MALATESTA (de Malatestis), Galeotto
Anna Falcioni
Figlio di Pandolfo (I) e di Taddea, nobildonna di origini ignote, nacque, con ogni probabilità, nei primi anni del Trecento, poco dopo Malatesta detto [...] si prospettava lunga e difficoltosa e l'improvvisa morte di Galeotto-Malatesta Ungaro (luglio 1372) sovraccaricò di impegni il M., che, ormai in avanzata età, decise di deporre il comando delle truppe.
Ciò gli consentì di sovrintendere agli affari di ...
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MALVANO, Giacomo (Giacobbe Isacco)
Pellegrino Gerardo Nicolosi
Nacque a Torino il 15 dic. 1841 da Moisè e da Eva Ovazza. Cresciuto in una numerosa e importante famiglia ebraica di Torino, il giovane [...] del ministero degli Esteri nel passaggio dai governi della Destra a quelli della Sinistra storica, è presumibile che la promozione del M., più che ai buoni uffici di Maraini, sia da riportare a quella esigenza avvertita dal nuovo governo di affidarsi ...
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MANETTI, Saverio (Francesco Saverio)
Renato Pasta
Nacque a Brozzi (Firenze), il 12 nov. 1723, da Giovanni Bernardo di Andrea, cittadino fiorentino e cancelliere della Gabella dei contratti, e da Maria [...] Venezia), uno dei migliori testi agronomici del XVIII secolo, nato dagli interessi botanici, tassonomici e storico-naturalistici del M., che riflette anche le esigenze della più grave crisi di sussistenza del Settecento (1763-66) e il problema vitale ...
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MAFFEI, Francesco
Alessandro Serafini
Figlio di Maffio, poco noto pittore vicentino, nacque probabilmente nel 1605 a Vicenza (Rossi, 1991, p. 29; Ridolfi).
Della sua famiglia si conosce ben poco: ignota [...] , p. 158 doc. 3). La data coincide con quella indicata nel necrologio dell'ufficio della Sanità, in cui si aggiunge che il M., "pittore vesentin", era stato "amalato di febre e fistolo" (Rossi, 1991, p. 31).
Fonti e Bibl.: C. Ridolfi, Le maraviglie ...
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MANFREDI, Bartolomeo
Enrico Parlato
Figlio di una non meglio identificata Maddalena e di Mercurio, definito "messere" per indicare uno stato sociale non mediocre (Merlo, 1986, p. 44), nacque, e fu battezzato [...] richiesto una replica di un dipinto del Caravaggio, lo Sdegno di Marte (perduto). Quest'ultimo fu liberamente interpretato dal M. che, infatti, si avvalse di modelli per le figure di Cupido e di Venere; una volta terminato, il proprietario volle ...
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MACINGHI, Alessandra
Manuela Doni Garfagnini
Nacque a Firenze da Filippo di Niccolò e da Caterina di Alberto di Bernardo Alberti nel 1406. Questa data, stabilita da Guasti sulla base della portata al [...] Libro di ricordi, consentono di ricostruire con precisione i vari passaggi seguiti nella conduzione dei beni e i criteri che la M. intese adottare per assicurare ai figli un degno futuro nella città natale.
L'insieme delle sostanze di Matteo Strozzi ...
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MALASPINA, Ricciarda
Stefano Calonaci
Nacque nel 1497 dal marchese di Massa, Alberico di Iacopo, dei marchesi di Fosdinovo, e da Lucrezia, figlia naturale di Sigismondo d'Este.
La coppia generò solo [...] al presente li porta anzi gl'è nato tanta rabia contra di lui del'eror ch'egli ha tanto che abia auto pensamente di dar disturbo a la mente di V.M.tà che s'ella lo avesse in suo poter con le proprie mani lo afogaria, ma la gracia chela desidre li ...
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MANETTI, Rutilio
Luca Bortolotti
Figlio di Lorenzo di Iacopo, di professione sarto, il M. fu battezzato a Siena il 1 genn. 1571 (R. M. 1571-1639, 1978 [cui si rimanda dove non diversamente indicato], [...] con un altro con il Beato Stefano Maconi, dipinto per la stessa serie di immagini di beati dell'Ordine certosino poste nel coro dei conversi, che il M. negli anni seguenti avrebbe ulteriormente arricchito. Tra la fine del 1614 e l'inizio del 1615, il ...
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MARCHESETTI, Carlo
Antonella Parisi
Nacque a Trieste il 17 genn. 1850 da Giuseppe, imperial regio commissario di polizia, e da Teresa Malli. Mostrò un precoce interesse per gli studi botanici e naturalistici [...] capitale asburgica furono essenziali per la formazione scientifica del M. che, insieme con i corsi di medicina, frequentò lezioni di R.F. Burton, esploratore e scrittore inglese. Il M., che nel giro di pochi anni avrebbe proseguito l'indagine sui ...
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MAJORANA, Ettore
Erasmo Recami
Nacque a Catania il 5 ag. 1906, quarto di cinque figli, da Fabio Massimo e Salvadora (Dorina) Corso, in una illustre famiglia originaria di Militello Val di Catania.
Il [...] Rasetti e quindi Fermi, e decise anch'egli di passare a fisica ove parlò delle doti straordinarie del M., che poi convinse a incontrare Fermi. Il M., già al quinto anno di ingegneria, dopo avere valutato le capacità del nuovo maestro, agli inizi del ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.