LEMMON, John Uhler, detto Jack
Francesco Bolzoni
Attore cinematografico statunitense, nato a Boston l'8 febbraio 1925. Già durante gli studi liceali e universitari (ad Harvard) scrive e porta in scena [...] mimico, L. ha la prerogativa di favorire la spontaneità nelle attrici, talvolta di diversa esperienza (da S. MacLaine a M. Monroe) che gli vengono messe a fianco, e di dar vita a disinvolte coppie maschili assieme a dotati commedianti, da W. Matthau ...
Leggi Tutto
HANDKE, Peter (App. IV, ii, p. 128)
Antonella Gargano
Scrittore austriaco. La ricerca di H. continua in direzione del recupero di un ordine cosmico, in cui dimensione soggettiva e oggettiva interagiscono [...] cinema, segnata dal lungo sodalizio con il regista W. Wenders, che nel 1972 traspose sugli schermi il romanzo di H. Die Angst cinematografico un'altra possibile forma di espressione.
Bibl.: M. Durzak, Peter Handke und die Gegenwartsliteratur. Narziß ...
Leggi Tutto
Fenomeno legato alla diffusione del cinema e alla connessa popolarità degli attori protagonisti (divi) che li rende, presso il grande pubblico, oggetto di fanatica ammirazione. Portando l'attore in primo [...] seno a una civiltà moderna di tipo essenzialmente razionale", reputa che "siano stati proprio gli sviluppi della modernità, cioè della registro più prossimo all'esperienza comune: J. Dean e M. Monroe sono stati gli emblemi di un rinnovamento profondo ...
Leggi Tutto
Drammaturgo francese, nato a Bordeaux il 23 giugno 1910. Terminato il liceo al collegio Chaptal di Parigi, lasciò interrotti gli studi universitarî di diritto per impiegarsi in un ufficio di pubblicità. [...] vario carattere comico sono raggruppate in Pièces roses (1942), che raccoglie: Le bal des voleurs (1932, rappr. 1938 , J.A. ou le mythe du baptême, in Les quatre jeudis, Parigi 1944; M. Chastaing, J.A. ou le théâtre de la pureté, in Jeux et poésie, ...
Leggi Tutto
Artista statunitense, nato a Nyack (New York) il 24 dicembre 1903, morto a Flushing (Long Island, New York) il 29 dicembre 1972. Dal 1917 al 1921 studiò presso la Phillips Academy di Andover (Massachusetts) [...] dei collages vivono nell'ambito del Surrealismo, in particolare nella scia di M. Ernst. Circondato da una miriade di stampe e da un mondo , egli nel comporli, soprattutto nelle Scatole, che qualificano la sua invenzione creativa in un contesto ...
Leggi Tutto
Attore cinematografico statunitense, nato a Los Angeles il 4 dicembre 1949.
Figlio di Lloyd e fratello di Beau, entrambi attori, ha esordito a soli quattro mesi in The company she keeps (1949; N.N. Vigilata [...] Una calibro 20 per lo specialista), straordinario esordio di M. Cimino, per il quale B. è stato nuovamente candidato suo sogno) ha permesso all'attore di dar vita a un personaggio che sembra provenire dal mondo e dalla mitologia di F. Capra. Con ...
Leggi Tutto
Attore, regista e produttore cinematografico statunitense, nato a Los Angeles il 18 gennaio 1955. Ha ottenuto il premio Oscar nel 1990 per la regia di Dance with wolves (Balla coi lupi). Il film, sua opera [...] ) di O. Stone. Dopo Bodyguard (1992; Guardia del corpo) di M. Jackson, al fianco della cantante W. Houston, l'incontro con il spazi e per i personaggi che cercano il riscatto morale. Con Message in the bottle (1998; Le parole che non ti ho detto) di ...
Leggi Tutto
(pseud. di Jenkins, Richard)
Attore e regista cinematografico e teatrale britannico, nato il 10 novembre 1925 a Pontrhydfen e morto a Ginevra il 6 agosto 1984. Figlio di un minatore, frequenta l'università [...] cinema sembra gradire più ruoli di scarso impegno che non quelli che richiedono studio. I molti elogi guadagnati a alla conclusione della ripresa del film 1984 (Orwell 1984) diretto da M. Redford, dal romanzo avveniristico di G. Orwell.
Bibl.: F. ...
Leggi Tutto
Regista del cinema e della televisione, nata a Carpi (Modena) il 12 gennaio 1937. Laureatasi in lettere antiche all'università di Bologna, si iscrive (1960) al Centro sperimentale di cinematografia. Realizzati [...] riscontrano nei film della laica C. un alito di religiosità che l'avvicinerebbe a P. P. Pasolini. Il riferimento obbligato in cui la figura del santo, interpretata dal ''divo'' M. Rourke, torna al centro dell'ispirazione drammatica dell'autrice.
...
Leggi Tutto
Attore cinematografico statunitense, nato a New York il 17 agosto 1943.
Cresciuto nell'ambiente italoamericano di Little Italy, si libera dal suo influsso leggendo i testi della Beat generation nel clima [...] Coppola (1974), per cui ottenne l'Oscar per la migliore caratterizzazione; l'uomo del sottosuolo in Taxi driver (1976) di M. Scorsese, che, in seguito a una strage, diventa un eroe della cronaca; l'esuberante sassofonista di New York, New York (1977 ...
Leggi Tutto
m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.