MANGILI, Cesare
Giandomenico Piluso
Nacque a Milano il 19 marzo 1850 da Francesco e da Elena Bonacina.
Il padre, possidente, laureato in giurisprudenza, fu consigliere comunale a Milano e diresse come [...] trasformata in società anonima con un capitale sociale di 2,8 milioni di lire. La presidenza venne assunta dal M., che inserì nel consiglio di amministrazione due dei tre figli avuti dalla moglie Bice Vergani, Marco Innocente (segretario) e Francesco ...
Leggi Tutto
MALAGUZZI VALERI, Francesco
Sandra Sicoli
Nacque a Reggio nell'Emilia il 23 ott. 1867 dal conte Gherardo e dalla nobile padovana Giulia Gaudio. Frequentò il collegio di Reggio e poi il S. Carlo a Modena, [...] alla direzione della R. Galleria di Parma e della R. Galleria Estense di Modena. Erano gli stessi luoghi frequentati dal M., che ebbe modo di confrontarsi con il più anziano studioso sui restauri di Ravenna, dove nel 1897 si era stabilita la sede ...
Leggi Tutto
MARCHIORI, Giovanni
Massimo De Grassi
Nacque a Caviola d'Agordo, nel Bellunese, il 31 marzo 1696 da Marchioro e da Maria Maddalena Fent.
Primo documento ufficiale sulla sua attività è il contratto di [...] recupero critico operato negli anni Venti del Novecento da Arslan e proseguito negli ultimi anni, ha restituito un profilo del M. che a tutt'oggi ne fa una delle figure più interessanti del panorama veneto della seconda metà del Settecento.
Il ...
Leggi Tutto
MANSUETI, Leonardo
Luciano Cinelli
Figlio di Antonio Sambuchelli e di Adriana Mansueti, nacque a Perugia il 1° genn. 1414, stando almeno all'epitaffio posto sulla sua lapide sepolcrale, secondo il quale [...] corona di fiori, con lo stemma dell'Ordine domenicano e una "L" maiuscola (iniziale del nome del M.), fanno ritenere con certezza che il M. fosse ancora in vita quando furono ultimati i lavori dell'edificio. Leonardo di ser Uberto, già bibliotecario ...
Leggi Tutto
MACCHI, Vincenzo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Capodimonte (diocesi di Montefiascone), nel Viterbese, il 31 ag. 1770 da Giovan Nicola e Maria Anna Gilda Vagni, entrambi provenienti da famiglie di piccoli [...] misure severe di risanamento: lentamente la situazione prese a migliorare, e nel 1859 fu raggiunto il pareggio del bilancio.
Il M., che nel 1855 aveva brillantemente superato una grave malattia, non se ne poté compiacere a lungo: morì a Roma il 30 ...
Leggi Tutto
MAGNELLI, Alberto
Maura Picciau
Nacque a Firenze il 1 luglio 1888 da Emilio, commerciante, e da Giuseppina Pratesi. Alla morte del padre, avvenuta nel 1891, si prese cura di lui lo zio Alessandro (già [...] al Guggenheim Museum di New York) e la celebre Galleria di Milano di Carrà (Milano, collezione Mattioli).
Le opere del M. che vanno dal 1913 al 1915 riflettono i nuovi interessi: vi si individua un processo di assimilazione e originale rielaborazione ...
Leggi Tutto
MACCHIORO, Vittorio (Raffaele Vittorio)
Antonella Parisi
Nacque a Trieste il 29 nov. 1880 da Davide, commerciante, e da Noemi Lenghi. Iscrittosi alla facoltà di lettere dell'Università di Bologna, attratto [...] la libera docenza in archeologia nell'Università di Napoli. Gli anni napoletani furono importanti per la crescita professionale del M., che si mostrava studioso ambizioso e incline alla polemica; e tale rimase nel corso di tutta la sua carriera ...
Leggi Tutto
MANFREDI, Ottaviano
Isabella Lazzarini
Figlio di Carlo (II), signore di Faenza e conte di Val di Lamone, e di Costanza di Rodolfo Varano da Camerino, nacque a Faenza il 6 ag. 1472.
Faenza era in quegli [...] essendo a Pisa all'arrivo del re di Francia Carlo VIII, poté liberarsi della custodia fiorentina. Donati narra come il M., che si diresse nel dicembre 1495 in Val di Lamone, inizialmente non avesse intenzione di muovere contro il cugino Astorgio, ma ...
Leggi Tutto
MANFREDI, Ugolino
Armando Antonelli
Nacque a Faenza da Alberigo e da Beatrice, di cui non conosciamo il casato, probabilmente intorno alla metà del Duecento.
Appartenne a un'importante famiglia guelfa [...] per l'Italia tirrenica Napoli e Gaeta e per l'Italia adriatica Ravenna e Faenza. A tale proposito viene nominato il M., che si sarebbe discostato dall'impiegare, nelle sue rime, il volgare eloquio locale, insieme con il conterraneo Tommaso, anch'egli ...
Leggi Tutto
MAGANZA, Giovanni Battista
Lorenzo Carpané
Alessandro Serafini
Sulla data e sul luogo di nascita del M. (Magagnò fu il nome pavano da lui adottato nelle opere letterarie) si sono registrati a lungo [...] cui la realtà popolare emerge con chiarezza. È nella dedicatoria dell'edizione del 1584, a Giuseppe Sanseverino e a firma del M., che si sottolinea la natura di questi componimenti, nati, si dice, d'estate sotto gli olmi, d'inverno "a filò in cerca ...
Leggi Tutto
m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.