Albero (Adansonia digitata) della famiglia Bombacacee, dell’Africa tropicale, dal tronco gigantesco, alto 10-12 m e con diametro che raggiunge 8-10 m. Ha foglie palmato-digitate e fiori bianchi, imbutiformi, [...] con diametro di 15-20 cm. Il frutto, di qualche chilogrammo, è pieno di una polpa farinosa, acidula, che serve a preparare bevande. I semi forniscono olio commestibile, la corteccia del fusto dà fibre per carta e cordami. L’età raggiunta dai più ...
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Erba annua (Coix lacrymaiobi) delle Poacee, alta fino a 1 m, con foglie larghe; i fiori monoici, sono riuniti in spighette (le 3-7 superiori staminifere, le 1-2 inferiori pistillifere), cinte da una brattea, [...] costituita quasi solo dalla guaina, che a maturità si impregna di silice e assume consistenza lapidea e lucida (v. fig.). Il frutto è racchiuso da un guscio ovoidale, formato dalla brattea, di 10-15 mm di diametro. La pianta, originaria dell’India, è ...
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Genere di piante della famiglia Proteacee con varie specie dell’Australia, di cui la più importante è M. ternifolia (o noce del Queensland; v. fig.), albero elegante con foglie verticillate a 3 o 4 e fiori [...] bianchi; i frutti, in grappoli anche di 12, grandi come una grossa nocciola, sono ricoperti di una buccia coriacea che a maturità si apre mostrando il seme, con nocciolo legnoso. È coltivata per ornamento e per i frutti in Australia, alle Hawaii, ...
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Nome comune dell’albero delle Anacardiacee Mangifera indica (v. fig.), indo-malese, coltivato nei tropici per il frutto (drupa), carnoso-fibroso, ovale, con nocciolo voluminoso e polpa gialla, sugosa, [...] anche sui mercati europei ma è soprattutto apprezzato nei paesi caldi, anche per il suo valore nutritivo. Gomma di m. Sostanza resinosa che si estrae dal m.; si presenta in pezzi, con colore simile a quello dell’ambra e riflessi giallorossastri. ...
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Nome comune di Laburnum anagyroides (v. fig.) e di Laburnum alpinum, alberelli delle Fabacee alti fino a 6 m, con foglie trifogliate e fiori giallo oro, in grappoli pendenti. I legumi contengono parecchi [...] semi, che sono velenosi per la presenza di citisina. Le due specie crescono nei boschi dell’Europa centrale e meridionale; sono coltivate nei giardini in diverse varietà, spesso ottenute per ibridazione con specie appartenenti all’affine genere ...
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fàggio Albero delle Fagacee (Fagus sylvatica), alto sino a 30 m, che si trova in gran parte dell'Europa e dell'Asia occidentale. Ha chioma ampia, ovale, folta; foglie ovate, sottili; fiori unisessuali; [...] frutti con pericarpo coriaceo e rossigno (faggiole). Il legno del f., rossiccio e resistente, ha notevole importanza economica ed è impiegato nella costruzione di mobili, parquet ecc ...
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Pianta perenne del genere Urtica (Urtica dioica), che cresce su substrati ricchi di azoto, in tutte le regioni temperate. È alta fino a 2 m, con rizoma strisciante, foglie ovali, seghettate e fiori in [...] glomeruli disposti in spighe ramose; tutte le parti aeree sono cosparse di peli urticanti ...
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chinotto Nome italiano di Citrus aurantium, var. myrtifolia, agrume di 2-3 m, con foglie piccole, ellittiche, a picciolo debolmente alato, frutto piccolo, rotondo, giallo aranciato, a polpa acida, che [...] si adopera per canditi o si conserva in sciroppo. Con estratto di c. si aromatizza l’omonima bevanda ...
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Pianta perenne, legnosa, di media altezza (da 1 a 5 m) in cui anche i rami basali persistono, in modo che le ramificazioni principali partano vicino al suolo, da un ceppo comune; ne è un esempio il biancospino. ...
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FOTOSINTESI (XV, p. 817; App. II, 1, p. 968; III, 1, p. 667)
Giorgio Forti
Generalità. - La f. è il più imponente processo biosintetico naturale, e consiste nella conversione dell'energia di radiazioni [...] curva d'induzione si riduce di circa 10 volte, il che costituisce un'ulteriore prova del rapporto di 1 a 10 tra Proceedings of the IInd International Congress on photosynthesis, a cura di G. Forti, M. Avron e B. A. Melandri, vol. III, L'Aia 1972; C. ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.