Membrana che connette il cuore embrionale dei Vertebrati con la parete del corpo. Deriva dai foglietti viscerali del mesoderma che, riunendosi dorsalmente e ventralmente al cuore, danno luogo a un m. dorsale [...] e a uno ventrale, che poi scompaiono; ciò mette in comunicazione gli spazi celomatici dei due lati cosicché il tubo cardiaco si trova libero nel sacco celomatico che, in quel tratto, forma la cavità pericardica. ...
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In biologia, condizione in cui le gonadi di ambedue i sessi risiedono nello stesso individuo, che è detto monoico; nel m. consecutivo maturano prima le gonadi di un sesso poi quelle del sesso opposto, [...] nel m. contemporaneo le gonadi dei due sessi maturano nello stesso momento.
È detta pianta monoica quella che presenta i due sessi su uno stesso individuo, ma in apparati distinti, maschili e femminili. ...
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Franklin, Rosalind. - Chimica britannica (Londra 1920 - ivi 1958). Esperta nelle tecniche di cristallografia a raggi X, contribuì in modo fondamentale a determinare la struttura del DNA con J. Watson, [...] F. Crick e M. Wilkins. A lei si deve la scoperta che il DNA è composto da un doppio filamento e che la molecola esiste in due differenti forme; determinò anche la posizione del desossiribosio nella molecola. ...
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In biologia, sono così dette particolari proteine complesse, posizionate all'interno della membrana cellulare o nella membrana di organelli intracellulari, che costituiscono un canale per il passaggio, [...] selettivo e specifico, di ioni o di molecole a basso peso molecolare. I c. di m. mettono in comunicazione l'interno delle cellule con lo spazio extracellulare e l'interno degli organelli intracellulari con il citoplasma. ...
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Cellula immatura della serie bianca del sangue da cui derivano i granulociti; è priva di granulazioni specifiche. Si origina ed è reperibile nel midollo osseo, la sua presenza in circolo è patologica (leucemie).
Mieloblastosi [...] Presenza di m. nel sangue circolante e di proliferazione mieloblastica in tessuti che in condizioni normali non hanno funzione emopoietica. Si verifica nel corso di alcune leucemie. ...
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In biochimica, enzima transferasi, presente nelle cellule del tessuto muscolare, che permette la formazione di una molecola di ATP (e una di AMP) da due di ADP. L’attività della m. è massima nel muscolo [...] in contrazione e porta a una complessiva diminuzione della carica energetica con conseguente stimolo delle vie metaboliche deputate alla produzione di ATP ...
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Batteriologo tedesco (n. 1881 - m. 1969), la cui fama è essenzialmente legata allo studio della sindrome che da lui ha preso il nome. n Sindrome di R.: patologia di origine sconosciuta, correlata alla [...] presenza dell'antigene di istocompatibilità HLA B27, a insorgenza postinfettiva. Colpisce in maggior misura gli uomini attorno al quarto decennio di vita ...
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Biologo molecolare russo (n. Mosca 1894 - m. 1984), professore a Kazan´ (1929), Leningrado (1934), Mosca (1954) e dal 1959 direttore dell'Istituto di biologia molecolare dell'Accademia delle Scienze dell'URSS. [...] Ha fornito importanti contributi sul ruolo dell'adenosintrifosfato (ATP) nelle trasformazioni di energia che avvengono nella respirazione cellulare, nelle fermentazioni, nella contrazione muscolare. ...
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Proteina muscolare del sarcoplasma; ne esistono tipi diversi (m. A, B, C), che nell’insieme costituiscono il 50% circa delle proteine sarcoplasmatiche. I m., solubili in acqua, sono molto simili alle albumine [...] e differiscono dalla miosina per non essere contrattili. Per coagulazione spontanea formano la proteina denaturata miogenfibrina ...
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In genetica, anomalia del corredo cromosomico di un individuo che si ha quando una coppia di cromosomi omologhi è rappresentata da un solo elemento che è detto monosoma; nell’uomo la m. è letale se interessa [...] gli autosomi, mentre può essere vitale nel caso dei cromosomi sessuali ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.