LODS, Marcel Gabriel
Pia Pascalino
Architetto e urbanista, nato a Parigi il 16 agosto 1891. Intorno al 1930 progettò nel campo dell'edilizia e dell'urbanistica alcune tra le opere più rigorose dell'architettura [...] stato progettato con piena conoscenza dei risultati più avanzati che in quegli anni si realizzavano in Germania. È , L'architettura contemporanea in Francia, Rocca S. Casciano 1965; M. Emery, Un siècle d'architecture moderne en France, 1850-1950 ...
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WAGNER, Otto
Hans Tietze
Architetto, nato il 13 luglio 1841 a Vienna, morto ivi l'11 aprile 1918. Studiò nel politecnico di Vienna, con C. F. Busse nell'Accademia di architettura a Berlino e dal 1861 [...] è solo una fase transitoria per il Wagner, che invece tendeva rigorosamente a sottomettere la forma allo scopo Frey, in Neue österreichische Biogr., I, Vienna 1923, p. 178; J. M. Lux, O. W., Vienna 1914; Einige Skizzen, Projekte und ausgeführte Bauten ...
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VALLO
Federico PFISTER
. La parola era dai Romani usata con un doppio significato: il primo e più proprio era quello di una palizzata o stecconato di legno, piantato al di sopra e a rinforzo di un aggere [...] 8) distingue nettamente l'aggere di terra dal vallo di pali, disposti ordinatamente su esso per una altezza che si suole determinare in piedi 4 (= m. 1,184). In casi particolari il vallo era rinforzato da un pluteus costituito di un parapetto a merli ...
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WOGENSCKY, André
Pia Pascalino
Architetto urbanista, nato a Remiremont, in Francia, il 3 giugno 1916. Architetto capo des bâtiments civils e palais nationaux a Parigi, W. fa parte di quel professionismo [...] ospedaliero universitario di Necker a Parigi, con sculture di M. Pan, 1968; il ministero della Difesa Nazionale attiva, in cui analizza l'energia vitale per l'uomo che scaturisce da ogni architettura come la principale qualità e nuova caratteristica ...
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VALLFOGONA, Pere Johan de
José F. Rafols
Architetto e scultore catalano della prima metà del sec. XV. Protetto da Dalmon de Mur arcivescovo prima di Tarragona poi di Saragozza, per cui già aveva lavorato [...] nel 1444 quello della cattedrale di Saragozza, opera che la morte gl'interruppe. Specialmente nel "retablo" 16; id., Els retaules de pedra, in Monumenta Catalonice, II (1934); M. Golferich, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XIX, Lipsia 1936 (s. v. ...
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VALVISCIOLO, Abbazia di
Ignazio Carlo GAVINI
Secondo gli ultimi studi questa abbazia, posta sui M. Lepini presso Norma, non risulta una filiale di Fossanova (v.), ma un monastero sorto nel sec. VIlI [...] in quasi tutte le abbazie benedettine. Le pesanti vòlte che lo ricoprono sono rese leggiadre dalla grande varietà delle colonnine binate in grossezza di muro che si rilegano due a due nel sostenere il pesante abaco ...
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ZEHRFUSS, Bernard
Pia Pascalino
Architetto, nato ad Angers il 20 ottobre 1911, diplomato alla École des beaux arts di Parigi; Grand Prix de Rome nel 1939. Ha lavorato alla realizzazione di opere d'interesse [...] con la collaborazione anche di N. Esquillan, R. Camelot, e J. de Mailly, 1955; Parigi, laboratori Sandoz cui ha collaborato anche M. Burckhardt, 1968); mentre i tecnici delle altre nazioni che hanno più spesso lavorato insieme con Z. sono P. L. Nervi ...
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MUMFORD, Lewis
Giulio Carlo Argan
Sociologo e urbanista, nato a Flushing (N.Y.), il 19 ottobre 1895. Tutta l'opera del M. è dedicata allo studio dello sviluppo e della vita delle città. A partire dal [...] Commission e poi come fondatore e animatore della Housing Study Guild, il M. ha più d'ogni altro contribuito alla chiarificazione delle istanze sociali che costituiscono il contenuto storico dell'architettura e dell'urbanistica moderna.
Le sue ...
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ZISA (dall'arabo al-‛azīz "il [castello] glorioso")
Francesco Gabrieli
Nome di un palazzo di Palermo, cominciato a costruire dal re normanno Guglielmo I il Malo (1154-1166) e compiuto dal figlio Guglielmo [...] , posta ai lati dell'arco interno d'ingresso e per la prima volta interpretata esattamente da M. Amari (1870), celebra in versi la bellezza del palazzo e nomina il re che lo compì. Per quanto deteriorata, la Zisa è uno dei pochi preziosi residui dell ...
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ŽOLTOVSKIJ, Ivan Vladislavovič
Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
Architetto russo, nato nel 1866. Compiuti i corsi nell'Accademia delle belle arti di Pietroburgo, di cui poi fu eletto membro, durante un suo [...] i principî artistici in Russia. Grande fu l'influenza che lo Ž. esercitò sulla scuola architettonica contemporanea russa, appartiene a Mosca un gruppo di costruzioni importanti: i palazzi M. Morozov e di Tarasov, la fabbrica tessile di Konovalov ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
che
ché cong. – È la cong. che, adoperata col senso di perché (interrogativo o causale), e scritta con l’accento perché pronunciata con tono vibrato: padre mio, ché non m’aiuti? (Dante); teneva le mani in tasca ché sentiva freddo.