un decennio come assistente alla regia in numerose produzioni australiane (perlopiù piuttosto piccole), negli anni Novanta si è trasferito [...] a Hollywood. Qui ha incontrato i fratelli Wachowski che lo hanno voluto come aiuto regista nella trilogia composta da Matrix (1999 di A. Moore e D. Lloyd), esordio alla regia di M.; la pellicola ha sorpreso la critica e conquistato il pubblico. Tra ...
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Fisiologo e pioniere del cinema (Beaune 1830 - Parigi 1904). Prof. di semiotica cardiologica all'École Pratique di Parigi, poi direttore di un laboratorio di fisiologia e infine (1867) prof. di storia [...] naturale al Collegio di Francia come successore di M.-J.-P. Flourens; socio straniero dei Lincei (1883). Introdusse in fisiologia il metodo di registrazione grafica, che attuò mediante numerosi apparecchi di sua invenzione (sfigmografo, pneumografo, ...
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Le misèrie d'Monssù Travèt Commedia (1863) in dialetto piemontese del letterato italiano V. Bersezio (1828-1900).
Rappresentazione, divenuta proverbiale, delle peripezie di un povero impiegato, Travet, [...] che, tormentato dalle angustie della famiglia e dell'ufficio, passa di guaio in guaio, e per difendere dalle insidie di un ebbe nel 1945 (Le miserie del signor Travet), per la regia dello scrittore e regista cinematografico M. Soldati (1906 -1999). ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.