MANCINI, Giacomo
Paolo Mattera
Nacque a Cosenza il 21 apr. 1916 da Pietro e da Giuseppina De Matera. Crebbe in una famiglia socialista, dominata dalla figura del padre, deputato del Partito socialista [...] , alla fine del 1963, il governo di centro-sinistra con l'esecutivo Moro-Nenni (4 dic. 1963 - 22 luglio 1964), il M., che tanta parte aveva avuto nel condurre in porto questa linea, vide aprirsi una nuova stagione quale uomo di governo: il primo ...
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MANCINI, Francesco
Luciano Arcangeli
Nacque a Sant'Angelo in Vado, nell'Urbinate, il 24 apr. 1679 da Sebastiano e Paola Bellocchi. Il padre esercitava l'attività di orafo. La sua formazione pittorica [...] e, come si è detto, lo stesso Mengs.
L'elezione di Benedetto XIV nel 1740 portò nuove affermazioni pubbliche per il M. che ebbe nel pontefice un aperto estimatore e dal quale avrebbe ricevuto la croce di cavaliere. Nel 1743 diventò membro della ...
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MAIONE da Bari
Berardo Pio
Figlio di Leone de Rayza e di Kuraza, nacque nei primi decenni del XII secolo da una famiglia dell'élite urbana di Bari.
Il padre, che compare nella documentazione come giudice [...] Ruggero II di Sicilia. Un sovrano tra Oriente e Occidente, Roma-Bari 1999, ad ind.; N. Kamp, Su un nipote di M. di B., che fu giustiziere di Federico II, in Medioevo Mezzogiorno Mediterraneo. Studi in onore di Mario Del Treppo, a cura di G. Rossetti ...
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MANFREDI, Galeotto
Isabella Lazzarini
Secondogenito di Astorgio (II), signore di Faenza e conte di Val di Lamone, e di Giovanna Vestri, di Ludovico conte di Cunio, nacque nel 1440.
Educato a corte, [...] . La rivalità fra i due rami della dinastia sarebbe poi durata a lungo.
La storiografia locale, in parte a posteriori, vuole che il M. fosse più vicino al padre del primogenito Carlo, in urto con Astorgio ed esule più o meno volontario a Milano nei ...
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MARCHESI, Pompeo
Carolina Brook
Figlio di Gerolamo, marmoraro, e di Caterina Tamburini, nacque a Saltrio (presso Varese) il 7 ag. 1783 (Sassi, p. 9).
Dopo una prima formazione alla milanese Accademia [...] banchiere Heinrich Mylius, del quale eseguì un busto, cui seguirono le effigi del figlio Giulio, morto improvvisamente nel 1830, che il M. eternò in un altro busto (entrambi nella villa Vigoni di Loveno di Menaggio), pendant di quello paterno, e nel ...
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MANSUETI, Giovanni
Alessandro De Lillo
Anno e luogo di nascita del M., figlio di Nicolò e di Cecilia, rimangono tuttora imprecisabili. La ricostruzione delle vicende biografiche del pittore è affidata [...] a 40 ducati per un nipote, Francesco; del 1509 è il testamento di Camilla di Giovanni Morati, seconda moglie del M. che, dallo stesso anno, in luogo del generico "ser", comincia a essere menzionato nei documenti come "magister", a testimonianza di ...
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MARAMALDO, Fabrizio
Maurizio Arfaioli
Nacque a Napoli da una famiglia nobile appartenente al seggio di Nido, primogenito di Francesco, signore di Lusciano, e di Francesca Aiossa. La data esatta della [...] gli assedianti tra due fuochi. A combattimento concluso, il comandante fiorentino, ferito e prigioniero, fu portato di fronte al M. che, dopo un breve scambio di battute, lo ferì mortalmente e ordinò poi ai propri uomini di finirlo.
Lo scontro di ...
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MALATESTA, Errico
Giampietro Berti
Nacque a Santa Maria Capua Vetere, in Terra di Lavoro, il 4 dic. 1853 da Lazzarina Rastoin e Federico. Dopo aver compiuto gli studi ginnasiali in un collegio diretto [...] .
Il soggiorno argentino, in termini propagandistici, divenne uno fra i più fruttuosi dell'itinerante azione ideologica del M., che contribuì alla nascita di diversi sindacati. Nel 1886 compì un'infruttuosa spedizione nella Terra del Fuoco, alla ...
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MARANGONI, Matteo
Luca Barreca
Nacque a Firenze il 12 luglio 1876, da Carlo e da Maria Augusta Cherubina Malvisi. Il padre, originario di Pavia, era docente di fisica nel liceo Dante e nell'istituto [...] si innestarono su quelle esperienze l'attività di ricerca e la collaborazione con L'Arte di Venturi, che posero il M. a stretto contatto con i corrispondenti della rivista, protagonisti del dibattito intorno alla possibile fondazione della critica ...
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MANNI, Domenico Maria
Giuseppe Crimi
Figlio di Giuseppe di Lorenzo, tipografo-editore riconosciuto cittadino fiorentino nel 1735, e di Caterina di Giambattista Patriarchi, nacque a Firenze l'8 apr. [...] librai, come G. Pagani e A. Pelagalli, e degli editori, fungendo da interlocutore e anche da mediatore: fu probabilmente il M. che mise in rapporto la stamperia Stecchi e Pagani con l'Accademia dei Georgofili (della quale era socio), tra la fine del ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.