Chimico (n. Choindez, cantone di Berna, 1862 - m. 1918); prof. all'univ. di Würzburg; è noto per numerose ricerche nel campo della chimica organica (riduzioni elettrolitiche, acidi, ammine, ecc.). Va sotto [...] il suo nome una legge che lega la sovratensione con la densità di corrente, esprimibile con la relazione w=a+blogI, dove w è la sovratensione, a e b sono costanti e I è la densità di corrente. ...
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Acido di
spesso indicato con la sigla PAS. Si presenta in cristalli incolori, poco solubili in acqua, che si ottengono con diversi metodi (riduzione dell’acido p-nitrosalicilico, carbossilazione del [...] m-amminofenolo ecc.). È un isomero dell’acido amminosalicilico, largamente usato come chemioterapico, in quanto esercita una forte azione antibatterica nei confronti del bacillo tubercolare; spesso viene somministrato insieme alla streptomicina. ...
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Gruppo di composti chimici risultanti dall’unione di un nucleo eterociclico collegato, tramite catena dienica (o polienica), a un gruppo chetonico come, per es., nel composto di
Le m. sono sostanze coloranti [...] sintetiche, che comprendono diversi sensibilizzanti fotografici di interesse pratico. ...
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Poiché gli e. sono di natura proteica, il problema della loro sintesi s'identifica con quello della sintesi delle proteine specifiche; soltanto la formazione dei coenzimi batte vie particolari, diverse [...] :
In pratica il substrato S può essere trasformato in C → D → E oppure in L → M → N. Le reazioni 1 e 2 sono dunque in concorrenza. Se l'e. che catalizza la reazione S → C è più attivo, nella cellula si forma prevalentemente il composto (terminale ...
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(App. IV, i, p. 279; V, i, p. 366; v. chimica biologica, X, p. 110; App. II, i, p. 578)
La b. ha una posizione centrale nelle scienze della vita per i contenuti tematici, per le strategie sperimentali [...] della trasduzione di segnali sono quelle a carico delle proteine G eterotrimeriche, identificate e caratterizzate da M. Rodbell e A.G. Gilman (che hanno ricevuto il premio Nobel per la medicina o la fisiologia nel 1994). È impressionante constatare ...
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NUCLEICI, ACIDI
Massimo Libonati
. Gli a. n. si distinguono in due tipi, l'a. deossiribonucleico (DNA) e l'a. ribonucleico (RNA). Entrambi sono molecole di grandi dimensioni preposte a una funzione [...] è la DNA polimerasi isolata da A. Kornberg e collaboratori nel 1957. Trattasi di una proteina con P. M. di 109.000, che necessita dei quattro deossiribonucleosidi trifosfati (dATP, dCTP, dGTP, dTTP) quale substrato, di Mg2+ e di DNA quale stampo ...
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FOTOSINTESI (XV, p. 817; App. II, 1, p. 968; III, 1, p. 667)
Giorgio Forti
Generalità. - La f. è il più imponente processo biosintetico naturale, e consiste nella conversione dell'energia di radiazioni [...] curva d'induzione si riduce di circa 10 volte, il che costituisce un'ulteriore prova del rapporto di 1 a 10 tra Proceedings of the IInd International Congress on photosynthesis, a cura di G. Forti, M. Avron e B. A. Melandri, vol. III, L'Aia 1972; C. ...
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REAZIONI CHIMICHE, Meccanismi delle
Gabriello Illuminati
Il tempo è una delle variabili importanti delle attività umane. Il tempo che occorre per eseguire una qualsiasi operazione, il tempo che occorre [...] :
Poiché l'unico prodotto arricchito in 18O è l'acetato, si conclude che in questo caso l'idrolisi avviene mediante la rottura del legame a (esperienza di M. Polanyi).
Un terzo esempio è l'impiego dell'isotopo radioattivo 14C nella trasposizione ...
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FOTOCHIMICA (XV, p. 776; App. II, 1, p. 962)
Vittorio Carassiti
Franco Scandola
La f. è quella branca della chimica che studia le reazioni indotte dalle radiazioni elettromagnetiche nel campo del visibile [...] definito come il rapporto fra il numero di molecole che dànno quel processo e il numero di fotoni assorbiti Balzani, V. Carassiti, Photochemistry of coordination compounds, ivi 1970; J. M. Mellor, D. Phillips, K. Salisbury, in Chemistry in Britain, ...
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PLASTICHE, MATERIE (XXVII, p. 493; App. I, p. 942; App. II, 11, p. 555)
Giovanni CRESPI
Come è già noto, col nome di m. (o masse) p. si comprendono prodotti costituiti o contenenti, come ingrediente [...] raggiunge l'ugello di iniezione, attraverso il quale viene iniettato in uno stampo freddo. La m. p. allo stato fluido riempie completamente le cavità dello stampo che è conformato secondo i contorni del pezzo finito. Quando la resina è raffreddata e ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.