Attore italo-tedesco (Trieste 1880 - Vienna 1935); artista di sottili risonanze, ha toccato con varia efficacia tutta la gamma dei personaggi tragici, affermandosi in quelli dalle note più intime e delicate: [...] , recitato in inglese, durante un giro in America. Dapprima comparsa al Burgtheater di Vienna, fu scritturato da M. Reinhardt (1904), che gli affidò parti importanti alla Deutsche Volks bühne di Berlino. Dopo la prima guerra mondiale recitò a Mosca ...
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Scrittore romeno (Humuleşti, Neamţ, 1837/1839 - Iaşi 1889). Di origine contadina, entrò a far parte della società Junimea (Gioventù), in stretti rapporti con M. Eminescu che lo introdusse nella cerchia [...] degli scrittori che facevano capo alla rivista Convorbiri literare ("Conversazioni letterarie"). Oltre a numerosi libri didattici, C. ha scritto racconti e fiabe di carattere popolare (Soacra cu trei nurori "La suocera con tre nuore", 1875) e ha ...
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(L'ultimo dei Moicani) Romanzo (1826) del romanziere americano J.F. Cooper (1789-1851), secondo dei cinque racconti che fanno parte del ciclo Leatherstockings ("Calze di cuoio").
Nella cornice [...] Nordamerica si svolge una sanguinosa contesa fra tribù di Pellirosse, in particolare tra gli Uroni e i Moicani.
Dal romanzo sono stati tratti gli adattamenti cinematografici degli omonimi film di M. Tourneur e C. Brown (1920), G.B. Seitz (1936) e di ...
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Regista ungherese (Salgótarján 1933 - Budapest 2007). Ha esordito alla fine degli anni Cinquanta con alcuni cortometraggi, per passare al lungometraggio con Sodrásban (Corrente, 1963), in cui risente dell'influenza [...] di M. Antonioni, e con Zöldár (Anni verdi, 1965). Sono seguiti Magasiskola (I falchi, 1970), premio della giuria di Cannes, e Holt vidék (Paesaggio morto, 1971), che sono considerate le sue opere migliori. Successivamente ha realizzato l' ...
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Industriale e produttore cinematografico russo (Dymer 1884 - Los Angeles 1957); naturalizzato statunitense nel 1912, iniziò la sua attività con una sala di spettacolo a Haverhill (Massachusetts); con l'acquisto [...] di altre sale formò poi un circuito. Passato in seguito alla produzione, fondò la Louis B. Mayer Pictures che, dopo l'associazione con Marcus Loew e Samuel Goldwyn, diede origine alla Metro-Goldwyn-Mayer, della quale M. fu vicepresidente. ...
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Capocomico romeno (n. 1880 - m. 1945). Ebbe successo fra le due guerre mondiali per le sfarzose riviste musicali e le operette che allestì nel teatro Cărăbuş, da lui fondato nel 1919. Fu protagonista di [...] uno dei primi film romeni: Visul lui Tănase ("Il sogno di T.", 1932) ...
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REGÌA
Mino Argentieri
(App. II, II, p. 678)
Cinematografia. - Dagli anni Trenta in poi, nell'attività cinematografica, la r. ha acquistato caratteri tali da consentirle di esercitare un pieno controllo [...] nutrito da un pubblico provvisto di motivazioni culturali; un divismo che si basa sulla fama di cineasti come A. Hitchcock, J. L. Buñuel, J.-L. Godard, F. Truffaut, L. Visconti, M. Antonioni, S. Kubrick.
A film sempre più personali e in sintonia con ...
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Regista cinematografico, nato a Milano l'11 maggio 1928. Dopo essersi cimentato in varie attività (fra l'altro, quella di attore e di direttore di produzione), si improvvisa regista in Spagna, dove si [...] donna, 1984), F. rivela una lucidità di giudizio che anticipa umori e ricerche degli stessi studiosi di urbanistica. Schermo delle mie brame, Firenze 1978; F. Accialini, L. Coluccelli, M. Ferreri, Milano 1979; G. Grazzini, Cinema '78, Roma-Bari 1979 ...
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GASSMAN, Vittorio
Francesco Bolzoni
(App. III, I, p. 710)
Attore italiano. Conclusa l'esperienza del Teatro d'arte italiano da lui coordinato con l'operosa collaborazione di L. Lucignani che, se non [...] al gran tour nell'Italia del benessere e in quella che l'ha preceduta, organizzato dai registi della commedia all' e Lucignani) o su personaggi del suo ambiente (L'udienza, 1972, di M. Ferreri; C'eravamo tanto amati, 1974, di E. Scola; La famiglia ...
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(App. IV, I, p. 137)
Regista cinematografico italiano, la cui fama internazionale tocca l'apogeo nel 1974-75. Da tempo considerato inimitabile da studiosi e da registi (le nouvelles vagues hanno in A. [...] prove. E aumenta, si potrebbe dire, a ogni film che egli non riesce a realizzare. Il suo stesso vissuto artistico e nel restauro dei suoi film.
Bibl.: G.Tinazzi, M. Antonioni, Firenze 1974; R. Lyons, M. Antonioni's Neo-Realism, New York 1974; G. ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.